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Document no. 11026
Ho ricevuto il venerato Dispaccio N. 2334/29 del 18 corrente,
con cui ll'E. V. R. mi ordinava di significarLe se, attesa la situazione di queste
Organizzazioni giovanili italiane, sarebbe conveniente che, allo scopo di provvedere alla
loro assistenza,spirituale, si proceda procedesse alla
nomina di un apposito direttore ecclesiastico, il quale, risiedendo in Roma, presterebbe,
anche con ispezioni all'estero, la sua opera di religioso missionario.
A questo proposito stimo opportuno mi sia lecito di premettereriferire all'E. V. riservatamente quanto segue.
Già qualche anno prima del mio definitivo trasferimento in questa capitale, l'assistenza spirituale degli italiani qui residenti era stata affidata al Rev. Sac. Dr. Carlo Sonnenschein, antico alunno del Collegio Germanico-Ungarico in Roma. La sua particolare conoscenza della lingua italiana, nonché dei bisogni religiosi e sociali di questa immensa metropoli, lo rendeva specialmente atto ad esercitare tale ufficio. Egli si occupava con zelo e con abnegazione del suddetto ministero, meritandosi anche gli elogi della S. Congregazione Concistoriale. L'assistenza spirituale era assicurata mediante la celebrazione della S. Messa, con
Una volta alla settimana, eccettuati tranne i mesi estivi, egli si recava pure nella Casa degli italiani per fare catechismo airagazzi figli dei nostri emigrati, che ricevono altresì l'insegnamento
religioso nelle scuole cattoliche private, da essi frequentate.
Il mese di Settembre 1928 il sullodato Sac. Sonnenschein cadde gravemente malato ed, essendo venuto pur troppo a mancare ai vivi nel mese di Febbraio u. s., l'assistenza spiritualedei nostri emi degli italiani in Berlino è stata continuata, massime per ciò che riguarda il servizio religioso
festivo, dadal Revmo Mons. Centoz, Consigliere di
questa Nunziatura, in attesa che si addivenga alla nomina di un sacerdote a ciò
destinato.
Nello scorso mese di Maggio un giovane medico italiano, che dimora attualmente in Berlino allo scopo di perfezionarsi nei suoi studi, venne in Nunziatura insieme ad un altro studente italiano a trovare Mons. Centoz per intrattenersi con lui dell'[sic]assistenza spirituale dei giovani nostri connazionali. Entrambi gli dissero che si erano data molta pena per visitare quasi tutte le famiglie degli italiani ed erano riusciti avevano potutoagruppare raggruppare
Essi ringraziarono vivamente Mgr.ons. Centoz e lo assicurarono che vi avrebbero condotto i giovanetti in maggior numero possibile, mentre le Signore e le maestre avrebbero anch'esse accompagnato le ragazze.
Una delle domeniche seguenti, festa della SS.ma Trinità, nella quale era stata fissata la prima Comunione dei giovanetti e delle giovanette italiane, la Cappella erafu infatti oltremodo gremita. Al S. Vangelo, dopo aver rivol-
Senonché, immediatamente dopo la S. Messa, entrò in Sagrestia il Segretario generale del Fascio di Berlino, mostrandosi alquanto irrequieto nervoso e significando che non poteva pur troppo aderire all'invito di mandare ogni Domenica i Balillaed i ra e gli altri ragazzi alla S. Messa,
riuscendogli ciò richiedendogli ciòdi soverchio sacrifizio, e che, se il sacerdote ha il proprio
ministero da adempiere, egli doveva anche eseguire le istruzioni ricevute, specialmente per ciò che riguarda per la
formazione dei Balilla, le quali non gli davano il tempo di conformarsi a quanto era stato annunziato in chiesa.
Assai meravigliato Mgr.ons. Centoz rispose semplicemente che nerne era stato vivamente pregato d dagli italiani stessi ed aveva creduto bene di ciò fare nell'interesse per il bene spirituale dei giovani e delle loro famiglie, che però egli non
intendeva di
co
Il segretario generale assicuròpromisepromise tuttavia, e si rimase intesi, che avrebbe accompagnato i Balilla e gli altri ragazzi alla S. Messa la prima Domenica di ogni mese nella Cappella di "Maria Schutz", sembrandogli quest'ultima più adatta.
