Dokument-Nr. 4255
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 20. August 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Amministrazione Per la Sede di Vilna
Nel mio rispettoso Rapporto N. 373 in data del 24 Giugno scorso riferì davo relazione (che spero sia giunto costì regolarmente) davo relazione a Vostra Eminenza Reverendissima di una visita fattami da Sua Altezza il Sig. Principe von Isenburg, il quale trov Capo dell'Amministrazione militare dei Lituani, e trasmettevo accludevo al tempo stesso un Memorandum da lui consegnatomi, in cui erano esposti<e> i lamenti delle Autorità varie lagnanze contro l'Amministratore Apostolico di Vilna, Monsignor Michalkiewicz.
In questi giorni il sullodato Sig. Principe è venuto nuovamente a visitarmi per conoscere il risultato delle Sue pratiche; ma io, non avendo ancora ricevuto le istruzioni implorate nel succitato Rapporto mi son limitato a significargli ripetergli ciò che avevo già a suo tempo notificato a Berlino, e cioè vale a dire che la S. Sede era disposta, per un sentimento di speciale deferenza verso il desiderio manifestato dal Governo Imperiale, di assegnare a trasferire Mons. Rosp, attuale Vescovo di Vilna, ad un'altra Sede.
Allora il Sig. Principe mi ha pregato di trasmettere al Santo Padre l'acclusa supplica,
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colla quale i Presidenti delle Società Lituane domandano, in nome della popolazione da essi rappresentata, che Sua Santità si degni nominare a Vescovo di Vilna un prelato della loro nazionalità, ed al tempo stesso mi ha incaricato di sottoporre alla Santa Sede i nomi dei tre seguenti di tre candidati lituani per la diocesi medesima , che nel relativo foglio da lui rilasciatomi vengono indicati nel modo seguente:
1°) Prelato Giovanni Praelatus Joannes Matsûlevič, Dottore di S. Teologia, Rettore del Seminario di T. Dr., Rector Seminarii in Kowno, Canonico ordario di Mohilow, Officiale del Concistoro Can. Hon. Mohilovicensis, Offic. Consistorii.
2°) Ladislaus Mirouas, decanus Merecensis, Administrator ecclesiae Administrator ecclesiae Dangi (diocesis di Vilnae Viln.).
3°) Canonicus Constantinus Olsevski, Curator Caunae eccl. S. Crucis. – Quest'ultimo candidato, però, non è del tutto accetto alle Autorità tedesche e quindi è vien proposto soltanto in ultimo luogo.
Sul primo e sul terzo dei candidati suddetti esistono già ampie informazioni nell'Archivio della nella Segreteria della S. C. degli Affari Ecclesiastici Straordinari. Non ricordo con sicurezza che ve ne siano anche intorno al secondo.
È notevole strano Non è da omettere, poi, che, mentre il Principe
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von Isenburg prende, almeno nelle conversazioni avute con me, calorosamente la difesa dei Lituani contro i Polacchi, i Lituani invece – se si deve almeno giudicare giudicare da due Memorandum (inviatimi proprio ora dal Sig. Erzberger), uno del noto Sig. Gabrys, l'altro del Presidente del Consiglio Nazionale Lituano – detestano l'Ammin il governo di lui. l' i procedimenti dell'attuale amministrazione tedesca, in Lituania ed in particolar modo il governo del suddetto menzionato Principe e dei suoi adepti; cosa, del resto, che non può destare meraviglia in chiunque conosca i metodi di governo adoperati pur troppo, con scarso senso politico, soprattutto dai militari prussiani nei territori occupati.
"Tutta la vita nazionale (così si esprime il Sig. Gabrys) è stata soppressa d'un colpo; le società artistiche, economiche di cultura, di prep di economia e di mestieri sono state chiuse; tutti i giornali proibiti. In breve, tutto ciò, che il nostro popolo con incessante lavoro ha creato aveva conquistato dopo il suo rinascimento nazionale e che pure era stato rispettato dal reazionario Governo russo, è annientato con un tratto di persona. I funzionari tedeschi, così civili come militari, nel territorio occupato, in cui maltrattano in ogni modo la popolazione, hanno fatto sì che tutto ciò che è tedesco è esecrato, e l'abisso da essi scavato diviene ogni giorno più profondo....... La conseg Il risultato dei due anni di amministrazione tedesca fu è stato nel nostro territorio un sistematico sfruttamento del popolo e la ribellione comincia a prepararsi. Se non si prendono presto provvedimenti radicali per mutare
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l'attuale regime in Lituania e richiamare il Principe Isenburg von Birnstein (il quale è detestato dai Lituani come il Satrapo russo Conte Mouravieff di triste memoria) ed i suoi principali agenti, M. Mohl e compagni, è assai probabile , secondo informazioni che abbiamo pervenuteci da buona fonte, che il desolato popolo Lituano organizzi una grande rivolta generale. – Noi non possiamo supporre che tali sistemi siano usati a sangue freddo da una Nazione, la quale è così superba della sua cultura, ma crediamo che si tratti di un modo di procedere personale del Principe Isenburg, il quale abusa del potere affidatogli per opprimere ingiustamente la popolazione".
In attesa pertanto di quelle istruzioni, che Vostra Eminenza piacesse di impartirmi a riguardo della provvista suddetta, tanto più che il Sig. Principe Isenburg sul punto di congedarsi mi annunziò che sarebbe di nuovo venuto a visitarmi dopo un suo prossimo viaggio a Vienna, inchinato al bacio ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 20. August 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4255, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4255. Letzter Zugriff am: 07.05.2024.
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