Document no. 7330
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 13 October 1917
Summary
Antonio Tomatis, Direktor der Päpstlichen Buchhandlung Friedrich Pustet in Rom, möchte Friedrich Pustet geheime Mitteilungen über die Verwaltung der Buchhandlung zukommen lassen: Die Buchhandlung wurde von der Regierung beschlagnahmt und wird von zwei Regierungsvertretern verwaltet. Tomatis bewahrt die Schlüssel der Buchhandlung auf und haftet strafrechtlich, darf aber lediglich Warenbestellungen tätigen. Die Einkünfte reichen nicht aus, um die Verwalter zu entlohnen. Daher ist eine finanzielle Unterstützung der Muttergesellschaft notwendig. Bei einer Schließung der Buchhandlung würde das Geld ausreichen, um die Miete bis Kriegsende zu bezahlen. Tomatis selbst wird beschuldigt, Waren aus der Buchhandlung entfernt zu haben. Daher benötigt Tomatis ein Schreiben von Pustet, in dem er legitimiert wird, diese Entfernung vorgenommen zu haben. Pustet möge seine Anweisungen über die Deutsche Gesandtschaft in Bern und die Schweizerische Gesandtschaft in Rom erteilen. Eine direkte Kontaktaufnahme mit Tomatis soll ausschließlich über dessen Privatadresse geschehen.[no subject]
Il Cav. Antonio Tomatis, Direttore della Libreria Pontificia di Federico Pustet in Roma, vorrebbe fare alcune comunicazioni segrete al suo padrone il Signor Federico Pustet – Editore Pontificio, Ratisbona, Baviera, per informarlo dell'amministrazione di questa Libreria.
Queste comunicazioni si possono così riassumere:
La libreria si trova sotto sequestro governativo ed ha a suo carico due amministratori governativi con lo stipendio mensile complessivo prima di lire 500 ed ora di lire 550.
Il Direttore Tomatis conserva le chiavi della Libreria e la responsabilità penale; ma non può intervenire se non per fare ordinazioni di merce.
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Gli incassi dell'azienda così ridotta non sono sufficienti per pagare i due amministratori.
Ora per tenere aperta ancora la Libreria è necessario che la Casa Madre faccia nuove spedizioni di merce senza incassare nulla; anzi bisognerà intaccare quel poco risparmio che fu messo da parte negli anni scorsi.
Se invece si chiudesse la Libreria, verrebbero risparmiati i suddetti lauti stipendi; e il danaro rimasto servirebbe a pagare il padrone di casa fino alla conclusione della pace. Siccome poi il Tomatis viene accusato di aver asportato arbitrariamente merce dalla Libreria, è necessario che il Signor Pustet faccia pervenire al Tomatis stesso un biglietto di suo pugno in cui dichiari che quanto è fuori di Libreria è fuori per suo ordine.
Nel caso di chiusura o meno o di qualsiasi altro desiderio, è espediente che il Signor Pustet si rivolga alla Legazione Germanica di Berna e che questa incarichi la Legazione Svizzera di Roma di dare al Cav. Tomatis le opportune istruzioni e di prendere col medesi-
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mo i necessari
accordi.Per non generare sospetti poi alla Libreria è necessario tener presente che l'unico recapito di comunicazioni orali, telefoniche o epistolari col Signor Tomatis è il seguente "Cav. Antonio Tomatis – Via dei Greci 44 Roma" e non mai per nessun motivo in Libreria di Piazza San Luigi de' Francesi.
Nell'assicurare la S. V. di voler fare queste comunicazioni in via peraltro riservatissima al Signor Pustet, onde egli possa tutelare i suoi interessi, mi pregio raffermarmi con distinta stima
Di V. S. Ill. ma
Aff.mo per servirla
P. Card. Gasparri