Dokument-Nr. 11859
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 28. Oktober 1919

Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaPacelli
Betreff
[Kein Betreff] Il Congresso Cattolico di Monaco
Dal 24 al 27 del corrente mese si è tenuto a Monaco il un Congresso cattolico, riuscito felicemente. Appena cessata la guerra, anzi quando mentre ancora non è stato proclamato la [sic] stato di pace del fra i Paesi dell'Intesa con e la Germania. i [sic] cattolici tedeschi hanno creduto loro dovere di fare una pubblica affermazione delle loro forze ed unirsi per studiare la situazione creata loro dagli straordinari avvenimenti della guerra conflitto mondiale e della reivoluzione. Essi non hanno potuto radunarsi tutti insieme in un unico Congresso, come prima della guerra solevano fare. Le difficoltà specialmente ferroviarie sono cresciute al punto La crisi del carbone è diventata così acuta, che si è minacciata come prossima la sospensione di tutto il movimento ferroviario per le persone, almeno per la durata di 14 giorni. È perciò che i Cattolici hanno deliberato di riunirsi in Congressi diocesani.
Questo di Monaco è riuscito veramente imponente. Nei quattro giorni del Congresso si sono avute adunanze particolari del Volksverein Volksverein della Germania ct cattolica, degli alunni delle scuole superiori, dei maestri, dell'Arcidiocesi, delle associazioni giovanili maschili e femminili, dei servi, degli operai, dei mercanti, dei garzoni, della stampa, delle donne e madri cattoliche, degli studenti, delle Missioni.
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In ciascuna di tali adunanze si è ampiamente discusso sugli interessi delle singole associazioni e si sono prese delle importanti risoluzioni, imposte specialmente dalle necessità dell'ora presente.
Di maggiore interesse e solennità sono state le riunioni delle Federazioni delle organizzazioni cattoliche, che hanno assembrate adunato tutte le diverse associazioni in una generale assemblea sia in varie Chiese per le funzioni religiose, sia nel grandissimo vastissimo Circo "Krone" per i discorsi.
La seconda di tali generali adunanze adunanze generali, quella cioè del 26, che chiuse il Congresso, merita una speciale cronaca per la sua particolare solennità ed importanza.
Il Circo "Krone" era gremito fino nei posti più umili ed incomodi. Si calcola che vi erano diecimila persone. Tutte le sfere sociali vi erano ivi rappresentate: Principi dell'ex-Casa Reale, Aristocrazia, Professori dell'università, Clero, Ordini Religiosi, studenti, operai, ecc. ed una massa di popolo veramente imponente. Non essendo possibile fare entrare tutta l'altra gente, che voleva prendere parte alla riunione, fu dovuta tenersi e una assemblea parallela in un altro vastissimo locale.
nNellae riunionei del Circo "KorKrone" furono tenuti rilevanti Discorsi. Parlò per l primo il Professore dell'uUniversità di Monaco e Consigliere segreto Dr. Beyerle sul tema "L'Ordine della società secondo lo spirito del Cristianesimo". dDisse poi opportune parole la Dottoressa Lang-Brumann sul tema "La via dell'apostolato per alleviare le necessità sociali". Seguì il P. Dionig sio Cappuccino, che
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tenne una magnifica Conferenza sul "Papato e la pace fra i Popoli". Parlando del Santo pPadre egli lo chiamò, fra gli applausi scroscianti degli ascoltatori, "l'amico ed il padre di tutti i popoli", dimostrando che il sotto l'opera pietosa del Sommo Pontefice si è adoperato durante la guerra , per a riportare la pace fra i popoli ed ad alleviare i dolori causati dall'immenso lutto. causati dalla grande catastrofe mondiale.
Anche
importante ed applauditissimo fu quello il discorso del Consigliere di giustizia Dr. Marx, che si intrattenne sulla educazione, istruzione e cura della gioventù, attaccando le recenti disposizioni del Ministro dei culti circa l'insegnamento religioso.
A questo punto si presentò alla tribuna, salutato da vivissimi applausi, Mgr. Arcivescovo di Monaco, che fece uno splendido discorso, dotto nella sostanza, brillante nella forma ed apostolico nello spirito, sul tema: "La Religione e la fede nella vita pubblica". Egli dimostrò che la rReligione e la Chiesa hanno diritto alla vita pubblica; sono una necessità per la vita pubblica; e sono per essa una benedizione. Parlò con energia contro la Costituzione di Weimar e quella bavarese, contro la politica antireligiosa scolastica del Ministro dei Culti in Baviera, contro la scristianizzazione della vita pubblica e concluse con accenti veramente felicei esortandio i cattolici a svegliarsi ed a vigilare, affinché non sieno menomati i loro diritti beni spirituali e violati i diritti della Chiesa. Un uragano di applausi coronò la parola ispirata dell'ottimo Prelato.
Prima del Dopo il d Discorso dell'Arcivescovo era stato venne letto dal Presidente del Congresso, mentre l'immenso uditorio si levava in piedi, il tTelegramma col quale V. E. R. annunziava partecipava la Benedizione Apostolica ai Congressisti. Essao fu accoltao
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con evidenti segni di commossa riconoscenza da tutto l'Immenso [sic] uditorio, che si era levato in piedi per ascoltarne la lettura.
