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Sulla Nota della Germania al Presidente Wilson
Questa mattinaStamane i giornali della Germania
hanno pubblicato il testo della Nota per la pace del nuovo
Cancelliere
dell'Impero al Presidente Wilson
per la pace. Di essa mi era stata data notizia ieri mattina notizia dal
Governo Imperiale per mezzo di questa Legazione di Prussia. Credo non inutile di trasmettere
a V. E. R. alcune brevi notizie sui precedenti dello
storico documento.
Il primo pensiero del nuovo Governo germanico a base parlamentare è stato quello di rivolgersi al Presidente degli
Stati Uniti, quale Ca capo riconosciuto delle Nazioni nemichein guerra colla Germania, affine di iniziareintraprendere senza indugio trattative per porr dirette a
porre un termine all'attuale conflitto. Ad accelerare l'invio della Nota concorse un
telegramma del Generale Ludendorff del 1º corrente, nel quale egli dichiarava che si era bensì riuscito
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ancora una volta a respingere l'attacco nemico, ma che lo
sfondamento del fronte si sarebbe potuto evitare al massimo per altre quarantotto ore. Ciò
sar avrebbe significato la catastrofe; e poiché egli (Ludendorff) non poteva
giuocare d'azzardo, chiedeva l'immediata spedizione della Nota.
Il tre corrente era
pronta la minuta della medesima. In essa si diceva p che i famosi quattordici punti di Wilson ed il programma contenuto nei suoi ulteriori posteriori discorsi avrebbero dovuto costituire "il
punto di partenza" (der Ausgangspunkt) dei negoziati. Il Sig. Erzberger, però,
nominato, come è senza dubbio già noto all'E. V., Segretario di Stato senza portafoglio
(nonostante l'opposizione di alcuniqualche personaggioche circondano
ill'dell'entourage dell'Imperatore, e
specialmenteparticolarmente del Capo di gabinetto von Berg), dichiarò che
tale espressione (scelta dal Vice Cancelliere von Payer) era del
tutto insufficiente e sarebbe stata con disprezzo respinta dall'America, e che non
rimaneva, nel momento attuale,quindi altro, nelle attuali circostanze, se non "accettare" i punti
suddetti. Si propose allora di cambiaresostituire quella frase nell'
con l'<coll'>altra "il
programma dei
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delle trattative" (das Programm der Verhandlungen);
ma il Sig. Erzberger non si disse non soddisfatto nemmeno di questa, e chiese che si dicponesse almeno "il programma impegnativo"
(das bindende Programm). La redazione definitiva contiene l'"accettazione"
l'"accettazione" pura e semplice delle proposte di Wilson.
In questa occasione non
posso nascondere a V. E. il mio dolore nel vedere che la Germania siasi d
rivolta direttamente al Presidente degli Stati Uniti, e non abbia
piuttosto fatto ricorso ai buoni uffici deal Santo Padre. Eppure è indubitato che non solo il
Sig. Erzberger, ma molti
anche bensì altri personaggi politici, anche protestanti,
avrebbero volentieri invocato la mediazione di Sua Santità. Quello che principalmente li ha ritenuti da un tal passo è (come mi è stato più volte
confidato) il sapere positivamente
(specialmente (massime a causa del noto art. 15 del trattato
di Londra) che l'Intesa respingerebbe certamente senza dubbio talequella mediazione, la quale riuscirebbe qui la quale quindi
riuscirebberimarrebbe pur troppo infruttuosa. D'altra
parte, avendomi l'E. V. significato nel venerato Suo telegramma N. che la
S. Sede riteneva
nel momento presente
un'azione per la paceinutile ed inopportuna
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nel momento presente un'azione per la pace, non mi è sembrato
nemmeno di poter in
sinuaresinuare
agli uomini [sembrar] al
caldeggiare
ora
presso ilGoverno di Berlino l'idea della mediazione suddetta.
Dopo
di ciò, chinato
6r, unter dem Datum, hds. von unbekannter Hand: "N. B. Accus. ricev. col
N. 10527 Posiz. XIII Belgio".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 06 October 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 9023, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/9023. Last access: 22-12-2024.
Online since 02-03-2011, last modification 23-02-2017.