Document no. 3671
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 18 January 1918
Summary
Gasparri übersendet Pacelli zwei Briefe zur Kenntnisnahme und Weiterleitung an Kardinal Felix von Hartmann und Karl Joseph Schulte. Der Heilige Stuhl überträgt diesen direkte Aufgaben, die aber von der Nuntiatur koordiniert werden müssen. Dies geschieht, um der Nuntiatur Arbeit abzunehmen, ohne aber ihre Autorität dadurch zu schmälern. Der Nuntius soll weiterhin über alle Angelegenheiten informiert werden, um gegebenenfalls eigenständig Hilfestellung geben zu können.[no subject]
Prego la S. V. Illma di leggere e di trasmettere ai relativi destinatari le due accluse lettere.
Ella troverà in esse manifestato quale sia il pensiero della Santa Sede per tutto ciò che riguarda i suoi rapporti di guerra con la Nunziatura Apostolica di Baviera, e vorrà quindi trarne motivo di tranquillizzarsi circa i timori dalla S. V. espressi a causa del sovraccarico di lavoro che per tali motivi viene disgraziatamente ad aggiungersi al già enorme lavoro della Nunziatura stessa, specialmente dopo le ultime vicende della guerra italo-austriaca.
Il lavoro, imposto agli uni e agli altri dalle circostanze nuove, – e al quale la S. V. ha corrisposto fin qui e tuttora corrisponde con una premura che invita a valersene con preferenza su altri – non è tanto verso la Nunziatura che la Santa Sede intende farlo convergere quanto su i due egregi dignitari, l'Emo Arcivescovo di Colonia e il Vescovo di Paderborn, che per la loro posi-
37v
zione e per le loro particolari iniziative in armonia con le attuali contingenze, sembrano i più adatti a coadiuvare l'opera della Santa Sede in materia di guerra e ad alleggerire alla Nunziatura Apostolica la mole del lavoro già per sé abbastanza gravosa.Sennonché, pur affidando a S. E. il Card. Hartmann e al Revmo Mgr. Schülste [sic] il disbrigo diretto di tali pratiche, la Santa Sede – come la S. V. ben intende – non può agire con essi all'infuori della sua Nunziatura; e questi, sia per il legittimo riguardo che alla Nunziatura stessa è dovuto, sia perché il Nunzio resti, ad ogni buon fine informato di tutto e possa, occorrendo, trasmettere insieme con le pratiche gli eventuali suggerimenti e le opportune raccomandazioni.
Intesa in questo modo, l'opera che nel nuovo genere di lavoro resta alla S. V. affidata, mentre da una parte non sembra evitabile, è d'altronde di tale natura da poter giovare non poco all'azione della Santa Sede nell'eccezionale periodo che si attraversa.
Nella fiducia vivissima che la S. V. condividendo queste idee, non avrà discaro di proseguire, nella sola misura del possibile, la Sua benefica azione a pro di tante vittime della guerra, che gli eventi hanno condotto su codesto suolo anche dall'Italia, e che colla abituale diligenza vorrà a mano a mano far tenere ai
38r
sullodati Prelati le richieste della Santa Sede, Le rinnovo i miei ringraziamenti sinceri e godo di approfittare dell'occasione per raffermarmi con sensi di ben distinta stimadi V. S. Illma e Revma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri