Dokument-Nr. 18287
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 16. Januar 1926

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Circa la nomina del nuovo Amministratore Apostolico di Tütz
Il venerato Dispaccio dell'E. V. R., N. 50539 del 31 Dicembre p. p. - partito da Roma (come risulta dal timbro postale,) il 13 corr.) - mi è giunto stamane.
Poiché, secondo che l'E. V. il sullodato Dispaccio sapientemente osserva, essere prassi comune per la nomina di un Amministratore Apostolico "ad nutum S. Sedis" è prassi comune di non sentire in precedenza il Governo, che potrebbe avere ad essa interesse, alla medesima, non mi è chiaro se l' l'E. V. abbia inteso di autorizzarmi a trattare sin da ora col Governo prussiano, - naturalmente in via confidenziale e per pura cortesia, - affinché [non] non frapponga difficoltà alla nomina del Canonico Paech.
È tuttavia mio dovere di coscienza di riferire all'Eminenza V. che il Direttore ministeriale nel Ministero del Culto prussiano, Sig. Trendelenburg, venuto a visitare, durante la mia assenza, nel Novembre scorso questo Mons. Consigliere della Nunziatura, gli manifestò essere venuto a conoscenza del Governo che la stampa polacca in Polonia aveva preso posizione contro la candidatura del Sac. Gramse. In seguito, anche a me sono giunti giunti p da parlamentari vari uomini politici della Germania ripetuti lamenti per inf asserite influenze, che da parte polacca si
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eserciterebbero sulla S. Sede circa la nomina in discorso. V. E. vede quindi quanto estremamente delicata sia la q la questione, quanto delicata sia l'attuale vertenza, tanto più, <che,> perché, come mi permisi già di osservare notare subordinatamente, non sarebbe possibile pericoloso di addurre di fronte al a questo Governo il motivo della insufficiente conoscenza della lingua polacca e, d'altra parte, lo stato di salute del Gramse sembra sembra, essere ora ottimo, almeno a quanto tutti affermano si afferma. , essere ora ottimo<.>, di guisa che è Se poi dunquedunque la nomina dell'Amministratore venisse fatta senza nella persona del Revmo Canonico Paech venisse fatta compiuta senza interrogare pr in precedenza previa intelligenza i del col Governo prussiano, la S. Sede non farebbe, senza dubbio, che esercitare un Suo sacro diritto, ma <ma, se non m'inganno,> ciò solleverebbe, per quanto ingiustamente, [ein Wort unlesbar] alle Autorità col Governo medesimo un grave incidente, un assai grave incidente, aumenterebbe nel Governo stesso la diffidenza ed il risentimento in esso già cos così vivi (sebbene, certo, irragionevoli) a causa delle disposizioni del Concordato colla Polonia e distruggerebbe, in esso distruggerebbe in un le ultime tenuissime probabilità di
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concludere, in un avvenire non troppo lontano, un Concordato colla Prussia o col Reich.
In attesa, peraltro, delle [ven] ossequiate istruzioni dell'E. V., m'inchino
69r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 16. Januar 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18287, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18287. Letzter Zugriff am: 26.04.2024.
Online seit 29.01.2018.