TEI-P5
Document no. 4417
L'Emo Signor Cardinale Faulhaber, Arcivescovo di Monaco, durante il la sua ultima permanenza in Roma per assistere al Sacro Concistoro, ebbe occasione di udire qualche eco delle voci, come egli si esprime, "contrarie al vero" (come egli si esprime) diffuse già circa il mio viaggio in Svizzera neldopo
la rivoluzionei
del Novembre 1918, viaggio da me compiuto in piena conformità colle istruzioni impartitemi dall'Emo Superiore conel cifrato N. 154 del 13 di quello stesso mese. Tornato a Monaco, il sullodato Cardinale Faulhaber, che "ha da vicino vissuto i singoli avvenimenti di quel tempo", ha voluto consegnare in una eEsposizione scritta, da conservarsi negli A nell'Archivio di questa Nunziatura, la narrazione veritiera di que degli avvenimenti medesimi, dei quali egli fu testimonio oculare. Di questa sua Esposizione, a cui la grandissima di lui
sua autorità dell'eminente Porporato dà particolare importanza, egli mi ha rimesso tre copie, tutte da lui sottoscritte, una ed io mi permettocompio il dovere di inviarne una qui acclusa all'E. V. R. colla preghiera di voler disporre chedare gli ordini opportuni perché essa venga unita alla relativa Posizione esistente neglinell'Archivio di cotesta Segreteria di Stato.
L'EmoArciv Faulhaber comincia nella summenzionatasuddetta Esposizione
medesima col lo stesso Emo Arcivescovoegli ritenne che "il Rappresentante del S. Padre non dovesse essere esposto al pericolo di maltrattamenti e di oltraggi", e fu perciò che il 14 Novembre (allorché io, in esecuzione dell'ordine datomidatomi dall'Emo Superiore col succitato cifrato N. 154,
io mi recai da lui a prender consiglio) tornòegli mi esortò nuovamente ad esortarmi
di d a lasciare Monaco eed a recarmi in Svizzera, indicandomi particolarmente Rorschach (o Manzig Menzingen) come luogo adatto per la mia temporanea dimora. Ma non
però fu quella la sola ragione che,lo indusse a darmi un tale consiglio.a di lui parere, rese necessario il mio viaggio. L'ebreo Kurt Eisner, – ricordaprosegue lo'stesso Eminentissimo Faulhaber, – "affine di"per consolidare la sua ancora incerta posizione, cambiando tattica, il 20 Novembre cercò per mezzo del Consigliere di Stato Lössl di entrare in rapporti diplomaticipersonali con Mons. Pacelli, per dare così agli occhi della popolazione cattolica l'apparenza che il Nunzio Apostolico avevasse riconosciuto il suo Governo e legittimato la rivoluzione". Il Cardinale Faulhaber afferma che "in quei giorni un incontro del Nunzio col Ministro Presidente Eisner non avrebbe potuto aver luogo, senza sconvolgere completamente le ideela mente delidee nel popolo" e che per conseguenza "il Nunzio doveva allontanarsi da Monaco, affine di togliere qualsiasi occasione di incontrarsi con Eisner". Allorché poi, avvenuta la mia partenza, l'Uditore della Nunziatura Mons. Schioppa "... Per la situazione politico-religiosa in Baviera sarebbe stato allora fatale anche la semplice apparenza di relazioni ufficiali fra il Ministero degli Esteri e la Nunziatura".
Per le circostanze note all'E. V., il 31 di quello stesso mese di Gennaio 1919 feci ritorno [in Baviera,]in Baviera,
a Monaco,
in Baviera,
a Monaco, né mi valsi,a Monaco, né in seguito mi valsi, pur in tuttiove [ein Wort unlesbar] durante [ein Wort unlesbar] quei turbolentissimi mesitempi, nonostantedelle ripetute autorizzazioni ed istruzioni dell'Emo Superiore di recarmi, in caso di pericolo, in Svizzera col personale della Nunziatura, comunicatemi dall'Emo Superiore coicome risulta dai cifrati N. 182 del 22 Febbraio 1919 (dopo l'uccisione di Kurt Eisner) e N. 187 del 9 Aprile 1919 (dopo la proclamazione della Repubblica dei Consigli), nonché da
con conuna
sua lettera "personale" delscrittami dallo stesso Emo Cardinale Segretario di Stato il giorno seguente 10 Aprile. L'Emo Faulhaber
dopo aver ricorda a tale riguardo l'attentato a mano armata contro la Nunziatura e contro la mia stessa persona avvenuto ildel 29 di quello dello del detto mese di Aprile in Monaco, e soggiunge (mi sia permesso, malgrado il tenore malgrado il tenore delle sue parole, riprenderle qui
appresso
tradottecitarle testualmente:di riprodurle, testualmente tradotte, in questo riassunto della di lui summenzionata Esposizione): "In modo energico e dignitoso il Nunzio protestò contro quella violazione del diritto internazionale e diede una prova di personale intrepidezza, di cui può
è possibile dipuò farsi un'esatta idea soltanto chi ha [vissuto]
vedutovissuto quei giorni del più brutale arbitrio e del terrore più crudele, e non giàgià chi si trova in altri paesi ed in tempi tranquilli". Ed in fine, dopo altre simili considerazioni, conclude: "L'intiero Episcopato bavarese èritiene con me del parere che la condotta del nostro veneratissimo Nunzio Apostolico Mons. Pacelli fu guidata unicamente dalle più elevate vedute ecclesiastiche".
Dopo di ciò, cCon sensi di profondo ossequio ho l'onore di rassegnarmi
Dell'E. V. R.
Online since 14-05-2013, last modification 16-12-2013.
Document no. 4417
Pacelli, Eugenio to Pizzardo, Giuseppe
[München], 10 July 1921
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
L'Emo Cardinale Faulhaber ed il mio viaggio in Svizzera deldeldopo la rivoluzione nel Novembre 1918
L'Emo
90v
descrivere "il terrore rivoluzionario, che, in quei giorni di estrema tensione e di eccitazioni senza fine, prendeva un aspetto sempre più minaccioso contro la Chiesa". In tale situazione egli
91r
il 18 Gennaio seguente 1919 gli chiese (per mio incarico) se, a suo avviso, il Nunzio potesseva allora tornare a Monaco, egli "dovette risposendere che, "allo stato attuale delle cose, il Ministro Presidente Eisner avrebbe in tal caso di nuovo cercato di entrare in rapporti ufficiali con Mons. Pacelli, ed i Vescovi bavaresi avrebbero veduto in ciò un riconoscimento del Governo rivoluzionario ed uno scandalo per l'intiero PaesePer le circostanze note all'E. V., il 31 di quello stesso mese di Gennaio 1919 feci ritorno [in Baviera,]
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di
Dopo di ciò, cCon sensi di profondo ossequio ho l'onore di rassegnarmi
Dell'E. V. R.