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Circa la Unione delle Messe della Società di
S. Bonifazio
Ho regolarmente ricevuto il venerato Dispaccio
N. 1994/25 del 13 Novembre p. p., col quale l'Eminenza Vostra
Reverendissima mi ordinava di esprimere il mio umile parere intorno
Insieme alla supplica del compianto Mons. de Haehling,
Vescovo Ausiliare di Paderborn, che qui unita compio il dovere dovere di ritornare
all' Eminenza Vostra Reverendissima, mi è regolarmente pervenuto
il venerato Dispaccio N. 1994/25 del 13 Novembre p. p.
a cotesta S. Congregazione. A tale proposito mi sia permesso di
notare quanto appresso:
I. - La Società di S. Bonifazio
(Bonifatius-Verein) è senza dubbio una delle più diffuse,
popolari e necessarie associazioni religiose dei cattolici della Germania. Come risulta
dagli Statuti, che parimenti
egualmente mi do premura di restituisco
re qui acclusi, essa
la menzionata Società ha per iscopo di aiutare la cura spirituale e
le scuole dei cattolici nella Diaspora,
(essi sono
(circa cinque milioni nel solo Reich germanico), cioè in quei
territori dei Paesi di lingua germanica,
tedesca, ove i cattolici medesimi sono
in minoranza e rappresentano soltanto dal 3 al211v
30 per cento
della intiera popolazione. Tale Diaspora I membri di detta Società recitano ogni
giorno un Pater noster ed una Ave Maria colla invocazione "S. Bonifazio, prega per
noi"., e, se sono sacerdoti, celebrano una volta l'anno, possibilmente il giorno
della festa del Santo, la S. Messa secondo l'intenzione della Società medesima; danno
inoltre una contribuzione, mensile od annua, in danaro. Dal 1849, anno della sua fondazione,
sino al 1919 il Bonifatiusverein
, ha raccolto come oblazioni sia dei suoi
membri, che degli altri cattolici della Germania, la ingente somma di Marchi-oro
92.765.141,50.
II. - Nella supplica in esame si espone che tutti i sacerdoti, membri della Società di
S. Bonifazio,
del Bonifatiusverein
sono tenuti, come si è già sopra
accennato, a celebrare una volta l'anno il S. Sacrificio secondo l'intenzione della
Società. Nell'intenzione stessa sono sempre
in-
212r
incluse le anime così
sia
dei membri
o benefattori
di tutti i membri
della Società,
od
anche
dei
semplici
e benefattori della Società,
stessa, ed in
anche se durante la vita non furono membri di essa. In tal guisa si
è costituita di fatto una "Confederazione
"Unione di Messe", per la quale si implora ora il riconoscimento e
l'approvazione della S. Sede.
A questa Unione parteciperebbero:
, seconda la istanza in discorso: 1°)
tutti i membri del Bonifatiusverein; 2°) tutti
coloro, che ogni anno offrano
alla Società
l'elemosina di una
Messa, per soccorrere ai
l
i sacerdoti bisognosi della Diaspora; 3°) le anime dei defunti, che
vengono dai parenti ascritte alla Unione, parimenti mediante l'offerta annua di uno stipendio di Messa. Su quest'ultimo
punto insiste [molto] la supplica di Mons. Haehling, mentre
che nell'
l'
ulteriore
il susseguente Esposto (del pari qui compiegato) del Segretario
generale, Mons. Federico Schlatter, si aggiunge: "Se vi
fossero delle difficoltà, la Presidenza non sarebbe meno riconoscente, se la S. Sede
semplicemente lodasse212v
e raccomandasse la Unione come =pia
Unione di suffragio per i morti=".
Lo scopo della Unione medesima è di assicurare in
modo stabile, la raccolta dei
soccorsi, massime per riguardo
da
agli Stati Uniti d'America, la raccolta dei [socco] mezzi tanto necessari al
Bonifatiusverein, essendovi da temere che le altre elemosine vengano man mano a diminuire o cessare.
III. - Come si può rilevare
dall'opera del P. F.
ranz Beringer
S.J. "Die Ablässe, ihr Wesen und Gebrauch" (ediz. 15 approvata
dalla S. Penitenziaria e curata dal P. P.
ietro
L.
L. Steinen S.J., vol. II, Paderborn 1922), esistono già altre
simili Unioni di Messe, vale a dire:
1°) La Unione di Messe
di Ingolstadt =
(
Ingolstädter
Messbund
)
= (cfr.
Beringer, op. cit., pag. 113-114, n. 220, 2 e
3)
e seg., n. 220,), fondata dal P. Innocenzo
Mayer Mayr O.F.M. in Ingolstadt nel 1727 allo scopo di impetrare una buona morte
ai membri viventi della Unione ed ai membri defunti
già trapassati la pronta liberazione dalle pene del Purgatorio. I
de Niuno può però esser deve essere ammesso a far parte della Unione se non
sciens ac volens; i defunti213r
non possono esservi ammessi.
ascritti. I membri hanno l'obbligo di celebrare o far celebrare ogni
anno una Messa secondo l'intenzione dell'Unione.
2°) La Unione di Messe riparatrici in
onore dello Spirito Santo =Sühnemessbund zu Ehren des Hl. Geistes=
(op. cit. pag. 76 n. 203, 2) unita
annessa nel 1901 alla Confraternita fondata in Knechtsteden dai
Padri dello Spirito Santo. I membri son tenuti a far celebrare ogni anno una Messa per
riparare alle
a tutte le offese recate sulla terra allo
Spirito Santo, ed a versare ogni anno l'elemosina di 20 centesimi per la
formazione di Missionari.
