Dokument-Nr. 18235
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 23. September 19251

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Attacchi contro un futuro Concordato col Reich e colla Prussia - L'ex Dichiarazioni dell'ex-Cancelliere Michaelis sull'azione pontificia per la pace nel 1917
Nel mio rispettoso ossequioso Rapporto N. 33567 in data del 12 corrente, relativo al noto Memoriale sulla politica dei cattolici tedeschi, ebbi occasione di accennare ai pericoli, che derivano rappresentano per gl'interessi della Chiesa cattolica in Germania i partiti così di sinistra come di destra. Due avvenimenti della scorsa settimana, che oggi si chiude vale a dire il Congresso del partito socialista in Heidelberg ed il Sinodo provinciale protestante del Brandenburg, sono venuti a confermare quella esposizione. Ed quanto ivi rispettosamente esposi. Ed infatti il menzionato Congresso ha deliberato la più energica e fiera opposizione contro il al nuovo progetto di legge scolastica per il Reich, perché favorevole alla scuola confessionale, rendendo così e si è dichiarato in pari tempo contrario alla al Concordato, rendendo così ancora una volta manifesto il profondo abisso, che esiste fra separa le teorie socialiste e la dalla dottrina cattolica. Ciò è stato rilevato anche dalla stampa del Centro ed avrà, se non fosse altro, il vantaggio di rendere più chiare agli occhi di molti le insormontabili divergenze, che separano dividono i due partiti. campi. -  (1) Ma più ancor più odiosao, se fosse possibile, si può ben dire, è statao la cos l'atteggiamento dell'anzidetto Sinodo, del
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come l'E. V. R. potrà rilevare dalla dal qui acclusao relazione apparsa sulla numero numero (N.4411 del 18 corrente) della Tägliche Rundschau . (Allegato I). Il pastore protestante Doehring, noto per il suo fanatismo anticattolico, ha trattato espressamente la questione della conclusione di un Concordato colla S. Sede, che ha qualificato come "parte integrante della controriforma romana" e come "atto finale dell'accerchiamento della Germania con popoli dipendenti da Roma". Dopo la di lui relazione il Sinodo ha approvòato all'unanimità la seguente deliberazione (cfr. Tägliche Rundschau N. 412 dello stesso giorno): "Il Sinodo provinciale della Marca del Brandenburgo si pronunzia risolutamente contro la conclusione di un Concordato colla Curia Romana, poiché vede in esso un pericolo per la [tute] conservazione della'autorità e della sovranità dello Stato, un pregiudizio della per la libertà dello sviluppo della cultura, specialmente della scuola, ed una minaccia per la pace confessionale. Esso chiede che un regolamento eventualmente necessario delle questioni da risolversi fra gli Stati e Roma si attui, sull'esempio del Württemberg, in via di legislazionetiva da parte dello Stato secondo le norme della Costituzione germanica e del Reich tedesco. Esso attende dalle Autorità ecclesiastiche che la tutela degli interessi [ein Wort unlesbar] della Chiesa evangelica non venga, sul modello della conclusione del Concordato bavarese, mescolata colle trattative fra Stati e Curia". Fu È stato inoltre risoluto, parimenti ha deliberato al all'unanimità, di indirizzare il seguente proclama un proclama (di cui l'E. V. troverà il testo nel succitato accluso Allegato I) alle comunità [catto] "evangeliche" della Marca del Brandenburgo, per affine di "risvegliare la loro vigilanza contro il tentativo, di Roma, di Roma, perseguito di penetrare nel [ein Wort unlesbar] nella terra evangelica della Marca, intrapreso da Roma, massime negli ultimi anni, con sempre maggior mancanza di riguardoi ,." "Rendetevi pienamente conto (così prosegue continua il detto proclama) che, per citare soltanto un esempio, anche le molte Suore, che vedete ora nelle nostre strade, per quanto esse qua e là prestino opera di soccorso, tuttavia non sono in ultima analisi che l'avanguardia, con cui il Papa vi vuol togliere la vostra fede evangelica. Giacché appunto in questo
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momento, in cui egli prepara intieri eserciti di monache per offrirvi i loro servigi, si adopera sta adoperando con ogni zelo per mediante il suo iIncaricato politico, il Nunzio stabilitosi in Berlino, per venire a capo di un cosiddetto Concordato, preferibilmente col Reich, ma almeno colla Prussia. Lo scopo è di guadagnare una influenza molto più diretta, che non avesse sinora a sua disposizione, sull'atteggiamento spirituale della Nazione tedesca. - Con ciò le i contrasti confessionali nella patria tedesca vengono inaspriti in modo imperdonabile [inescusabile] e ingiustificabile e la pacifica convivenza dei membri cattolici ed evangelici del popolo tedesco è resa estremamente più difficile. ... In nessun modo la causa della Chiesa Evangelica deve essere mescolata colla coi provvedimenti legislativi, che la Chiesa cattolica richiederà per la assicurare i propri interessi nelle imminenti trattative col Reich o collo Stato (prussiano). Noi evangelici, se seriamente lo vogliamo, siamo abbastanza forti per tutelare il buon diritto della nostra Chiesa, a cui tanto deve il nostro popolo". e la nostra cultura".
