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Attacchi contro la S. Sede
I giornali nazionalisti (voelkisch) di Monaco continuano la loro immonda campagna non solo contro questo benemerito Emo
Sig. Cardinale Arcivescovo, ma anche contro la S. Sede. Facendo seguito al mio
rispettoso Rapporto N. 30252 del 10 corrente, compio il dovere di inviare qui
acclusi all'E. V. come esempi di tale empio
movimento, cui pur troppocorroncorrono dietro non
pochi illusi cattolici, due Numeri della Grossdeutsche
Zeitung.
;
l'uno Nelprimo di essidel 19 corrente [con] in un
articolo "Deutsche Ostern", Roma viene accomunata cogli Ebrei nel come nemica
della Germania. "Noi abbiamo cessato (vi si legge) di essere un popolo libero. Potenze non
tedesche, l'Ebreo e Roma,75v
hanno la parola nel Paese,
calpestano il nostro diritto, trafficano la nostra sostanza, dopo che hanno contaminato il nostro onore e
ci hanno tolto la nostra difesa – con la bugia e
l'inganno. Fino a quando tollereremo tutto ciò?" – Nelsecondo (N.71 del 25 corrente)in un articolo intitolato "Kurie und Weltkrieg"si ripete l'accusa
essere d essere stata
la S. Sede durante la guerra mondiale ostile agli Imperi centrali, adducendo, fra l'altro, un passo dell'Osservatore Romano (N. 170
del (20 Giugno 1920),ed in
altro un secondo articol intitolato "Kaiser Karl als
Werkzeug des Vatikans" si afferma che il S. P.
Benedetto XV ha desiderato la sconfitta della odiata Germania prussiana,
nella cui caduta vedeva la disfatta di Lutero. – Infine il
Generale Ludendorff, ha in una intervista data al corrispon-76r
dente del
Chicago Daily News, ha rinnovato i suoi attacchi contro il
Vaticano e l'Emo Faulhaber (Allegato III).
Sebbene sia impossibile di persuadere
le questi esaltati, i quali sono o dei
protestanti fanatici o addirittura dei pagani, che sognano una religione germanica con Wotan e la Walhalla, e tuttavia desiderabile di prevenire alle dannose conseguenze che possono derivarne
nel
fra i cattolicinella diminuzione dell'amore dei cattolici verso la S. Sede e l'Augusta Persona di Sua Santità. Oltre, quindi, la pubblicazione di
cui ebbi l'onore di riferirenel succitato
Rapporto, mi è stata da varie parti rappresentata l'opportunità che vengano possibilmente sollecitate le cause di beatificazione e di santificazione di Servi di Dio della Germania, fra i quali possono annoverarsi il B.76v
Pietro Canisio, il
Ven. P. Filippo Jenningen S. J., Apostolo del Ries, (nato nel 1642 in
Eichstätt, morto nel 1704 in Ellwangen), ed il Servo di Dio Conrado da Parzham, laico
cappuccino di Altötting sepoltoin Altötting, la cui fama di santità è assai grande nella
Baviera. Quantunque in simile materia debba
prescindersi da quale ogni considerazione di nazionalità, parmi tuttavia che la pronta soluzione di tal dette Cause
riuscirebbe di gran viva soddisfazione per i cattolici della Germania e varrebbe a
rafforzare nei criticitempi attuali il loro attaccamento verso la Sede
Apostolica.
Chinato
75r, links über dem Briefkopf hds. von unbekannter Hand
notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 26 April 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 15277, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/15277. Last access: 07-01-2025.