Dokument-Nr. 11939
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 15. Juni 1920

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulle "Memorie" del Sig. Erzberger
Strettamente R r iservato
Alcuni temp Circa due mesi or sono, venni a sapere, sia per mezzo della pubblica stampa che dei giornali e da i private informazioni private, che il Sig. Erzberger, ritiratosi temporaneamente, dopo la sua caduta da Ministro, in l un luogo di cura nel Württemberg (Jordanbad presso Biberach), si accingeva a scrivere le sue "Memorie". Conoscendo la natura dell'uomo, ebbi subito il timore che egli avrebbe potuto potesse pubblicare notizie fantatstiche o compromettenti per la S. Sede; e quindi credetti necessario indispensabile di fargli chiaramente conoscere, per il tramite di ben tre persone fidate ed a lui amiche, l'assoluta necessità che egli usasse la massima cautela al tale riguardo, aggiungendo che, qualora, egli, malgrado tale amichevole avvertimento, affermasse cose inesatte, od inopportune, la Nunziatura (e probabilmente anche la stessa S. Sede) si sarebbe trovata, con pur con suo dispiacere, costretta ad infliggergli una pubblica e formale smentita e a deplorare pubblicamente la sua condotta. Queste ripetute e categoriche mie insistenze ebbero per effetto che il Sig. Erzberger, il quale nel frattempo nel frattempo aveva già composto in meno di un mese (scrivendo un capitolo al giorno) tutto il suo libro, almeno nel primo getto si decidesse finalmente ad inviare a Monaco il suo amico Sac. Prof. Bastgen, già alunno dell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici in Roma, coll'incarico di mostrarmi quelle le parti del volume, che interessavano la S. Sede. Per quanto io fossi preparato alle di lui imprudenze, confesso tuttavia che la lettura di quellgli scritti sorpassò qualsiasi mia aspettativa e timore; tanto essi erano
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(sebbene [ein Wort unlesbar] l'A autore fosse senza dubbio nella miglior buona fede,) compromettenti per la S. Sede e ed in modo speciale per la stessa Persona del S. Padre, di cui si [narravano i] ad esempio in ciò che riguardava l'entrata in guerra dell'Italia. Pregai vivamente In vista di ciò, pregai vivamente il menzionato Sacerdote di fare ogni sforzo per impedire simi questo male, ed indicai al tempo stesso le soppressioni e le modificazioni, che sarebbe stato opportuno di fare a tale scopo. Fortunatamente – e ciò torna a lode del Sig. Erzberger – alcuni giorni dopo il Prof. Bastgen, tornato a Jordanbad, poteva comunicarmi che l'ex-Ministro, nonostante il non lieve sacrificio che faceva per il l'assai diminuito interesse della sua opera nei punti in questione, si era dichiarato disposto a soddisfare completamente i miei desideri ed aveva esclamato: "Io ho "Ho scritto tutte quelle parti per la glorificazione della S. Sede e coll'intenzione di lavorare positivamente per e Essa; perché dunque non dovrei io ora farlo negativamente?"
Il medesimo Sac. Bastgen è tornato da me alcun tempo dopo per mostrarmi quei capitoli totalmente rimaneggiati, ed d io ho dovuto riconoscere che, se essi verranno in realtà così pubblicati, non riusciranno a mio s p om, a quanto mi sembra, di danno alla nocumento per la S. Sede. Per Circa uno di essi, però, tuttavia, riguardante il quale ha
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per oggetto l'azione della S. Sede in favore della pace, ho dichiarato che, non potevo malgrado le numerose soppressioni e cambiamenti apportativi, non osavo prendere io stesso la responsabilità e mi riservavo quindi di trasmetterlo riservatamente a Roma. Così com'esso è ora ridotto, gli avvenimenti ivi narrati sono, in verità, quanto almeno quanto alla sostanza, già noti, ad eccezione però però del mio secondo viaggio a Berlino, nel Luglio 1917, del quale non si conoscevano finora i dettagli esposti a pag. 335 e seguenti. Occorre tuttavia aggiungere che assai probabilmente anche su questo argomento il segreto non sarà assai probabilmente potrà essere probabilmente mantenuto ancora più ancora molto a lungo, se giacché di esso pure si tratterà, com'è da attendersi, nella dovràebbe occuparsi la nota Commissione d'inchiesta sulle responsabilità della guerra. Ad ogni modo, mi permetto di pregare V. E. R. di f voler fare esaminare l'accluso capitolo sunnom per intiero gli acclusi fogli, ritornandomeli poi con sollecitudine insieme a quelle osservazioni, che nel Suo superiore giudizio riterrà del caso.
Chinato
41r, rechts der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. Juni 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11939, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11939. Letzter Zugriff am: 02.05.2024.
Online seit 25.03.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.