TEI-P5
Document no. 15737
Non appena mi giunse il venerato dispaccio dell'E. V. R. N. 417/19 in data del 15 Gennaio p. p., mi diedi premura di chiedere opportune informazioni non solo circa la questione personale delle dimissioni di Mons. Jöppen, Vicario Castrense nell'esercito Prussiano, ma altresì sull'argomento generale dell'assistenza religiosa per i militari in Germania.
Profittando anzi della riunione straordinaria dell'Episcopato in Fulda pregai l'Emo Sig. Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, di proporre tale im-
Ora il sullodato Emo mi ha comunicato il parere della Conferenza medesima nei seguenti termini:
"Dal RevmoVicar Vicario Castrense in Berlino, Mons. Jöppen, mi è stato partecipato che in seguito alla diminuzione dell'esercito il numero dei cappellani militari verrà notevolmente ridotto. Nei quadri dell'esercito germanico [sono] ora soltanto i posti di Vicario Castrense, di dieci cappellani militari e di due per la marina. Qualora un maggior numero di ecclesiastici fosse necessario per la cura spirituale dei militari, essa verrà affidata ad altri sacerdoti all'infuori dei cappellanisuddetti.
La Conferenza dei Vescovi, tuttavia, desidera che l' esenzione di detta cura
Il numero dei cappellani militari ordinariè cosìdiviene così piccolo, da non render più necessariaespediente una giurisdizione esente. Soltanto pochissimi ecclesiastici sono avranno come principale loro ufficio quello di cappellani militari. Tutti gli altrinon saranno se non i parroci locali, i quali si occuperanno altresì dell'assistenza religiosa dei soldatidella loro guarnigione. È quindi più rispondente a questo stato di cose ed alla tutela della unità e della disciplina nel Clero, che che i cappellani militari dipendano dall'Ordinario del luogo...
Ciò è anche desiderabile nell'interesse interesse dei cappellani militari, i quali possono essere assai meglio sorvegliati dall'Ordinario del luogo che non dal separa staccarla dall'ordinaria amministrazione diocesana?
In questi ultimi decenni,è inoltre, è apparso chiaramente che il Vescovo Castrense si trova in uno stato di grande dipendenza dalle Autorità militari, le quali esercitano influiscono assai notevolmente sulle di lui decisioni e gli impediscono la libertà di movimento. I Vescovi sono invece molto più liberi ed hanno maggior autorità di fronte ai funzionari dello Stato. Ciò si è dimostrato così chiaramente durante la guerra, che i Vescovi della Baviera rifiutano di cedere la cura spirituale dei loro militari ad un Vicario Castrense in Berlino.
Incidentemente si può anche
Qualora ai Vescovi ed ai parroci localiavessero fosse intieramente affidata la cura spirituale anzidetta, essi potrebbero occuparsi di essa assai più intensamente che finora.
Perciò i Vescovi della Prussia desiderano che questo ordinamento, il qualegià vigeera già in vigore in Baviera , in Sassonia e nel Württemberg, sia adottato generalmente.
Qualora in appressosi richiedess dovessero effettuarsi trattative [successi] circa la cura spirituale dei militari, esse potrebbero essere condotte dal Vescovo di Breslavia,nella cui Diocesi si trova Berlino. Questi può servirsi, in
In caso di guerra dovrebbero essere prese speciali disposizioni."
Le [ridette] notizie ed osservazioni surriferite mi sono state confermate anche da altri competenti personaggi.
Tenendo dunque presentiº
1°) il parere unanime dell'Episcopato,
2°) la riduzionedei cappellani militari ad un numero assai esiguo, (in conseguenza della diminuzione delle forze militari dell'esercito in Germania imposta dal trattato di Versailles)
3°) i non pochiabusi, cui la giurisdizione esente esenzione <danni, che alla disciplina ecclesiastica sono per il passato> indubbiamente derivati dalla esenzione in discorso,
per(sebbene questafosse allora
resanecessaria [ed app] per le diverse condizioni dell'esercito),
che subordinatamente che possa essere fa accolto il parere dei Vescovi della Conferenza di Fulda, colla riserva (accennata dai prelodati Vescovi) che speciali disposizioni per la cura spirituale dei militari dovrebbero essere prese in caso di guerra.
A mio umile avviso, infine, nulla osta a che vengano accettate le dimissioni presentate dal summenzionato Mons. Jöppen, il quale, del resto non ha dato per il passato, prova dispecialemolta capacità e zelo.
Mi sia infine permesso di notare che a norma del Breve Pontificio del 22 Maggio 1868,
il Vicario Castrense l'anzidetto Vicario Castrense ha giurisdizione ed è costituito soltanto per "omnes, qui sub Borussiae vexillis secondo att presentemente "secundum leges" non esiste più un esercito prussiano, ma soltanto un esercito del Reich, ossia della Germania (Reichswehr).
Dopo di ciò, chinato
Dopo di ciò, chinato
19r, an der oberen rechten Seite hds. von unbekannter Hand in roter Farbe vermerkt, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten: "C".
Online since 30-04-2013, last modification 10-03-2014.
Document no. 15737
Pacelli, Eugenio to De Lai, Gaetano
[München], 12 April 1920
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sulle dimissioni di Mons. Jöppen, Vicario Castrense nell'esercito prussiano, e sull'assistenza religiosa dei militari cattolici in Germania
Profittando anzi della riunione straordinaria dell'Episcopato in Fulda pregai l'Emo Sig. Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, di proporre tale im-
19v
portante materia alla discussione dei Revmi Vescovi.Ora il sullodato Emo mi ha comunicato il parere della Conferenza medesima nei seguenti termini:
"Dal Revmo
La Conferenza dei Vescovi, tuttavia, desidera che l' esenzione di detta cura
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spirituale dalla giurisdizione dei Vescovi diocesanivenga a cessare per le seguenti ragioni:Il numero dei cappellani militari ordinari
Ciò è anche desiderabile nell'
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Vicario Castrense dimorante assai lungi. Senza l'aiuto dell'Ordinario medesimo e dei suoi sacerdoti la cura spirituale dei militari non può ben sovente essere compiuta con frutto; perché dunque In questi ultimi decenni,
Incidentemente si può anche
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osservare che, venendo la cura spirituale dei militari, lasciata ai Vescovi, molte spiacevoli questioni di competenza fra l'Ordinario del luogo ed il Vicario Castrense.Qualora ai Vescovi ed ai parroci locali
Perciò i Vescovi della Prussia desiderano che questo ordinamento, il quale
Qualora in appresso
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<caso> di bisogno, può servirsi a tal fine del parroco militare residente in Berlino, il quale potrebbe essere così quasi un parochus primarius, soggetto tuttavia al suo Vescovo.In caso di guerra dovrebbero essere prese speciali disposizioni."
Le [
Tenendo dunque presentiº
1°) il parere unanime dell'Episcopato,
2°) la riduzionedei cappellani militari ad un numero assai esiguo, (in conseguenza della diminuzione delle forze militari dell'esercito in Germania imposta dal trattato di Versailles)
3°) i non pochi
22r
parmi A mio umile avviso, infine, nulla osta a che vengano accettate le dimissioni presentate dal summenzionato Mons. Jöppen, il quale, del resto non ha dato per il passato, prova di
Mi sia infine permesso di notare che a norma del Breve Pontificio del 22 Maggio 1868
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militant..., et omnes..., qui ad Borussiae exercitum secundum leges pertinent". Ora Dopo di ciò, chinato