Subject
Attentati contro la Nunziatura
Oggi poco dopo le ore tre pomeridiane, si è presentato alla Nunziatura il Comandante dell'Armata del Sud, Seyler, della col suo aiutante Brongratz ed un marinaio, tutti e tre erano armati con fucili, revolvers e granate a mano. Dopo aver intimidito, colla minaccia di esplodere le
granate medesime, il servo della Nunziatura che aperse loro la porta, hanno dichiarato che
erano venuti allo scopo di impadronirsi
dell'automobile della Nunziatura. Trovandosi in quel momento Mons. Uditore fuori di
casa, mi sonopresentato io stesso a quei forsennatied ho fatto loro rilevare al Comandante che il penetrare colla violenza nella Nunziatura ed il requisire l'automobile costituivano4v
due
flagranti violazioni del diritto internazionale vigente presso tutti i popoli civili, e
glimostrandogli altresì il relativo
certificato di extraterritorialità rilasciato dal Commissario del popolo per gli Affari
Esteri, di cui ho avuto l'onore di riferire all'E. V. R. nel mio rispettoso
Rapporto N. 12572. Per tutta risposta il Comandante mi ha puntato la rivoltella contro il petto, ed esibendoalla sua volta un certificato del Comandante in capo della Guardia Rossa Egelhofer, ha detto insolentemente che qualsiasi discorso era inutile e che egli doveva aver subito
l'automobile per recarsi al fronte. Ho replicato che protestavo contro l'attentato, ma che, di
fronte alla brutale violenza, permettevo al servo anzidetto di aprire il garage.
Essi si sonoTutta la banda si è allora colà, recata, e, coll'aiuto di uno chauffeur venuto con lui, hanno cercato di porre in movimento l'automobile; opera ardua, perché lo
chauffeur della Nunziatura, in previsione dell'attentato, aveva tolto5r
dalla macchina
un pezzo essenziale al suo funzionamento. Mentre quei delinquenti, infuriati per
l'incontratadifficoltà, erano intenti al lavoro, ho
fatto telefonare al Ministero
degli Affari Militari per protestare contro la violazione del
territorio neutrale della Nunziatura. La risposta è
stata però poco incoraggiante: se l'automobile non veniva
immediatamente consegnato, la Nunziatura sarebbe stata bombardata e tutta la banda (sic),
ossia il personale della Nunziatura medesima, ver sarebbe stata arrestata.
Fallitoquestotentativo, e malgrado la difficoltà derivante dal fatto che una
sentinella armata sorvegliava il telefono, mi riusciva a far avvertire Mons. Schioppa, affine di tentare un
passo presso il Comandante della città. Questi infatti, interessato da Mons. Uditore, hacapito la situazione; e verso le cinque, ossiacirca due ore circa da che la Nunziatura era stata invasa, giunsero tre agenti di sicurezza, i quali intimarono al Comandante della Guardia Rossa di desistere dalla sua
impresa.5v
Siccome però costui, in quanto appartenente al
Comando superiore, sosteneva di non dover ricevere ordini dal Comandante della città, ne nacque fra le due parti un forte diverbio, finché, come a Dio piacque alle ore sei, in seguito a nuove istruzioni delle Autorità, l'intraprendente Seyler abbandonòla Nunziatura, lasciando altresì il
non trasportabileautomobile. Così nella Nunziatura ètornataper il momento la ca quiete, maniuno può dire che cosa arrecherà l'indomani!
Nel riferire quanto sopra all'E. V. m'inchino
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Gasparri, Pietro from 30 April 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 9378, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/9378. Last access: 22-12-2024.
Online since 20-12-2011, last modification 10-09-2018.