Document no. 15277
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 26 April 1924

Writer (text genesis)
PacelliPacelli
Subject
Attacchi contro la S. Sede
I giornali nazionalisti (voelkisch) di Monaco continuano la loro immonda campagna non solo contro questo benemerito Emo Sig. Cardinale Arcivescovo, ma anche contro la S. Sede. Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 30252 del 10 corrente, compio il dovere di inviare qui acclusi all'E. V.  come esempi di tale empio movimento, cui pur troppo corron corrono dietro non pochi illusi cattolici, due Numeri della Grossdeutsche Zeitung. ; l'uno Nel primo di essi del 19 corrente [con] in un articolo "Deutsche Ostern", Roma viene accomunata cogli Ebrei nel come nemica della Germania. "Noi abbiamo cessato (vi si legge) di essere un popolo libero. Potenze non tedesche, l'Ebreo e Roma,
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hanno la parola nel Paese, calpestano il nostro diritto, trafficano la nostra sostanza, dopo che hanno contaminato il nostro onore e ci hanno tolto la nostra difesa – con la bugia e l'inganno. Fino a quando tollereremo tutto ciò?" – Nel secondo (N. 71 del 25 corrente) in un articolo intitolato "Kurie und Weltkrieg" si ripete l'accusa essere d essere stata la S. Sede durante la guerra mondiale ostile agli Imperi centrali, adducendo, fra l'altro, un passo dell'Osservatore Romano (N. 170 del (20 Giugno 1920), ed in altro un secondo articol intitolato "Kaiser Karl als Werkzeug des Vatikans" si afferma che il S. P. Benedetto XV ha desiderato la sconfitta della odiata Germania prussiana, nella cui caduta vedeva la disfatta di Lutero. – Infine il Generale Ludendorff, ha in una intervista data al corrispon-
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dente del Chicago Daily News, ha rinnovato i suoi attacchi contro il Vaticano e l'Emo Faulhaber (Allegato III).
Sebbene sia impossibile di persuadere le questi esaltati, i quali sono o dei protestanti fanatici o addirittura dei pagani, che sognano una religione germanica con Wotan e la Walhalla, e tuttavia desiderabile di prevenire alle dannose conseguenze che possono derivarne nel fra i cattolici nella diminuzione dell'amore dei cattolici verso la S. Sede e l'Augusta Persona di Sua Santità. Oltre, quindi, la pubblicazione di cui ebbi l'onore di riferire nel succitato Rapporto, mi è stata da varie parti rappresentata l'opportunità che vengano possibilmente sollecitate le cause di beatificazione e di santificazione di Servi di Dio della Germania, fra i quali possono annoverarsi il B.
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Pietro Canisio, il Ven. P. Filippo Jenningen S. J., Apostolo del Ries, (nato nel 1642 in Eichstätt, morto nel 1704 in Ellwangen), ed il Servo di Dio Conrado da Parzham, laico cappuccino di Altötting sepolto in Altötting, la cui fama di santità è assai grande nella Baviera. Quantunque in simile materia debba prescindersi da quale ogni considerazione di nazionalità, parmi tuttavia che la pronta soluzione di tal dette Cause riuscirebbe di gran viva soddisfazione per i cattolici della Germania e varrebbe a rafforzare nei critici tempi attuali il loro attaccamento verso la Sede Apostolica.
Chinato
75r, links über dem Briefkopf hds. von unbekannter Hand notiert, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 26 April 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 15277, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/15277. Last access: 17-07-2024.
Online since 18-09-2015.