Anche io credetti opportuno, essendo intervenuto alla riunione al principio del d Discorso di Mgr. Faulhaber, di dire in tedesco alcune parole di occasione al Congresso, esprimendo la soddisfazione paterna che Sua Santità avrebbe provata nell'apprendere l'ottimo i risultatoi del Congresso stesso ed incoraggiando tutti a continuare nell'amore della Religione e del Papa. Ed infine impartii a nome di Sua Santità la Benedizione, Apostolica che fu accolta con la più viva devozione e pietà, mentre si applaudiva freneticamente inneggiando al Sommo Pontefice. La indimenticabile solennità si concluse col canto del Tedeum.
Non potendo, a causa del mio lavoro, ordinario, intervenire a tutte le numerose riunioni particolari, presenziai brevemente quella della Stampa cattolica e quella degli studenti. Nell'una e nell'altra dissi delle brevi parole di soddisfazione e di incoraggiamento ed incitai alla devozione alla Chiesa ed al Sommo Pontefice. In quella della stampa (Pressverein), – presieduta da Mons. Triller, Vicario generale di Eichstätt, conosciuto personalmente dal S. Padre, Cui umilia devotissimi e filiali omaggi – potetti constatare dalla relazione che mi presentò il Segretario zelantissimo, Sac. Dr. Mueller, cheome gli abbonamenti al giornale cattolico "Bayerischer Kurier" sono di anno in anno sempre cresciuti di numero in maniera veramente consolante, sicché il giornale medesimo, malgrado le spese attualmente aumentate in modo favoloso, può mantenersi abbastanza bene da sé. Così pure sono cresciuti i membri dell'Associazione della stampa cattolica, i quali mentre nel 1917 erano 3.031 alla fine del 1918 sono saliti a 26.757. Qui unita invio a V. E. R. una statistica dell'anno 1918 della lodata Asso-
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ciazione della stampa cattolica in Baviera.
La riunione degli studenti cattolici, alla quale, come ho detto anc intervenni, fu semplicemente impressionante. Migliaia di giovani, di ogni età, dal contegno serio e simpatico svegliato insieme, alcuni dei quali, che funzionavano come Presidenti dell'assemblea, schierati su di una tribuna coille loro caratteristicihe uniformi; un numero considerevole di professori di Licei e diell'Università fraternizzandoti cogli alunni; sacerdoti e religiosi, antichi studenti, tutti animati da sentimenti di vera fede, tutti fieri di poter fare una dimostrazione religiosa così solenne della loro credenza (giacché era la prima volta, non so da quanto molto tempo, che tutte le Corporazioni studentesche [ri] si riunivano insieme), tutto ciò apriva l'animo, purtroppo continuamente oppresso e preoccupato, al conforto per il presente ed alla speranza per l'avvenire; giacché, pare impossibile che con un numero di giovani così grande e così pieno di fervore nella difesa della propria religione, questa possa soccombere sotto i potrà validamente resist resistere ai colpi dei suoi nemici.
Furono anche in questa assemblea pronunziati da giovani e da Professori vari discorsi ed anche qui la parola del Rappresentante Pontificio e la Benedizione Apostolica da esso impartita furono ricevuta accoltae con devozione ed applausi senza fine, mentre il giovane Presidente dell'assemblea mi incaricava di far pervenire al Trono del Santo Padre i sentimenti di gratitudine della gioventù cattolica universitaria di Baviera e l'assicurazione che essa sempre avrebbe lavorato per la Religione e per la Chiesa.
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Nel concludere questo mio umile rapporto non posso fare a meno di esprimere il mio convincimento confermato dal modo come la presenza e la parola del Nunzio Apostolico è stata accolta nelle varie assemblee di questi giorni che
La stampa socialistica ha commentato i lavori del Congresso, affermando che esso non ha altro rappresentato che se non l'antico grido , di cui il del partito del Centro si vale per combattere il socialismo: "La Religione è in pericolo!"
I giornali liberali sono stati più veementi ed hanno rimproverato, specialmente a Mgr. Arcivescovo, di avere trasformata una adunanza, che avrebbe dovuto discutere soltanto interessi religiosi, in una palestra di politica, accusandolo di fomentare la discordia degli animi nel popolo, proprio in questo momento, in cui, per le immense difficoltà, che travagliano la vita, egli avrebbe dovuto inculcare la unione e la pace nannonché il rispetto alle Autorità, che egli invece ha così vivamente attaccate.
n Nel concludere questo mio rapporto non posso non significare a V. E. che ho potuto constatare col fatto che come la presenza del Rappresentante Pontificio nelle adunanze popolari ed in generale il contatto con di lui col popolo rappresentano producono un grande vantaggio per gli interessi religiosi, un immenso incoraggiamento alla devozione verso la Santa Sede e gli accrescono il prestigio in modo veramente rilevante. Ciò mi hanno pure confermato personalità del
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clero e del laicato, le quali mi hanno riferito della profonda impressione prodotta nelle masse dalla presenza del Nunzio Pontificio in mezzo a loro.
Inchinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 28. Oktober 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11859, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11859. Letzter Zugriff am: 04.05.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 10.09.2018.