TEI-P5
Document no. 18762
Mi è regol pervenuta [sic] il venerato Dispaccio N. 2991/26 in
data del 21 Maggio c. a., col quale l'E. V. R. mi ordinava di riferire u e di esporre
il mio umile parere relativamente all'istanza del Revmo Mons. Vescovo di Misnia, che qui accl compio il dovere di ritornare
qui acclusa.
Mi sia in primo luogo permesso di rilevare che, secondo le informazioni da me assunte, riservatamente, la consuetudine di trasportare i cadaveri direttamente al cimitero, senza condurli prima in chiesa a norma del can. 1215, non è ristretta alla sola diocesi di Misnia, ma vige in molte altre regioni,non soltanto sia della cosiddetta
Diaspora (vale a dire ove i cattolici sono in minoranza) minoranza)), sia anche prevalentemente cattoliche. Così, ad
esempio, , sarebbe, a quanto dicesi,
in
in forza di prescrizioni vietato dalla prescrizion per decreto dell'Autorità
civile di trasportare i cadaveri in chiesa;
essi vengono quindi ad ad eccezione di quello del Vescovo; essi vengono, dalla casa condotti alla stanza mortuaria
(Leichenhaus), ove [van] vengono benedetti e poi sepolti secondo il rito
ecclesiastico, generalmente nel pomeriggio; la Messa funebre di Requiem viene
celebrata il più spesso nei giorni seguenti.
Lo stesso si dice pure delle diocesi di Breslavia, di Friburgo nel Baden (ovesarebbe vigerebbe pure una simile
proibizione da parte dello Stato), di Fulda, di Hildesheim, di Limburgo, di Colonia, di Magonza, di Münster, di Osnabrück, di Rottenburg,di Paderborn. Anche in esse i cadaveri, - ad eccezione, nella maggior parte dei casi,
degli ecclesiastici -, vengono trasportati dalla casa al cimitero, ove ha luogo la
d'ordinario nel pomeriggio. Non di rado,
tuttavia, anche in alcune delle summenzionate diocesi, vige nelle campagne l'uso di
condurre, nella diocesi di Ermland,
nell'Amministrazione Apostolica di Tütz, nella parte prussiana della Archidiocesi di Olmütz
(Brunitz) [sic] e nella città di Treviri. Può dunque affermarsi che nella massima parte dei luoghi
vige una consuetudine contraria al canone
succitato.
Tale consuetudine trovasi anche consacrata in vari Rituali diocesani, ad es. in quelli della diocesi di Breslavia, di Colonia (approvato dalla S. C. dei Riti con decreto del 30 Aprile 1900), di Friburgo (approvato con decreto della medesima S. Congregazione del 14 Dicembre 1888), di Limburgo (parimenti approvato con decreto del 26 Luglio 1916), di Münster (approvato con decreto del 2 Luglio 1893), di Osnabrück (approvato con decreto del 24 Gennaio 1906).Or Mi sia permesso di aggiungere che tutte le
persone afferm hanno affermato essere un mutamento di tale costume in
Germania assai difficile, per non dire impossibile, per i motivi esposti simili
a quelli esposti nella istanza di Mons. Schreiber.
Qualora quindi cotesta S. Congregazione giudicasse che il suddetto uso non possa tollerarsi Essa potrebbe forse, a mio modesto e subordinato avviso, raccomandare ai Revmi Vescovi della Germania di adoperarsi,per affinché l'osservanza del succitato canone sia cominci ad essere
introdotta nelle
regioni cattoliche, colla speranza che essa venga quindi estesa, nei limiti
del possibile, nei territori della
Diaspora.
Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'E. V., m'inchino
Online since 29-01-2018, last modification 10-09-2018.
Document no. 18762
Pacelli, Eugenio to Sbarretti, Donato Raffaele
[Berlin], 19 July 1926
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Sulla sepoltura dei fedeli in Germania
Mi sia in primo luogo permesso di rilevare che, secondo le informazioni da me assunte, riservatamente, la consuetudine di trasportare i cadaveri direttamente al cimitero, senza condurli prima in chiesa a norma del can. 1215, non è ristretta alla sola diocesi di Misnia, ma vige in molte altre regioni,
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nella stessa
BavieraLo stesso si dice pure delle diocesi di Breslavia, di Friburgo nel Baden (ove
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prima la salma in chiesa, ove hanno luogo le
esequie, e poi al cimitero; così, ad esempio, nella Slesia
(diocesi di Breslavia), nella parte prussiana dell'Archidiocesi di Praga (Glatz). La
prescrizione del can. 1215 viene invece, almeno generalmente, osservataTale consuetudine trovasi anche consacrata in vari Rituali diocesani, ad es. in quelli della diocesi di Breslavia, di Colonia (approvato dalla S. C. dei Riti con decreto del 30 Aprile 1900), di Friburgo (approvato con decreto della medesima S. Congregazione del 14 Dicembre 1888), di Limburgo (parimenti approvato con decreto del 26 Luglio 1916), di Münster (approvato con decreto del 2 Luglio 1893), di Osnabrück (approvato con decreto del 24 Gennaio 1906).
14v
da me interrogate in proposito, fra le quali anche
alcuni Revmi Vescovi, Qualora quindi cotesta S. Congregazione giudicasse che il suddetto uso non possa tollerarsi Essa potrebbe forse, a mio modesto e subordinato avviso, raccomandare ai Revmi Vescovi della Germania di adoperarsi,
Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'E. V., m'inchino