Document no. 4995
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 31 October 1918
Summary
Gasparri dankt Pacelli für seinen Einsatz für die in Deutschland inhaftierten Kriegsgefangenen.[no subject]
Non ho mancato di trasmettere agli interessati le varie istanze che la S. V. Illma mi faceva pervenire col Suo Rapporto del 3 corrente N. 9678.
Mentre la ringrazio anch'io toto corde di quanto personalmente ella si dà premura di fare a vantaggio di cotesti poveri prigionieri, che a Lei si raccomandano come alla loro più salda àncora di salvezza, non voglio omettere di assicurarla nuovamente se pure non è superfluo una tale assicurazione, che la Santa Sede da parte sua non intende dimenticare codesti suoi figli nella sventura; e come ha fatto e da per gl'internati in Austria-Ungheria tutto ciò che dalle cose e dagli uomini le è consentito di fare così si adopra ed è pronta ad adoprarsi in tutti i modi per venire, come può meglio, in aiuto agli internati in Germania.
Del lamento che essi muovono e di cui giustamente si fa eco la S. V. circa l'abbandono in cui sembra loro di essere lasciati dalla madre patria, mi faccio eco a mia volta presso queste Autorità alle quali del resto non deve giungere
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nuova una simile voce; ed auguro che come queste
hanno pur cominciato a fare qualche cosa di più per i numerosi prigionieri italiani, così
vorranno continuare con crescente zelo nelle utili provvidenze in loro favore.Insieme con lei son persuaso che dalla carità della Santa Sede verso i prigionieri di guerra la Religione e la Chiesa non hanno che da guadagnare.
E pregando Iddio che un simile, pregioso [sic] profitto sia abbondante e durevole, colgo volentieri l'opportuno incontro per raffermarmi con sensi di distinta stima
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri