Document no. 3377
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 30 November 1917
Summary
Gasparri ist vom Namurer Bischof, Thomas Louis Heylen, über den schlechten Zustand der im Deutschen Reich internierten politischen Gefangenen unterrichtet worden. Der Heilige Stuhl ist gebeten worden, sich diesen Umständen anzunehmen und der Papst vertraut Pacelli die Aufgabe an, sich bei den zuständigen Behörden für eine Verbesserung der Zustände einzusetzen. Dabei soll er anmerken, dass der Heilige Stuhl ähnliche Schritte bereits bei den englischen und französischen Regierungen unternommen habe und eventuelle Wünsche der Reichsregierung dorthin übermittelt werden könnten.[no subject]
Da un pro-memoria di Monsignor Vescovo di Namur, passato da Roma in questi giorni, mi è dato rilevare che i prigionieri di guerra reduci dalla Germania sono unanimi nel descrivere la situazione dei prigionieri politici internati colà molto triste e degna di particolare interesse. Il regime di quelle prigioni è – a quanto si afferma – estremamente rigoroso; l'alimentazione, addirittura insufficiente.
Si fa osservare tra l'altro, che non si autorizza invio di pacchi oltre una volta al mese. Sarebbe pertanto molto opportuno l'intervento della Santa Sede anche in questa materia; e il Santo Padre che si è degnato prendere la cosa particolarmente a cuore, affida volentieri alla S. V. Illma l'incarico di trattarla presso le competenti Autorità coi delicati riguardi che essa comporta. Trattandosi di materia in cui la reciprocità è strettamente richiesta dalle due parti, ella potrà far presente che simili passi sono contemporaneamente avviati dalla Santa Sede
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presso le Autorità Inglesi e Francesi, e del resto la Santa Sede stessa sarà felice di far presenti
agli altri Governi gli eventuali desideri del Governo Imperiale.
Dall'una e dall'altra parte sarebbe poi soprattutto desiderabile che l'invio dei pacchi
alimentari fosse consentito con maggiore frequenza; e, per esempio, una volta la
settimana.Come la S. V. può intendere, la Santa Sede sarebbe particolarmente lieta se anche con tale iniziativa potesse riuscire a mitigare in qualche modo la sorte di tante povere vittime della guerra. E molto sperando in proposito dalla caritatevole e intelligente azione della S. V., la ringrazio fin d'ora di quanto le riuscirà di ottenere, e approfitto intanto del favorevole incontro per raffermarmi con sensi di distinta e sincera stima
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri