TEI-P5

Document no. 1683
Pacelli, Eugenio to Sinibaldi, Giacomo
[München], 20 January 19211

Writer (text genesis)
PacelliPacelli
Subject
Sulla conservazione delle Facoltà teologiche nelle Università civili della Germania
Col Suo venerato Foglio N. 384/19 in data del 15 Dicembre scorso, l'E. V. R., nel rimettermi il Memoriale indirizzato al S. Padre in nome dell'Episcopato germanico dell'Eminentissimo Signor Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, in nome dell'Episcopato germanico, (che qui accluso compio il dovere di ritornare a cotesta Sacra Congregazione), si compiaceva di chiedere il mio umile parere circa la grave e delicata questione della conservazione delle Facoltà teologiche nelle Università civili della Germania, la quale forma l'oggetto del Memoriale in discorso. Avendo riferito già abbastanza diffusamente sulla condizione di dette Facoltà nel precedente mio rispettoso Rapporto N. 14839 del 14 Novembre 1919, mi limiterò ora a sottoporLe subordinatamente all'E. V.  le seguenti brevi osservazioni:
1o) Non sembrami dubbio che le considerazioni svolte nel menzionato Memoriale abbiano un serio e reale fondamento. – La soppressione delle Facoltà teologiche sarebbe quasi universalmente considerata in Germania come un gravissimo colpo, a danno della Chiesa cattolica, di cui godrebbero in sommo grado gli avversari della medesima. La regina scientiarum, sarebbe bandita dalla vita pubblica scien-
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tifica e le scienze profane conquisterebbero nelle f Università il dominio assoluto ovvesarebbe salutato con gioia dei seguaci della scienza incredula. Non senza motivo, inoltre, il Memoriale dell'Episcopato germanico richiama l'attenzione della S. Sede sul fatto che la notevole stima, di cui il Clero tedesco è circondato presso gli altri ceti intellettuali, è dovuta non in piccola parte alla circostanza che esso riceve la sua formazione scientifica in Istituti di eguale grado e riconosciuti dallo Stato; tale il prestigio quindi, data la mentalità tedesca, verrebbe inevitabilmente a diminuire, qualora gli ecclesiastici sisolo abbandonassero le Università, e fossero formati e ciò tanto più se i ministri del culto protestanti continuassero invece a frequentarle. I rapporti spesso assai vantaggiosi fra il Clero ed il laicato cattolico, la felice unione manifestatasi tra di loro ad esempio, nelle gloriose lotte p per la libertà ed i diritti della Chiesa durante il Kulturkampf ed anche oggi nelle questioni religiose e di politica ecclesiastica, si deve senza dubbio in gran parte ai contatti avuti neg già negli anni degli studi universitari. Si comprende quindi come i Revmi Vescovi, si preoccupino, per l'avvenire dell'azione cattolica in Germania, che una tun tale stato di cose venga a scomparire. – Non occorre inoltre che mi dilunghi intorno alle difficoltà di ordine finanziario <(indicate pure nel Memoriale in questione),> che incontrerebbe l'introduzione generale del corso teologico nei Seminari. <e> Il Memoriale in questione le quali, nell'attuale
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situazione economica della Germania, sembra debbano ritenersi quasi insormontabili.
I Vescovi non g stimano nemmeno possibile che le Facoltà teologiche inin discorso siano conservate soltanto quasiun corso di perfezionamento per gli alunni dotati di maggiore ing qualità.talenti. In tal caso, invero, il numero degli studenti si ridurrebbe ad essere così esiguo cheprocederebbe presto alla lorosoppressione, per evitare una inutile spesa, e d'altra parte le Facoltà medesimeperderebbero qualsiasi prestigio ed autorità nella vita pubblica.







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3o) Se tuttavia, per le suaccennate ragioni, non sembra; salvo meliori iu dicio, opportuna almeno la soppressione delle Facoltà teologiche nelle Università civili, saltem presentibus perduranti bus circumstantiis, sono l nondimeno innegabili gl'inconvenienti ed i pericoli che derivanti dall'attuale sistema di istruzione e di educazione per i giovani chierici, <dei clericali,> Affinché dunque essi possano essere eliminati, [occorreranno] opportune riforme nell'ordinamento internoe sufficienti garanzie di fronte alleAutorità civili. – Ad attuare le prime tendeva il progetto di Istruzione, che mi permisi già di sottoporre al superiore senno giudizio di cotesta S. Congregazione col mio succitato Rapporto N. 14839. Essa però, come ebbi ad osservare espressamente, non contiene se non i provvedimenti, a mio umile avviso, più necessari ed urgenti e costituisce in tal guisa un
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primo passo verso una completa opera di restaurazione. Per preparare la medesima in quanto le attuali circostanze lo permettere, è necessario, d'altra parte, di avere ulteriori informazioni esatte e particolareggiate circa la formazione spirituale e scientifica dei chierici, ed a questo mira lo schema di Questionario parimenti unito al più volte citatomenzionato Rapporto. Al Al quale vorrei ora proporre di aggiungere 1o) che i Vescovi, oltrele risposte a ciascuno dei punti del ai rispettivi punti del Memoriale medesimo inviino alla S. Congregazione anche i relativi orari, regolamenti, relazioni annuali,programmi, ecc. stampati,i quali potranno servire a controllare ed a completare le risposte stesse; 2º) di chiedere loro se e come come sia possibile;salva la esortazione contenuta nel nº 4 della Istruzione relativamente ai convitti Convitti per gli studenti che frequentano le Facoltà teologichenelle Università, di prolungare, aumentando a norma del nuovo Codice gli anni di studio almeno a due gli anni di Seminario propriamente detto, per evitare l'inconveniente di un sistema troppo accelerato di formazione ecclesiastica; strettamente3º) diinterrogare eventualmente al riguardo anche ianchei Rettori dei Seminari.
Ad ottenere infine le ne sufficienti garanzie di fronte alle Autorità civili potranno col divino aiuto giovare le presenti trattative per la conclusione dei nuovi Concordati in Germania. Esse, come è senza
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dubbio noto alla E. V., sono già avviate per la Baviera, a riguardo della quale riferii, per ciò che concerne le Facoltà tel teologiche, all'Eminentissimo Signor Cardinale Segretario di Stato col mio Rapporto N. 17896 in data 11 Settembre 1920, cheritengo sia stata data comunicazione a cotesta Sacra Congregazione e dal qualeappariscono sia le gravi e delicate difficoltà, che presentano i negoziati circa tal punto, come i risultati che si possono attendere in proposito.
Dopo di ciò, con sensi di profonda venerazione ho l'onore di confermarmi
Di V. E. R.
1Tag hds. von Pacelli korrigiert aus "19".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Sinibaldi, Giacomo from 20 January 19211, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 1683, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/1683. Last access: 09-06-2025.
Online since 14-05-2013, last modification 24-10-2013.