È da notare che la Tägliche Rundschau passa nel pubblico in qualche modo come organo ufficioso del Sig. Ministro
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degli Esteri, Dr. Stresemann,, sebbe sebbene non sia probabile che questi abbia avuto previa notizia di simile della surriferita pubblicazione. Ho tuttavia creduto stimato necessario di muovere nel Ministero degli Esteri lamento per l'oltraggio fatto alla Sovrana Persona del Santo Padre ed alla Sua Rappresentanza diplomatica in Berlino presso il Reich , e presso il Governo prussiano, ed ho espresso la mia sorpresa che, mentre si sono si attacchi orga giornali appartenenti ai a partiti governativi, quale è ad ogni modo la la sunnominata Tägliche Rundschau, riproducano attacchi divulghino falsi giudizi di intolleranti protest di fanatici protestanti contro il definitivo trasferimento del Nunzio ina Berlino, per il quale il m invece lo stesso Dr  Stresemann ha tanto insistito, insistito già così fortemente, ed anzi in modo anzi che oltrepassava talvolta forse anche i limiti del ragionevole. Mi [Caso] si è lasciato sperare che il Ministero medesimo troverà il mod qualche forma di via per riparare a tale così ingiusta offesa.
Ad ogni modo, ho creduto mio dovere di riferire quanto sopra all'E. V., perché è un chiaro sintomo del fiero dell'odio dell'asprezza dei sentimenti anticattolicoi ed antiromanoi dominanti attualmente nella Prussia.
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Al suddetto summenzionato Sinodo provinciale, ha preso come l'E. V. rileverà pure parimenti dall'Allegato I, ha preso parte anche il Sig. Dr. Michaelis, già Cancelliere dell'Impero nell'estate del 1917, il quale ha creduto di difendersi contro gli attacchi le accuse ripetutamente mossiegli , da varie parti, massime ( e, sembra debba ben ammettersi, sembrami, a dire il vero, non senza talune esagerazioni ) - e, a dire il vero, non senza talune esagerazioni - e recentemente ancora di recente dal noto pubblicista cattolico Sig. von Lama, d di aver essere, cioè, egli, cioè, la colpaevole dell'insuccesso del mancato successo dell'azione pontificia per la pace in quell'anno e della cosiddetta offerta di pace dell'Inghilterra per la pace in quell'anno. V. E. ricorderà infatti senza dubbio come, in esecuzione delle venerate istruzioni impartitemi col venerato Dispaccio N. 40956 del 24 Settembre 1917, cui era acclusao la comunicazione il telegramma del Governo inglese britannico consegnato all'E. V. dal cotesto Sig.nor Ministro della Gr d' d'd'Inghilterra, diressi al Sig. sunnominato Cancelliere una Nota in data del 30 di quello stesso mese per chiedere una dichiarazione ufficiale e precisa intorno al Belgio. La risposta del Dr Michelis [sic] in data 24 del seguente mese di Settembre fu, come è noto, risaputo, in realtà del tutto equivoca ed insufficiente. Ora p invece, [secondo] - sempre secondo la relazione della Tägliche Rundschau, che non è stata, a sinora, a quanto io sappia, sinora rettificata  -, il Dr riprodotta poi da molti giornali, - senza   ma che non è stata sinora, a l'ex-Cancelliere ha affermato, con un che "la cosiddetta offerta di pace dell'Inghilterra fu semplicemente una la lettera di un benevolo e ragguardevole uo-
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mo privato di Londra". Contro A A siffatta simile tale fantastica affermazione siffatta falsificazione che, che [espressione] del Dr Michaelis, alla cui quale l'anzidetto giornale attribuisceva una "importanza storica mondiale", mi è sem parso necessario di far pubblicare sulla che venisse rettificata di far opporre   contrapporre sulla stampa cattolica per mezzo della Katholische Korrespondenz , (Allegato II), senza che la Nunziatura apparisse in alcun nessun modo e in base soltanto ai documenti già pub così di pub noti pubblicati, una rettifica, che mi permetto di inviare parimenti egualmente qui compiegata all'E. V. (Allegato II).
Dopo di ciò, chinato
1Ursprünglich angegebenes und korrigiertes Datum "<20> 19 Settembre 1925" hds. von Pacelli geändert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 23. September 19251, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18235, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18235. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
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