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Document no. 3167
Lunedì scorso 26 corrente mi recai a visitare il lazzaretto di Fürstenfeldbruck, ove trovansi degenti circa cinquanta prigionieri italiani malati.
Ricevuto cortesemente al mio arrivo dal Comandante, dal medico e dal Cappellano militare italiano Canonico Giuseppe Verde, entrai nella baracca riservata agli italiani, sulla porta della quale era stato posto per la ricorrenza lo stemma Pontificio; e dopo aver rivolto loro alcune parole per eccitarlidi conforto e di esortazione a sentimenti di fede e di amore per il Nostro amatissimo S. Padre, del Quale tratteggiai l'opera sublime a favore dei prigionieri di guerra, m'intrattenni con ognuno di essi, interessandomi del loro stato di salute edel dei loro bisogni distribuita elargita specialmente a vantaggio dei più bisognosi, la somma di Marchi cinquecento, ed impartii infine la benedizione.
La gratitudine Viva fu veramente la gratitudine di quei poveri prigionieri, i quali hanno voluto altresì esternarla nell'indirizzo, che qui acclusounito
mi perm ho l'onore d'inviare all'E.
V. R. – Siccome poi molti di essi mi manifestarono il desiderio di avere per mezzo della S. Sede notizie delle loro famiglie, mi permetto di accludere anche una nota deidetti prig medesimi coi relativicoll'indirizzio dei rispettivi congiunti, colla preghiera che l'E. V. si degni dare glipregando rispettosamente l'E. V. a degnarsi di perché si degni impartire gli ordini opportuni affinché venga soddisfatto al caritatevole intento.
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Document no. 3167
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
Munich, 31 August 1918
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Visita ai prigionieri italiani degenti nel Lazzaretto di Fürstenfeldbruck
Ricevuto cortesemente al mio arrivo dal Comandante, dal medico e dal Cappellano militare italiano Canonico Giuseppe Verde, entrai nella baracca riservata agli italiani, sulla porta della quale era stato posto per la ricorrenza lo stemma Pontificio; e dopo aver rivolto loro alcune parole per eccitarlidi conforto e di esortazione a sentimenti di fede e di amore per il Nostro amatissimo S. Padre, del Quale tratteggiai l'opera sublime a favore dei prigionieri di guerra, m'intrattenni con ognuno di essi, interessandomi del loro stato di salute e
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e distribuendo a ciascuno in nome di Sua Santità un pacchetto con indumenti di lana. Lasciai altresìpure, perché fosse V. R. – Siccome poi molti di essi mi manifestarono il desiderio di avere per mezzo della S. Sede notizie delle loro famiglie, mi permetto di accludere anche una nota dei