Dokument-Nr. 360
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 06. Juni 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Un nuovo documento sulle origini della guerra
Come è noto all'Eminenza Vostra Reverendissima, il Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri in Francia nel suo ultimo discorso, pronunziato in occasione dell'apertura della Camera, ha esclamato: "La Germania ha voluto la guerra! Il colpevole non è qui, ma là!"
Naturalmente, la stampa tedesca ha inteso ribattere cercato ancora una volta simile affermazione di ribattere l'accusa e di dimostrare invece che la colpa dell'attuale catastrofe mondiale ricade invece sul Governo francese, ed in particolare sul Sig. Poincaré. A tale scopo la ufficiosa "Norddeutsche Allgemeine Zeitung" ha pubblicato nel suo numero 153 del 5 corr. un Rapporto del Conte Benckendorff, Ambasciatore di Russia a Londra (morto or sono alcuni mesi), al Signor Sazonow. Il Rapporto documento porta la data del 12/25 Febbraio 1913, ; e fu scritto perciò durante la Conferenza di Londra, e precisamente in un momento in cui non era ancor sicuro se si sarebbe potuto mantenere la pace. Data l'importanza dell'argomento,
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mi è sembrato che non sarebbe stato per l'Eminenza Vostra del tutto privo d'interesse il conoscere i brani principali del documento Rapporto in questione:
"Laissez-moi revenir sur un point que (così comincia il Conte Benckendorff) que je considère fort important, parce qu'il éclaire la situation politique actuelle mieux que tout autre. J'entends l'appui diplomatique de la France et de l'Angleterre à la Conférence à Londres. Vous conservez des doutes à cet égard. C'est peut-être de ma faute en ce sens que je l'ai insuffisamment dépeint.
Je commence par la France. S'il a été entendu (j'y reviendrai) que l'appui anglais serait purement diplomatique sans préjudice pourtant de ce qui pourrait arriver en fin de compte, aucune réserve de ce genre n'avait été formulée de la part de la France. Si peu, il ne faut pas s'y tromper, que quelle qu'ait été la modération prudente, quoique jamais énigmatique de M. Cambon en séance, c'est en réalité sur moi qu'il se réglait plus que sur ses propres inspirations. Au contraire contraire, en
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récapitulant tous ses entretiens avec moi, les paroles échangés, en y ajoutant l'attitude de M. Poincaré, il me vient l'idée, qui ressemble à une conviction, que de toutes les Puissances c ' est la France seule qui, pour ne pas dire qu ' elle veut la guerre, la verrait sans grand regret. En tout cas rien ne m ' a indiqué qu ' elle contribue activement à travailler dans le sens d'un compromis. Or, le compromis – c ' est la paix; en dehors d'un compromis – c ' est la guerre."
Dopo questa introduzione, l'Ambasciatore passa a dipingere l'atteggiamento delle singole Potenze nella Conferenza ed a rappresentare i loro scopi politici. Quanto alla Francia, così egli si esprime:
"Reste la France......"
Questo documento (conclude la Norddeutsche Allgemeine Zeitung) parla da sé stesso. "La Francia, per non dire che vuole la guerra, la vedrebbe in ogni caso senza grande rammarico". Era questa l'impressione che l'Ambasciatore russo il Conte Benckendorff già nel 1913 aveva ricevuto dall'attitudine del Sig. Poincaré e dalle conversazioni coll'Ambasciatore francese a Londra.
Chinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. Juni 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 360, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/360. Letzter Zugriff am: 03.05.2024.
Online seit 24.03.2010.