Dokument-Nr. 19167
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi
Rorschach, 11. November 1927

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulle trattative col Governo dei Sovieti
Mi è pervenuto oggi il venerato Dispaccio N. 2896/27 in data del 9 corrente, col quale l'E. V. R. mi ordina di esprimere il mio modesto parere intorno al all'accurato Rapporto N. 38360 del dell'Illmo e Revmo Mons. Luigi Centoz, Consigliere della Nunziatura Apostolica, in Berlino, relativo ad un colloquio da lui avuto col Sig. Bratman-Brodowski, Consigliere dell'Ambasciata dei Sovieti, il 24 dello scorso mese di Ottobre.
Mi sia lecito di premettere che, a mio umilissimo parere, secondo la mia subordinata opinione, sarebbe vana illusione lo sperare di giungere ad un accordo col presente Governo di Mosca, il quale altro non vuole se non la distruzione di ogni credenza religionesa in quell'infelice ed oppresso Paese. L'unico vantaggio, che possa ottenersi dalle attuali cosiddette trattative, è
184v
quello di non rompere questo tenue filo e di evitare così rappresaglie e persecuzioni ancora più feroci contro il clero ed i cattolici in Russia. Come infatti mi ha narrato il Rev. P. Edoardo Gehrmann S. V. D., il quale fu già Capo della Missione Pontificia di soccorso in Russia, - il Sig. Cicerin, Commissario pe del popolo per gli Affari Esteri, ebbe l' l'impudente insolenza di affermargli il pieno in un nell'ultimo abboccamento avuto con lui il giorno 13 Settembre 1924, ebbe l'impudenza di minacciare che, "se la S. Sede non vuole mettersi d'accordo col Governo dei Sovieti relativamente alla Chiesa cattolica in Russia, il Governo dichiarerà la Chiesa medesima come fuori della legge e tutti gli atti di culto dei sacerdoti cattolici saranno considerati come illegali ed in conseguenza puniti e le chiese verranno chiuse".
Non può quindi, se pur non m'inganno, trattarsi di altro in ultima analisi se non di guadagnar tempo, nella per scongiurare mali maggiori nella fiducia che alla Divina Provvidenza piaccia intanto di porre fi alfine un termine ai lle mali, sventure, che affliggono ora quella povera disgraziata Nazione, per quanto, sebbene, umanamente parlando, nessuno possa tuttora prevedere quando quando e come crollerà l' quell'abominevole regime, dittatura <regime> bolscevica<o>, massime finché varie gGrandi Potenze per vedute egoisti interessi puramente materiali o vani <o per inani> miraggi di natura politica<i> manterranno con essao relazioni ufficiali e ne sosterranno così in tal modo il prestigio nel mondo.
185r
In considerazione di ciò, parmi risp potrebbe, a a mio subordinato giudizio, umilissimo parere, rispondersi all'Ambasciata dei Sovieti quanto segue: Essendo stata la risposta del Governo di Mosca del Settembre dello scorso anno, negativa salvo l'uno o l'altro punto, inter del tutto sostanzialmente negativa, la S.  Sede,, nel desiderio di giungere meno difficilemente agevolare il raggiungimento di un accordo di un'intesa, un accordo, aveva proposto di cominciare dall'esame delle tre note questioni questioni; dopo di che si sarebbe continuato, co sarebbe riuscito forse men difficile di continuare senza indugio senza indugio senza indugio nella discussione delle altre materie, allo scopo di relog regolare l'intera situazione della Chiesa cattolica nel territorio della Unione delle R. S. Repubbliche Socialiste dei Sovieti. Ma poiché La S. Sede si augura che il il menzionato Governo, non sembra di essere d'accordo con questo dopo questa spiegazione, si dichiarerà d'accordo con <accetterà> <aderirà ad> un tale modus procedendi,; la S. Sede lo prega allora in caso contrario, la S. Sede non potrebbe Essa dovrebbe, nelle circostanze attuali, se non pregarlo di riprendere l'esame della Nota del del Nunzio Apostolico Mons. Pacelli N. 33518 in data dell'[8] 7 Settembre 1925 e di fare nuove proposte più atte al conseguimento del desiderato accordo.
185v
È possibile che Non è del tutto impossibile che, nella <in questa> seconda ipotesi, il Governo, come nel nella surricordata risposta del Settembre dell'anno passato, faccia su qualche qualche punto speciale qua alcune altre piccole nuove concessioni; è tuttavia però da prevedere che, almeno in complesso, manterrà rimarrà il nella suoa punto attitudine negativa. e confermerà il punto di vista già espresso in detta risposta. Allora la S. Sede potrà, alla sua sempre, se così stima opportuno, alla sua volta replicare con formulare <replicare con> delle controproposte e proseguire in tal guisa i negoziati.
Questo è ciò che, incompetente, come mi sento, nella negli affari della Russia, mi permetto oso di sottoporre, in obbedienza ai Suoi venerati comandi, al superiore giudizio dell'E. V., mentre, chinato
184r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten, notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi vom 11. November 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19167, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19167. Letzter Zugriff am: 04.05.2024.
Online seit 25.02.2019.