3°) L'Unione di Messe congiunta coll'Arciconfraternita del
Prezioso Sangue di N. S. G. C. (op. cit. pag. 123 n. 225, 6).
4°) L'Unione di Messe, (Pactum pietatis) unita
annessa
dall'Arciconfraternita di Maria SS. Addolorato [sic] presso il
Camposanto teutonico in Roma (op. cit. pag. 211, n. 251, 3).
5°) L'Unione
di Messe unita
de
al Sodalizio di S. Pietro
Claver per le Missioni afri-213v
cane,
(op. cit., pag. 303 n. 293, 5), canonicamente eretta
dall'Emo Cardinale Vicario in Roma il 5 Maggio 1908. Ogni anno vengono celebrate
300 Messe. A tale
[detta]
tale Unione ed ai frutti di queste Messe possono partecipare non
solo i membri della Lega per le Missioni, ma anche tutti gli altri fedeli, i quali paghino
per una sola volta l'elemosina di un
M
un marco (o una corona od un franco). Detratti 600 franchi annui
come stipendio per le summenzionate Messe, l'importo di dette contribuzioni viene erogato
esclusivamente a vantaggio delle Missioni africane.
IV. - Confrontando ora l'Unione di
Messe del Bonifatiusverein con
lle
quelle suaccennate, sembra che in massima non vi sia, -
ad eccezione del punto, di cui si dirà in appresso, - non vi sia
difficoltà per il suo riconoscimento, e che anzi,
non presenti difficoltà ed anzi,
in considerazione
sia da raccomandarsi,
avuto riguardo
in considerazione
a
dell'immenso bene che compie la Società di S. Bonifazio,
opera
a favore dei cattolici della Diaspora,
per soccorrere alla
ai
gravissimi bisogni spirituali
sia vivamente da raccomandarsi. Detta Unione
somiglia214r
più specialmente a quella del Sodalizio di
S. Pietro Claver. In ambedue i casi, infatti, lo scopo è di
venire in aiuto di
ad un'opera veramente apostolica, vale a dire alle Missioni
africane, nell'un caso, e nell'altro ai cattolici della Diaspora. Ambedue le Unioni son
congiunte con una Società già esistente: il sunnominato Sodalizio ed il
Bonufatiusverein. In ambedue partecipano all'Unione ed al
frutto delle SS. Messe non solo i membri della Società medesima, ma anche tutti coloro
che versano una determinata contribuzione.
Un punto, tuttavia, sembra
parmi che
dar
dia luogo ad obbiezione: vale a dire l'ascrizione dei defunti alla
Unione. Ciò è infatti contrario
Essa
o
a invero [sem] non
sembra conforme al can. 693 § 3 ed è stata, del resto, ripetutamente interdetta da varie
Decreti
decisioni della S. Sede citati
e dal Beringer,
(op. cit.
(vol. II, pag. 46-47, n. 141), fra i
le quali basterà qui di riferire qui quella della S. Congregazione delle Indulgenze del
10 Agosto 1899 ad VI
ad VIum (cfr. Acta S. Sedis, vol. XXXII, 188
99-1900,214v
pag. 186-187): "An, non obstante
Decreto S. C. Indulgentiarum d. d. 25 Augusti 1897 in una Urbis et Orbis vi
specialis privilegii Rectores Confraternitatum SS. Rosarii albo suae Confraternitatis
permittere valeant inscribi nomina defunctorum, etiam ad hunc finem dumtaxat, ut defuncti
fiant participes meritorum Confraternitatis, et precibus sodalium commendati habeantur? -
Negative, facto verbo cum SSmo". Il motivo di così severa disposizione è,
come insegna il sullodato
<prelodato> P. Beringer (op. cit., pag.
(l. cit.) nel luogo citato suindicato, sia perché di simili
ascrizioni potrebbe abusarsi allo scopo di riscuotere determinate contribuzioni di
danaro, [ovvero] anche
sia perché i beni spirituali e le preghiere dell'intiera
Associazione sono a buon diritto destinati per aiuto e suffragio di tutti coloro, che
furono in vita fedeli membri della medesima, e non per altri. - Anche ne
alla Unione di Messe di Ingolstadt
è vietato,
i defunti non possono, come si è visto, essere ascritti i defunti.
Il punto in questione dovrebbe quindi, se
non erro
m'inganno, esser [ein Wort unlesbar] soppresso, rimanendo, per ciò
che riguarda i defunti, la partecipazione
alla
al frutto delle Sante Messe dell'Unione ristretta a quelli, che
[invero] in vita fecero parte della medesima.
A meno quindi che cotesta
S. Congregazione creda
non giudichi di poter derogare, per riguardo de
alle benemerenze ed
de
allo scopo importantissimo del
Bonifatiusverein, a tale prescrizione, - il punto in questione dovrebbe, se non
m'inganno, esser soppresso, rimanendo, per ciò che riguarda
concerne i defunti, la partecipazione al frutto delle Sante Messe
dell'Unione ristretta a coloro, che in vita fecero parte della medesima.
Chinato umilmente al bacio della S. Porpora, con sensi di profondissimo
ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell' Em. V. R.
211r, links oberhalb
des Empfängers hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiatuangestellten, in
roter Farbe notiert: "C".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Sbarretti, Donato Raffaele from 15 December 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 18242, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/18242. Last access: 17-07-2024.