TEI-P5
                        
                            Document no. 14856
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        Non appena mi pervenne il venerato telegramma cifrato dell'E. V. R.
        N. 112 del 27 Novembre p. p., mi diedi premura di preparare una minuta di Nota per il Sig. Krestinski, Ambasciatore dell'Unione delle
        Repubbliche socialiste dei Soviety in Berlino,. La minuta della medesima, da me inviata alla Segreteria di Stato per la opportuna
        revisione, mi venne restituitami giunse di ritorno con alcune modificazioni e coll'aggiunta dei
        nomi (42) dei prigionieri; dopo dopo di che la Nota stessa fu
        subito da me spedita al summenzionatosunnominato Ambasciatore.
Oggi è giunta una risposta provvisoriaho ricevuto un Foglio del Sig. Krestinski (N. 1343 in data del 10 corrente), <che>di cui l'E. V. troverà qui
                acclusa<o> copia, e nel quale dopo
                            nella quale dopo
                            di avermi
                            comunicato assicurato che egli ha speditoal la più
        volte menzionata Nota
"Circa la preghiera a me rivolta da V. E. di appoggiare l'affare presso il mio Governo, mi sia permesso di esporre quanto appresso:
"Nell'
        L'anzidetta Nota contiene una lista di nomi di 42 persone, le quali secondo le
        informazioni della S. Sede si trovano in prigione nella Unione delle Repubbliche
        socialiste dei Soviety. I nomi e cognomi delle persone medesime
        permettono di concludere che si tratta interamente disi tratta sono tutti
                                si tratta di esclusivamente di cittadini dell'Unione,e nella loro maggioranza di fede
        greco-cattolica.
Non è a mia conoscenza se in realtàdi fatto le persone indicate si trovinosiano attualmente in prigione. Qualoracarcere.Se
                                qQualora Qualora i rapporti giunti alla
        S. Sede rispondano alla realtà e le persone 42 nominate persone
        nominateessi sotto accusa a causa di
        simili delitti.
Sarei stato in grado di raccomandare al mio Governo la revisione dell'uno o dell'altro caso, se avessi avutoricevuto dalla S. Sede precise indicazioni atte a dimostrare che il condannato è statofu vittima di un errore giudiziario, come pure materiale di prove, cheil quale non sia stato a disposizione delle Autorità giudiziarie ed amministrative. Sebbene anche in questo caso le rimostranze della S. Sede non avrebbero dovutodebbano
                                dovrebberodovrebbero essere apprezzatealtrimenti considerate se non come una un tentativo di estranea intromissione straniera negli
        affari interni della Unione, assumereipotrei tuttavia assumere la responsabilità
        di accordare la mia raccomandazione alla richiesta della S. Sede, la quale pr
                            nasce proviene da con-
Io non posso sottrarmi all'impressione che l'opinione della S. Sede proviene dalla supposizione preconcetta che i condannati si trovainsio in prigione senza motivi legali, e che la S. Sede medesima <stima e> rappresenta la possibilità della loro liberazione siacome una cosa del tutto naturale. Debbo perciò sin da ora esprimere il timore che il mio Governo, in considerazione delatteso il suaccennato carattere delle rimostranze,stimerà impossibile di entrare nella discussione del meritodella
        dell'affare".
Nel riferire quanto sopra all'E. V. per quelle ulteriori istruzioni, che giudicasse eventualmente d'impartirmi al riguardo, m'inchino 
                        147r, links hds. von unbekannter Hand notiert, vermutlich von
            einem Nuntiaturangestellten: "C". 
                        
                             
                        Online since 18-09-2015. 
                    
    Document no. 14856
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 12 December 1924
                        Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Per i cattolici prigionieri del Governo dei Soviety
                        Oggi è giunta una risposta provvisoriaho ricevuto un Foglio del Sig. Krestinski (N. 1343 in data del 10 corrente), <che>
147v
al Commissariato del popolo per gli
        Affari Esteri in Mosca e che non mancherà di comunicarmi la relativa risposta, prosegue nei
        seguenti termini:"Circa la preghiera a me rivolta da V. E. di appoggiare l'affare presso il mio Governo, mi sia permesso di esporre quanto appresso:
"
Non è a mia conoscenza se in realtàdi fatto le persone indicate si trovinosiano attualmente in prigione. Qualoracarcere.
148r
nella Nota si trovino davveroveramente in prigione, in tal caso posso ben ammettere con sicurezza
        che esse furono imprigionate in basea normadeallae leggei della Unione in seguito a condanna per delitti comuni o
        politici ovvero per essere 
                                Sarei stato in grado di raccomandare al mio Governo la revisione dell'uno o dell'altro caso, se avessi avutoricevuto dalla S. Sede precise indicazioni atte a dimostrare che il condannato è statofu vittima di un errore giudiziario, come pure materiale di prove, cheil quale non sia stato a disposizione delle Autorità giudiziarie ed amministrative. Sebbene anche in questo caso le rimostranze della S. Sede non avrebbero dovuto
148v
siderazioni umanitarie e dal
        sentimento di giustizia.Io non posso sottrarmi all'impressione che l'opinione della S. Sede proviene dalla supposizione preconcetta che i condannati si trovainsio in prigione senza motivi legali, e che la S. Sede medesima <stima e> rappresenta la possibilità della loro liberazione siacome una cosa del tutto naturale. Debbo perciò sin da ora esprimere il timore che il mio Governo, in considerazione delatteso il suaccennato carattere delle rimostranze,stimerà impossibile di entrare nella discussione del merito
Nel riferire quanto sopra all'E. V. per quelle ulteriori istruzioni, che giudicasse eventualmente d'impartirmi al riguardo, m'inchino
