Dokument-Nr. 18240
[Centoz, Luigi] an Papadopoulos, Isaia
[Berlin], 14. November 1925
Schreiber (Textgenese)
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Non è possibile il rimborso di 600 dollari al Sig. Dott. Vasser, a
mezzo di Mgr. Zerr
Nella temporanea assenza dell'Ecc.mo Mons. Nunzio ho avuto l'onore di ricevere il pregiato e ven. Rapporto, N. 16641/25, in data del 30 Ottobre p. p., col quale Vostra Eccellenza Rev.ma interessava Mons. Nunzio a voler adoperarsi affinché da S. E. Mgr. Zerr venisse fatto il pagamento di 600 dollari si compiacesse di rimborsare al Sig. Dott. Vasser, Console Tedesco a Odessa, la somma di 600 dollari che il quale
Non ho mancato di occuparmi d
1º) L'indirizzo di Mons. Zerr è qui sconosciuto. = 2º) Qualora anche fosse noto, sarebbe stato assai difficile partecipargli l'anzi il suddetto incarico, senza che le autorità sovietiche venissero fossero venute a cognizione della cosa, ciò che avrebbe comprometterebbe sso evidente-
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mente troppi interessi, quelli in
modo speciale del Console Tedesco.3) Se pure fosse stato possibile di informare fare a Mons. Zerr della cosa la suddetta comunicazione, egli non potrebbe avrebbe potuto far avere il denaro al Sig. Vasser, che intraprendendo egli stesso il viaggio per Odessa. Ora una tale viaggio sarebbe stato per lui difficile e costoso, e la sua visita al Console Tedesco potrebbe far nascere dei avrebbe potuto dar luogo a sospetti. , etc.
Il Rev.mo P. d'Herbigny, reduce da un suo recente viaggio in Russia, potrebbe forse confermare quanto è detto sopra.
L'unica sicura e pratica soluzione sembrerebbe sarebbe pertanto, a mio umile e sommesso parere, - pienamente condiviso dal P. Gerhmann [sic], già direttore della Pontificia Missione in Russia, sarebbe - che la S. Sede si compiacesse di far avere far
Chinato umilmente al bacio del S. Anello, con sensi di profondo ossequio ho l'onore di professarmi
di Vostra Eccellenza Reverendissima
P. S. = Sono altresì pervenute a questa Nunziatura due lettere trasmesse da V. E. e destinate rispettivamente a Mons. Bacaradian e al P. Vardizè, a Tiflis. Questo Ministero degli Esteri, cui la Nunziatura si è rivolta, ha però significato di non avere un corriere da Mosca a Tiflis. Ha aggiunto che molto probabilmente Varsavia l'avrebbe avuto. Lo a scrivente Nunziatura ha trasmesso pertanto le suddette lettere a Mons. Lauri, con preghiera di voler procurare di di farle pervenire, nel modo più sicuro, a destinazione.