Document no. 4788
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 02 November 1918

Writer (text genesis)
PacelliPacelli
Subject
Notizie politica. – L'Imperatore
Riservatissimo
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto riservatissimo N. 10403 in data del 30 Ottobre p. p., compio il dovere di render noto all'E. V. R. che ulteriori notizie pervenutemi ora da Berlino confermano essere la situazione militare della Germania notevolmente migliorata. I migliori generali tedeschi hanno dichiarato al Governo che il nemico non riuscirà nel suo tentativo di rompere il fronte e che il morale delle truppe divien più elevato, man mano che si avvicinano ai confini tedeschi. Diminuirebbe invece lo spirito aggressivo degli eserciti avversari, mentre che la mancanza del carbone si farebbe presso l'Intesa sempre più sentire presso nell'Intesa la mancanza di carbone.
Assai grave e pericolosa apparisce la situazione interna. Si ritiene bensì che non sia per il momento troppo grande il pericolo
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del bolscevismo, poiché ad esso si oppongono anche i socialisti indipendenti ed è sostenuto soltanto da Liebknecht e dai suoi seguaci. Ben Tale stato di cose, tuttavia, muterebbe, qualora l'esercito tedesco stesso battuto fosse rigettato oltre i confini. Il Governo ha preso provvedimenti per impedire che anche in questo caso la Germania cada nel di caos, ma è assai dubbio se essi riuscirebbero sufficienti a scongiurare l'universale rovina scompiglio.
In questi giorni è stata pure molto discussa la cosidetta questione dell'Imperatore. In quasi tutti i partiti si sono manifestate forti correnti, le quali ritengono che grandel' abdicazione del Kaiser e la con rinunzia del Kronprinz porterebbero seco una migliorerebbero potentemente la situazione generale a vantaggio della Germania, vale a dire che questa senza l'Imperatore, potrebbe ottenere una pace più favorevole. Altri innan al contrario pensano che tale modo di vedere non corrisponde ai fatti, perché Wilson nella sua ultima Nota non chiede garanzie e abdicazione, ma garanzie od abdicazione; e sicco-
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me quelle sono state date già largamente coi cambiamenti della Costituzione, così crede il Governo, di non dover nel momento attuale provocare l'abdicazione. L'Emo Card. Mercier si è tuttavia espresso col Si, a quanto mi vien riferito, espresso col Sig. von der Lancken nel senso che l'abdicazione del Kaiser produrrebbe una un miglioramento essenziale per la Germania. In segui; ed anzi in seguito a ciò un personaggio del Governo ha chie proposto che il Ministero degli Esteri chiegga per il mio tramite in una così importante questione il parere del Santo Padre, parere che, in ogni modo, desidererebbe conoscere confidenzialmente al più presto . Le difficoltà che ora si opporrebbero all'abdicazione suddetta, sono secondo l'avviso del personaggio, si opporrebbero ora all'abdicazione suddetta, consistono principalmente in ciò che non solo l'attuale maggioranza governativa ne resterebbe gravemente scossa, ma altresì nell'esercito sorgerebbero altresì difficoltà così nell'esercito a cagione del nuovo giuramento, come anche nell'interno, perché succederebbe
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all'attuale Imperatore il primogenito del Kronprinz, un ragazzo di dodici anni, mentre la reggenza sarebbe assunta dal più pros vicino agnato prussiano, Principe Eitel Federico, primo dei fratelli del Kronprinz e uomo assolutamente insignificante dal punto di vista politico. L'abdicazione condurrebbe a vive lotte civili ed agitazioni politiche, le quali non potrebbero se non indebolire la Germania. Ritiene quindi il personaggio in discorso, insieme colla maggior parte dei membri del Governo, che l'abdicazione al presente non gioverebbe alla Germania, ma la danneggerebbe, che essa non dnon deve venire da pressione del popolo, ma rimanere una nella libera decisione del Kaiser, e che con potrebbe solta converrebbe avesse luogo soltanto, allorché da fatti innegabili risultasse che la Germania conseguirebbe senza il Kaiser una pace migliore.
Si aspetta frattanto in Berlino la risposta degli Alleati colle proposte relativamente all'armistizio. Il Governo, cui non ho mancato di comunicare confidenzialmente il pensiero della S. Sede contenuto nel venerato cifrato dell'E. V. N. 146, afferma di essere animato dal più vivo desiderio di giungere, anche a costo di sacrifici, prontamente alla pace.
In attesa pertanto di quella comunicazione che all'E. V. l'E. V. credesse di potermi trasmettere, forse anche per telegrafo, circa la suesposta questione, m'inchino
4r, unterhalb der Datumszeile, hds. von Torricella: "N. B. 10403 conf. Posiz. XIV Trattative con Wilson.".
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 02 November 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 4788, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/4788. Last access: 05-01-2025.
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