Dokument-Nr. 11973
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 25. März 1920

Schreiber (Textgenese)
StenotypistSchioppaSchioppa
Betreff
notizie politiche I precedenti della controrivoluzione in Germania e le sue conseguenze
La situazione politica in Germania nel corso del passato febbraio poteva dirsi completamente tranquilla. Dopo che la legge circa i Consigli di fabbrica (Betriebsräte) fu discussa nell'Assemblea nazionale e finalmente approvata, e si poteva credeva essere sicuri che non vi sarebbero state ulteriori agitazioni del proletariato. Perfino U un attacco al armato contro il r Reichstag fu facilmente vinto, quantunque, disgraziatamente, col sacrificio di parecchie vittime.
Di passaggio devo dire che si ritiene n Non è assolutamente improbabile che nuove agitazioni si possano determinare verificare verso la fine di aprile ed i principi di maggio, come l'anno scorso. La cattiva raccolta delle patate, specialmente per la mancanza di mano d'opera nelle campagne, che ne lascia perdere molte patate, la riduzione della razione del pane, la mancanza dic carbone il ribasso fenomenale della valuta ed il rialzo altrettanto incredibile dei prezzi hanno prodotto un incredibile profondo turbamento nella vita economica, . al che quale bisogna aggiungere il ribasso fenomenale della valuta ed il rialzo altrettanto incredibile dei prezzi. Vi sono però trattative fra l'America e la Germania allo scopo di migliorare l'alimentazione e procurare materie prime e credito. , Anche come ve ne sono con l'Olanda; si sono intavolate simili trattative ed in generale si spera che la situazione possa migliorare.
Però Mentre Però Tuttavia, mentre il questo il disagio economico è sempre un buon pretesto per gli elementi di si-
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nistra, come gli socialisti indipendenti ed i comunisti, ed è il loro campo di battaglia per esercitare un'influenza sulle masse è appunto la situazione economica e alimentare, la destra invece si appoggia ad altro motivo per combattere il governo maggioritario socialista. Con la rivoluzione esso si è assunto un gravissimo compito, reso ancora più arduo per lo a svalutamento zione del marco e per le continue agitazioni operaie coi relativi scioperi. Ora della conseguente mancanza di produzione del successo in gran parte mancato dell'opera del Governo si servono come argomento i partiti di destra e dicono e scrivono: vedete, prima si stava meglio: vi era ordine e benessere; senza però dire in pari t tempo per i quali influenze la situazione è peggiorata. la colpa è del Governo repubblicano e rivoluzionario dei socialisti.
Infatti i Il Partito nazionale popolare tedesco (Deutsche-National-Volkspartei) ed il Partito popolare tedesco (Deutsche v Volkspartei) ai primi di marzo presentarono un'interpellanza all'assemblea nazionale; con la quale cui dichiaravano essere contro la legge il prolungarsi della medesima Assemblea, la quale, secondo essi, non rappresentava più la volontà popolare, la quale che aveva limitato il mandato dei suoi eletti soltanto alla conclusione della pace ed alla compilazione della Costituzione, e perciò essi quei partiti chiedevano che l'Assemblea fosse sciolta e con l primo maggio venissero indette le elezioni generali.
Questa interpellanza fu discussa nei giorni 8 e 9 corrente. Il Governo dichiarò che esso avrebbe dovuto eva ancora occuparsi della legge per gli stipendi de agli impiegati, del bilancio e della legge elettorale, nonché di altre leggi per cui erano stati presentati i relativi progetti. Così la interpellanza della destra, contro, naturalmente, i voti del medesimo Partito e quelli degli indipendenti cadde, mentre il Governo assicurava che le elezioni si si sarebbero fissate per l'au-
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tunno, forse verso l'ottobre. La destra dichiarò allora che essa con tutti i mezzi parlamentari in suo potere avrebbe fatta ostruzione al Governo.
In Berlino intanto in verità non mancavano dimostrazioni con tendenze monarchiche. Lo scioglimento del Corpo dei cadetti e la chiusura dello stabilimento, dove esso risiedeva, provocarono una grande dimostrazione con bandiere, contro il Ministero dell'armata, alla quale presero parte migliaia di ufficiali, che avevano appartenuto a quel corpo. In queste dimostrazioni avvennero vari [sic] colluttazioni di non indifferente entità; allorché le truppe del governo vollero sciogliere le tumultuanti masse. Parimenti vi furono dimostrazioni di giovani nazionalisti tedeschi con relativi ordini del giorno suonanti di biasimo al governo. E tale atmosfera si venne maggiormente riscaldando, durante il processo intentato dal Ministro delle f Finanze Erzberger contro il conservatore Helfferich, . ma Però fino ai primi giorni del marzo corr.  non era conosciuto un piano, direi così, organico della reazione di destra. Soltanto il 12 del detto mese fu pubblicato [sic] una dichiarazione ufficiale in cui si parlava di una movimento agitazione concreta di elementi radicali di destra radicale e si annunziava che il governo aveva ordinato l'arresto di varie persone (di cui si faceva il nome) compromesse nel movimento, fra essi cui le quali vi era il Kapp, che però fino a quell'istante momento era irreperibile.
Veramente a tale dichiarazione non fu data tutta l'importanza che in seguito gli avvenimenti hanno dimostrato che meritava. Infatti il 13 scoppiò il Putsch la controrivoluzione capitanata proprio dal Kapp e di cui ho avuto l'onore di riferire a V. E. R. coi miei rispettosi rapporti NN.  16123 e 16141.
Questi i precedenti dell'abortita controrivoluzione i quali, mi sembra, valgono a meglio illustrarne la portata e lo scopo. Le conseguenze di essa non sono meno importanti ad essere rilevate per giudicare sull'attuale
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situazione politica della Germania. Non parlo delle conseguenze finanziarie, economiche, alimentari: una vera catastrofe, specialmente nell'ora in cui la Germania cominciava a risorgere lentamente ed acquistare un po' di credito presso l'Intesa od almeno presso alcune Nazioni [di essa] che la compongono. Parlo soltanto delle conseguenze politiche di cui la più disastrosa è stata il violento risveglio del comunismo.

Al primo istante si poté avere ebbe l'impressione che i Comunisti non avessero avuta una parte attiva al Putsch nella Controrivoluzione e soltanto avessero simpatizzato col movimento: con essa. essi potevano avrebbero potuto in verità essere contenti di avere vedere rovesciato il l'odiato Governo Ebert Bauer. Però quando L l'A assemblea nazionale giudicò e condannò inesorabilmente nella sua grande maggioranza il movimento reazionario che minacciava di precipitava re nuovamente la Germania in una guerra civile. ; Ed infatti (e con ciò il Governo Ebert sembrava salvato) gli elementi estremi profittarono non si lasciarono allorasubito della occasione e dichiararono questa guerra. In parecchie città fu proclamata la Repubblica dei Consigli, specialmente nella Sassonia, nella Germania di mezzo, e nella Turingia. Nelle zone industriali, come in Dortmund, Essen e principalmente in Westfalia e nella Ruhr vi furono delle tragiche spaventose agitazioni comunistiche dapertutto con innumerevoli vittime. , e si formò perfino un'armata rossa.
I Inoltre i l Governo Kapp, che cercò di trattare con quello di Ebert-Bauer , e tra le altre condizioni, presentava quello di una nuova composizione del Ministero nella quale avrebbero dovuto partecipare anche i socialisti indipendenti. le altre condizioni erano: Plebiscito per la elezione del Presidente del Reich. Il che è segno evidente che questi avevano più che una platonica simpatia col Kapp ed il Kapp per essi Ministri tecnici nel nuovo gabinetto: assicurazioni delle condizioni degli operai ecc. Il Kapp cadde e non si parlò più di intesa fra i due governi.
Infine s Si è potuta in seguito avere la convinzione che era stata tirata una linea bolcevistica era stata tirata da Lipsia attraverso il Sud della Sassonia fino alla Baviera e dalla Turingia attraverso la Turingia fino a Cassel. la qual si Si è cercato di rompere spezzare questa linea con le truppe del governo ed in qualche città, come a Düsseldorf, a Lipsia, ad Halle vi sono state delle vere sanguinose battaglie.