Orbene, né la prima Domenica del seguente mese di Luglio, né poi, Mgr.Mons. Centoz ebbe più la soddisfazione consolazione di vedere, fatta eccezione di qualche buona famiglia, alcun giovanetto alla S. Messa per gli italiani. Circa l'In merito poiall'l'insegnamento del catechismo nella Casa degli italiani, egli pensava di affidarlo ad un buon sacerdote religioso, il quale conosce il tedesco e l'italiano, e si permise di chiedere in proposito un abboccamento col Segretariodel
generale del Fascio o con un suo rappresentante, per intendersi
circa l'orario ed altri dettagli. NonEgli non ricevette alcuna risposta alcuna al riguardo, né ebbe più occasione divolle più incontrarsi col Segretario medesimo.
Stando così le cose, parrebbe assai op-
Ottima soluzione per l'assistenza spirituale degli italiani sembrerebbe poi quella che è stata suggerito al Rev.mo Mons. Beltrami, Prelato per l'Emigrazione, e che la S. Congregazione Concistoriale si degnò di approvare con Dispaccio N. 93/26 del 23 Marzo p. p., vale a dire l'invio a Berlino di un sacerdotei Salesiano italiano. Questa
Delegazione vescovile, ora Amministrazione Apostolica,,
a Berlino, è da vario tempo in trattative colla Pia Società
Salesiana per la venuta di sacerdoti, che assumano la direzione di una curazia ed e
compiano anche nei popolosi quartieri operai di questa metropoli quel bene che hanno operato
e stanno facendo in altre importanti città della Germania, quali Monaco ed Essen, per citare
due nomi solamente.
ChinatoMentre compio il dovere di riferire quanto sopra a V. E., m'inchino ...
117r, oben mirrig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
in roter Farbe notiert: "C".
Online since 20-01-2020.
Document no. 11026
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[Berlin], 31 October 19291
Writer (text genesis)
StenotypistStenotypistCentozPacelliSubject
Sull'assistenza ecclesiasticareligiosa delle Organizzazioni Giovanili Italiane a in
Berlino
A questo proposito stimo opportuno mi sia lecito di premettereriferire all'E. V. riservatamente quanto segue.
Già qualche anno prima del mio definitivo trasferimento in questa capitale, l'assistenza spirituale degli italiani qui residenti era stata affidata al Rev. Sac. Dr. Carlo Sonnenschein, antico alunno del Collegio Germanico-Ungarico in Roma. La sua particolare conoscenza della lingua italiana, nonché dei bisogni religiosi e sociali di questa immensa metropoli, lo rendeva specialmente atto ad esercitare tale ufficio. Egli si occupava con zelo e con abnegazione del suddetto ministero, meritandosi anche gli elogi della S. Congregazione Concistoriale. L'assistenza spirituale era assicurata mediante la celebrazione della S. Messa, con
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istruzione religiosa, per gli
italiani due volte al mese in due diverse Cappelle annesse agli Istituti "St.
