Document no. 7347
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 09 September 1918
Summary
Gasparri bestätigt Pacelli den Erhalt des Nuntiaturberichts Nr. 8575 vom 17. August 1918 über die diplomatischen Beziehungen mit Bulgarien und kommentiert die erhaltenen Informationen. Er präzisiert bezüglich der Nachricht der wieder aufgenommenen Beziehungen des Heiligen Stuhls mit der Entente, dass der Heilige Stuhl nur mit Portugal offizielle Beziehungen unterhalte. Die Versuche Chinas, diplomatische Beziehungen mit dem Heiligen Stuhl einzurichten, sind aufgrund Frankreichs Opposition gescheitert. Für die Errichtung einer Apostolischen Nuntiatur in Sofia sind die Verhandlungen für ein Konkordat durch den Apostolischen Nuntius in Wien, Teodoro Valfré di Bonzo, und Matthias Erzberger begonnen worden; der bulgarische König Ferdinand I. würde die Ernennung eines päpstlichen Vertreters in Sofia gutheißen. Eine Antwort des bulgarischen Gesandten beim Heiligen Stuhl an Valfré bezüglich der offiziellen Stellungnahme der bulgarischen Regierung steht noch aus.[no subject]
Mi è giunto regolarmente il Rapporto di V. S. Illma, N. 8575, in data del 17 Agosto p. p., che reca ad oggetto: "Relazioni diplomatiche con la Bulgaria".
Riferendomi, anzitutto alla notizia che la Santa Sede sarebbe testé entrata in rapporti diplomatici con alcuni Stati dell'Intesa V. S. farà bene ad osservare che soltanto col Portogallo la Santa Sede ha ripreso le relazioni ufficiali. Quanto all'iniziativa della Cina per entrare in rapporti diplomatici con la Santa Sede medesima, è ormai noto che siffatta iniziativa è rimasta paralizzata per l'opposizione fatta dalla Francia alla Repubblica Cinese.
Venendo, poi, a quanto il Signor Erzberger le ha riferito – che cioè, il Re di Bulgaria vedrebbe con viva soddisfazione attuate il suo desiderio dello stabilimento di una Nunziatura Apostolica a Sofia – stimo opportuno d'informarla, completando con ciò le notizie fornitele col mio Dispaccio n. 67611 del 6 Luglio pp., che Monsignor Nunzio Apostolico di Vienna è stato interessato di avviare
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in quella
Capitale stessa trattative col Governo Bulgaro, per il tramite di
quel Ministro, in ordine alla stipulazione di un Concordato (prendendo per base il Concordato con la Serbia) ed all'esame di tutte le altre domande
avanzate, alla Santa Sede dal medesimo Governo Bulgaro, tra cui quella relativa alla nomina
di un Rappresentante pontificio a Sofia.Dalle ultime notizie pervenutemi in proposito da parte di Monsignor Valfré nell'agosto pp., ho appreso che egli ha fatto subito opportune premure presso il Ministro di Bulgaria, il quale lo ha assicurato che scriverà senza indugio al suo Governo. Non gli è stata però comunicata alcuna risposta.
Come da ciò rileva la S. V., e può farlo comprendere al Sig. Erzberger, spetta ora al Governo Bulgaro, rispondendo favorevolmente e trattando col Nunzio Apostolico sullodato, di sollecitare l'attuazione del desiderio di Sua Maestà.
Con sensi di distinta e sincera stima mi pregio raffermarmi
di V. S. Illma
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri