Dokument-Nr. 14835
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 02. Oktober 1924

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Per la cura spirituale dei Russi profughi in Germania
Come è senza dubbio già noto all'E. V. R., in una visita fatta in in A nello scorso mese di Luglio, in occasione del Congresso Eucaristico di Amsterdam, dal Revmo Padre d'Herbigny S. J., Presidente del Pontificio Istituto Orientale, all'Emo Sig. Cardinale Bertram, questi propose come adatto per l'ufficio adatto per la cura spirituale dei Russi profughi in Germania il Rev. Sac. Prof. Dr. Berg di Aachen (ard. Il sullodato Padre accettò la proposta rimessa alla Delegazione vescovile di Berlino e, pur lasciando significandomi che l'esecuzione della medesima dell' intiero intiero progetto spettava al menzionato Eminentissimo ed alla Delegazione vescovile di Berlino, m'interessò ad pregare adoperarmi e, venuto poi a Berlino, redasse alla fine dello stesso mese di Luglio, redasse un un progetto di organizzazione, che di cui l'E. V. troverà copia qui compiegata unita copia (Allegato I); e, pur quindi, pur significandomi che la 'attuazione del me progetto medesimo spettava al menzionato Eminentissimo Cardinale ed alla Delegazione vescovile di Berlino, m'interessò ad adoperarmi presso l'Emo Sig. Card. Arcivescovo di Colonia, affinché consentisse a lasciar libero a tale scopo, almeno in via di esperimento, ad esempio per sei mesi, il sacerdote in discorso. Senza indugio eseguii tale questo incarico ed il Signor Cardinale Schulte mi rispose in data del 6 Agosto c. a., annuendo alla
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anzidetta domanda ed aggiungendo che il Sac. Berg, a suo parere, "è ecclesiastico sicuro ed abile, il quale certamente, qualora non sia necessaria la conoscenza della lingua russa, potrà far bene nella cura spirituale dei Russi". Per desiderio dello stesso Eminentissimo Schulte, il Berg è venuto a visitarmi Sabato scorso 27 Settembre, ed ha mostrato grande entusiasmo simile ufficio, aggiungen sebbene l'Emo Bertram (a quanto egli ha affermato) gli abbia detto che occorra occorr<e>a riguardare considerare l'intrapresa la cosa l'impresa con "pessimismo". Da parte mia, nella supposizione del consenso della S. Sede a questa scelta, l'ho incoraggiato caldamente a dedicarsi a s imp con ogni ardore ad opera sì importante, ad un'opera, che tanto sta a cuore de al S. Padre.
Oggi Oggi mi è pervenuta dall'Emo B Sig. Cardinale Bertram l'acclusa lettera (G. K. 5479) in data del 24
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Settembre p. p. (Allegato II), nella quale egli, dopo aver ricordato la sua conversazione col Revmo P. d'Herbigny in Amsterdam e fatto gli elogi del Sac. Berg, mi chiede d'informarmi presso la S. Sede se esso è persona grata. L'Emo soggiunge che, essendo il detto sacerdote professore di religione, occorrerebbe poi trattare col Governo, affinché egli ottenga gli sia accordato un congedo di un anno conservando il suo stipendio. Infatti il P. d' Herbigny avrebbe dichiarato Saggio , sembrami dubbio; tuttavia può tentarsi". col mantenimento dello suo stipendio, e conclude: "Se tutta l'impresa arrecherà praticamente grande [svolta] [ein Wort unlesbar] van "Sembrami dubbio che tutta l'impresa intrapresa sia per arrecare grande vanta utilità pratica; può nondimeno tentarsi".
Nel pregare pertanto rispettosamente l'E. V. a volersi degnare di farmi conoscere quale risposta debba dare all'Emo Vescovo di Breslavia, m'inchino
Mi sia lecito di agg riferire in pari tempo che, secondo quanto mi significò il Revmo Vescovo Ausiliare di Berlino,
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Mons. Deitmer, il più volte lodato P. d' Herbigny gli avrebbe detto dichiarato che la S. Sede provvederebbe pagherebbe bensì al al<le> <mant> <le spese per il> sacerdote russo incaricato delle funzioni liturgiche, ma non per il tedesco, cui è sarebbe affidata la cura spirituale, propriamente detta.<,> Ora l'Em dovendo a questo provvedere la Curia vescovile. Ora il Berg mi ha signi detto che l'Emo Bertram ha trovato per lui un alloggio in quella Capitale presso le Graue Schwestern nella Niederwallstrasse, aggiungendo tuttavia che non può fare di più. Egli spera di poter, riuscire, almeno sul principio, a sopperire al resto col suaccennato stipendio, ma più tardi potrebbe forse presentarsi la questione vedersi nella necessitá di implorare un aiuto. Sarei ben riconoscente <all'E. V.> se l'E. V. volesse
Finalmente la Signora von Oettingen mi ha testé scritto che il di aver appreso da varie parti il prossimo <l'>arrivo <a Berlino> del P. Abrikosoff, il quale si proporrebbe di lavorare in Berlino. <colà.>
Nel supplicare pertanto l'E. V. a volersi degnare di farmi conoscere quale risposta debba dare all'Emo Vescovo di Breslavia, e di impartirmi quelle i sugli altri punti suaccennati quelle istruzioni, che nel Suo superiore giudizio stimerà opportune, m'inchino
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 02. Oktober 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 14835, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/14835. Letzter Zugriff am: 02.05.2024.
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