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Convenzione difra la Germania e l'Italia per lo scambio fradei prigionieri
Facendo seguito al mio rispettoso cifrato N. 177 circa le trattative fra la Germania e l'Italia per lo scambio dei prigionieri
it, compio il dovere di comunicare all'E. V. R. che il
Sig. Conte von Zech, primo Segretario di questa R. Legazione di Prussia, in
Mona di ritorno ora da un viaggio dada un viaggio a Berlino, mi ha confermato che il Governo Imperiale
sarebbe stato dispostoissimo
ad a soddisfare i desideri della S. Sede manifestatimi da V. E. col
venerato Suo telegramma N. 78, e per l'adempimento dei
quali io avevo fatto vivissime e ripetute insistenze presso il
Sig.vivamente e ripetutamente raccomandato al Signor Cancelliere
dell'Impero; anzi è erano stati a tale riguardotal fine impartiti ai negoziatori germanici opportune e
categori istruzioni. Disgraziatamente, però, i delegati italiani si sono recisamentenel modo reciso opposti a qualsiasi partecipazione della
S. Sede alle trattative in discorso e e a qualunque menzione della medesima al
riguardo, 50v
dichiarando espressamente che, qualora la
Germania avesse insistito su tal punto, i negoziati sarebbero stati rotti. Non avendo perciò, in seguito a ciò, il Governo Imperiale creduto di poter
sacri privare del beneficio del rimpatrio tanti infelici prigionieri, e non
volendo, tuttavia, d'altra parte, riconos mancare di riconoscer in qualche g
maniera l'opera del S. Padre, ha introdotto nelin fine del qui accluso unito comunicato officioso, sulla conchiusa Convenzione, dato ieri alla stampa sulla conclusa Convenzionee apparso sui giornali di ogni tendenza politica, il seguente
passaggio:
"Uno speciale "Si deve particolarmente ringraziare il Governo Svizzero, sotto la cui
i d intelligente direzione si sono svolteile trattative. Ei negoziati. Egualmente è doveroso di menzionare le benemerenze del
Papa, il Quale, continuando i suoi instancabili sforzi per il mitigamento della sorte dei
prigionieri, con nobilemagnanima iniziativa ha manifestato il Suo interesse per la riuscita
delle trattative germano-italia fra la Germania e l'Italia ed ha con ciò nuovamente
contribuito ad un'opera di nobile umanità".
Non è escluso che,
in oltre a ciò, questa stessa idea venga espressa anche in dal
Governo di Berlino anche in qualche ulteriore documento officiale ed; intanto, assicurando V. E. che mi farò un dovere di dargGliene eventualmente sollecita ed esatta relazione, m'inchino intantoumilmente al bacio
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Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 25 May 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 3159, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/3159. Last access: 21-12-2024.