Josefsheim" e "Maria Schutz".Una volta alla settimana, eccettuati tranne i mesi estivi, egli si recava pure nella Casa degli italiani per fare catechismo ai
Il mese di Settembre 1928 il sullodato Sac. Sonnenschein cadde gravemente malato ed, essendo venuto pur troppo a mancare ai vivi nel mese di Febbraio u. s., l'assistenza spirituale
Nello scorso mese di Maggio un giovane medico italiano, che dimora attualmente in Berlino allo scopo di perfezionarsi nei suoi studi, venne in Nunziatura insieme ad un altro studente italiano a trovare Mons. Centoz per intrattenersi con lui dell'[sic]assistenza spirituale dei giovani nostri connazionali. Entrambi gli dissero che si erano data molta pena per visitare quasi tutte le famiglie degli italiani ed erano riusciti avevano potutoa
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reclutare un buon numero di Balilla. Le Maestre ed alcune Signore
avevano avuto cura di organizzare le Piccole Italiane. Essi confidarono schiettamente che i
medesimi giovanetti dovevano radunarsi ogni Domenica, alle ore 10, nella Casa degli
italiani, per essere poi accompagnati a passeggio o ad esercizi sportivi, senza che la
maggior parte od anche unosolo di essi avesse soddisfatto assistito
alla S. Messa. EgliMons. Centoz fece loro osservare come il primo ed essenziale
dovere fosse quello di soddisfare a tale precetto e, dietro loro domanda, si dichiarò
prontissimo e lietissimo di provvedere a colmare la grave deplorata lacuna, col recarsi
tutte le Domeniche e feste di precetto a celebrare la S. Messa per i giovani italiani
nella Cappella del "St. Josefsheim", come centro più indicato.Essi ringraziarono vivamente Mgr.ons. Centoz e lo assicurarono che vi avrebbero condotto i giovanetti in maggior numero possibile, mentre le Signore e le maestre avrebbero anch'esse accompagnato le ragazze.
Una delle domeniche seguenti, festa della SS.ma Trinità, nella quale era stata fissata la prima Comunione dei giovanetti e delle giovanette italiane, la Cappella erafu infatti oltremodo gremita. Al S. Vangelo, dopo aver rivol-
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to un fervorino per la circostanza, egli espresse la
sua gioia nel vedere una così bella assistenza, esortò caldamente i presenti a proseguirein,mantenereconservare queste buone disposizioni, ed
aggiunse che, per corrispondere ad un vivo desiderio
manifestatogli, sarebbe venuto con vero piacere tutte le Domeniche a celebrare la
S. Messa anche per assecondarein quella Cappella, allo scopo di favorire e promuovere la pietà
dei cari giovani, poiché il miglior modo di mantenersi buoni italiani era quello di essere
buoni cattolici.Senonché, immediatamente dopo la S. Messa, entrò in Sagrestia il Segretario generale del Fascio di Berlino, mostrandosi alquanto irrequieto nervoso e significando che non poteva pur troppo aderire all'invito di mandare ogni Domenica i Balilla
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costringere alcuno a venire in quella Cappella, purché,gli italiani come aveva sovente esortatoraccomandato, gli italiani avessero assistito alla S. Messa
nella chiesa delle loro rispettive parrocchie.Il segretario generale assicuròpromisepromise tuttavia, e si rimase intesi, che avrebbe accompagnato i Balilla e gli altri ragazzi alla S. Messa la prima Domenica di ogni mese nella Cappella di "Maria Schutz", sembrandogli quest'ultima più adatta.
Orbene, né la prima Domenica del seguente mese di Luglio, né poi, Mgr.Mons. Centoz ebbe più la soddisfazione consolazione di vedere, fatta eccezione di qualche buona famiglia, alcun giovanetto alla S. Messa per gli italiani. Circa l'In merito poiall'l'insegnamento del catechismo nella Casa degli italiani, egli pensava di affidarlo ad un buon sacerdote religioso, il quale conosce il tedesco e l'italiano, e si permise di chiedere in proposito un abboccamento col Segretario
Stando così le cose, parrebbe assai op-
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portuno che un direttore
ecclesiastico,venisseautorevolmente ufficialmente incaricato,
venisse a compiere una ispezione in questa capitale e provvedesserimediasse alla lamentata situazione religiosa in cui trovansi,
per sistematiche opposizioni e suscitatele suaccennate difficoltà, queste associazioni
giovanili.Ottima soluzione per l'assistenza spirituale degli italiani sembrerebbe poi quella che è stata suggerito al Rev.mo Mons. Beltrami, Prelato per l'Emigrazione, e che la S. Congregazione Concistoriale si degnò di approvare con Dispaccio N. 93/26 del 23 Marzo p. p., vale a dire l'invio a Berlino di un sacerdote
ChinatoMentre compio il dovere di riferire quanto sopra a V. E., m'inchino ...
1↑Ursprünglich angegebenes Datum "28 Ottobre 1929" hds. von Pacelli
geändert.