TEI-P5
Document no. 9063
(con Allegati)
Come ebbi già l'onore di significare all'Eminenza Vostra Reverendissima col mio cifrato da Berlino del 25 corr., non mancai di profittare del anche del mio secondo viaggio a Berlino per trattare nuovamente le questioni, dello scambio dei che tanto a cuore stanno alla Santa Sede, dello allo scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi edelle deportazioni.
Atale riguardo tal fine ebbi una conferenza con S. E. il Sig. von dem Bussche, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, a cui consegnai anche,
secondo giuste secondo quanto ho compiuto già il dovere di riferire all'Eminenza Vostra col mio rispettoso Rapporto N. 756 in data di ieri, l'incarto contenente le dichiarazioni dei prigionieri civili tedeschi condotti dal Congo in Europacirca il trattamento usato a loro riguardo.
Ora mi è giunta una lettera del predetto Sig. von dem Bussche Nr. III b 323I7 / 105160 in data del 26 corr., nella quale a propositoquanto segue le seguenti notizie:
"Comme j'ai déclaré à Votre Excellence nous sommes prêts ....... concernant les Allemands de Tabora".
Per ciò poi che riguarda le deportazioni, il medesimoSig. Sottosegretario di Stato mi annunziò che avrebb mi avrebbe ben presto inviato sul su detta questione un dettagliato Memorandum, di cui mi diede qualche cenno. Avendo io da ciò compreso che le Autorità militari non credevanodi poter
concedere astenersi da ulteriori deportazioni degli operai belgi fuori del territorio belga, e ricordando le venerate istruzioni trasmessemi da Vostra Eminenza col g Suo cifrato del 13 Giugno p. p., insistei con ogni impegnoperché nel Memorandum in discorso fosse almeno introdotto un periodo concepito presso a poco così: "Le "Il Governo Imperiale, in considerazione delle vive premure fatte dalla Santa Sede, farà tutto il possibile perché gli operai belgi non vengano trasportati fuori del territorio belga, salvo casi di assoluta necessità."
Finalmente il più volte nominato Segretario [sic] di Stato, prendendo occasione dall'argomento delle deportazioni, mi raccomandò alla sua volta la sorte dei deportati tedeschi della Prussia Orientale, ed io lo assicurai che ben volentieri mi sarei occupato della cosa. In conformità di ciò, egli, sempre nella stessa lettera, mi significa al riguardo quanto segue:
"Quant à la question des déportés allemande ......... s'approche de nouveau".
Nel pregare, pertanto, l'Eminenza Vostra a volersi degnare dimettermi in grado comunicarmi le informazioni da trasmettere al Governo Imperiale circa la caritatevole azione che la S. Sede, come ha già fatto in passato, così non mancherà certo di esplicare per l'avvenire in favore dei suddetti deportati tedeschi, chinato ecc.
2r, unten links hds. von Torricella: "Acc. ric. Disp. N° 38964. 12 agosto 1917. Registrato al N. 1052".
Online since 24-03-2010.
Document no. 9063
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro
[München], 28 July 1917
Writer (text genesis)
PacelliPacelliSubject
Scambio dei prigionieri civili tedeschi e belgi – Deportazioni
A
Ora mi è giunta una lettera del predetto Sig. von dem Bussche Nr. III b 323I7 / 105160 in data del 26 corr., nella quale a proposito
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dello scambio in questione, mi comunica "Comme j'ai déclaré à Votre Excellence nous sommes prêts ....... concernant les Allemands de Tabora".
Per ciò poi che riguarda le deportazioni, il medesimo
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Ora nella succitata lettera il Sig. von dem Bussche mi significa in proposito quanto appresso: "Comme j'ai eu l'honneur de dire ...... le mémorandum en quelques jours."Finalmente il più volte nominato Segretario [sic] di Stato, prendendo occasione dall'argomento delle deportazioni, mi raccomandò alla sua volta la sorte dei deportati tedeschi della Prussia Orientale, ed io lo assicurai che ben volentieri mi sarei occupato della cosa. In conformità di ciò, egli, sempre nella stessa lettera, mi significa al riguardo quanto segue:
"Quant à la question des déportés allemande ......... s'approche de nouveau".
Nel pregare, pertanto, l'Eminenza Vostra a volersi degnare di