Ora, sebbene Attualmente l'agitazione armata del comunismo vada gradatamente cessando, ma rimane l'agitazione politica. Il giorno 20 si costituì un partito operaio, composto di indipendenti e socia-
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listi maggioritari. Esso voleva chiedeva la formazione di un nuovo Ministero. Si dice che il Legien, presidente della Commissione centrale dei Gewerkschaften Legien pretende va sse per sé il posto di Cancelliere. Essi ed insistevano per un gabinetto di coalizione e per la immediata socializzazione del carbone e dei sindacati di potassio, ed inoltre che la detta Commissione fosse consultata, quando si trattasse di occupare le alte cariche nei ministeri, nelle amministrazioni, nelle prefetture e nei comuni. Ma nella nottata seguente la maggioranza del proletariato di Berlino si dichiarò contraria a non soddisfatta di tali condizioni, sicché tanto che i deputati indipendenti Cohn, Daueming [sic] e Hilfferding [sic] che erano stati incaricati a intermediari per presentare e discutere col governo le suddette condizioni dichiararono di uscire dal partito. E l'agitazione in questo senso non è cessata. La prima vittima nel Ministero è stata il temuto ed energico Noske, Ministro dell'Armata e mentre la voce di un più largo rimpasto ministeriale è diffusa si diffondesempre più largamente.
Per ora sembra che il movimento bolcevistico armato vada piano piano gradatamente attenuandosi o cessando. Certo In conclusione il vero nemico attuale della Germania è quello interno. Il Governo centrale spera molto nel sud e principalmente nella Baviera e nel Wuerttemberg. Se il sud della Germania potrà domare la burrasca bolcevica sarà un immenso guadagno per tutto il Reich. Ma disgraziatamente i comunisti bavaresi hanno aperta una violenta campagna contro il Ministero Kahr, che attaccano di illegale perché pretendono che sia stato imposto dalla Dittatura militare ed hanno perfino dichiarato al Consiglio comunale di Monaco che essi non riconosceranno mai tale governo e che lo combatteranno con tutti i mezzi possibili.
L'avvenire insomma è ancora incerto ed oscuro.
Il governo socialista tedesco si trova fra due fuochi: da una parte la destra: conservatori, nazionalisti, militaristi, vecchi liberali; dall'altra parte la sinistra: indipendenti, comunisti, anarchici, bolcevichi. La gran massa poi compo-
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sta da borghesi, impiegati, contadini ed anche operai (si sa che gli scioperi
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non possono essere un sicuro esponente del sentimento popolare; come si sa essi
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sono voluti ed imposti da pochi, ed attuati con la forza soltanto mediante la violenza da tutti gli operai i lavoratori); questa massa lo tollerano a dir molto, e se hanno rimproverato qualche cosa a Kapp, non è stato certamente il suo gesto, ma solo di averlo compiuto troppo presto. Il governo si difende contro gli attacchi di destra con le agitazioni e gli scioperi della classe operaia: equivoca difesa per un governo forte; e contro gli attacchi di sinistra con le baionette militari e civili: pericolosa difesa per un governo sicuro. Ma contro la gran massa rimane indifeso, a cui ho accennato, esso rimane indifeso e la sua azione sarà sempre paralizzata dal poco credito che gode presso di essa.
Ciò nonostante, a A mio umile giudizio, forse la Germania dagli avvenimenti di questi ultimi giorni qualche cosa ha guadagnato ,. P probabilmente ora l'Intesa avrà un argomento di fatto per persuadersi che il militarismo prussiano attualmente non si regge più è più possibile in Germania, almeno in quella forma e con quella potenza od onnipotenza di prima: ed inoltre che il Bolcevismo nella Germania medesima non è un motivo inventato e ripetuto dal governo per ottenere facilitazioni nella esecuzione del trattato di pace, ma è un tragico fatto, che potrebbe danneggiare immensamente i paesi stessi dell'Intesa, se non si prestasse braccio forte alla Germania per combatterlo, sopratutto mettendola in condizioni di poter lavorare e nutrirsi nutrirsi e lavorare.
Ciò posto, si potrà reggere a lungo questo governo socialista repubblicano? è quello che diranno le prossime elezioni.
Inchi
Schioppa
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 25. März 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11973, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11973. Letzter Zugriff am: 05.05.2024.
Online seit 30.04.2013, letzte Änderung am 14.04.2014.