Dokument-Nr. 4294
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 29. November 1917

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sugli avvenimenti di Polonia Stato attuale della questione polacca
Mi è pervenuto soltanto in questi giorni il venerato Dispaccio dell'E. V. R. N. 47083 in data del 31 Ottobre scorso, relativo agli avvenimenti in Polonia, insieme coll'accluso al Rapporto del Prof. Senatore Smolka, che conforme agli ordini ricevuti alle avute istruzioni compio il dovere, dopo averne preso esatta conoscenza, di restituire qui accluso.
Perché poi Siccome poi V. E. nel sullodato Dispaccio mi ordinava di continuare a seguire con attenzione quegli avvenimenti per tenerne debitamente informata la S. Sede, mi do premura di esporre qui appresso brevemente lo stato attuale della questione polacca.
La Come all'E. V. è già ben noto, l' istituzione di un Consiglio di reggenza e la nomina di un Presidente dei Ministri polacco furono sono stati i passi preparatori diretti a creare fra le Potenze centrali una piena intesa circa la futura costituzione del Regno di Polonia. Le ultime trattative hanno riguardato specialmente la questione della soppressione dei confini fra il Go-
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verno militare di Varsavia (tedesco) ed il Governo militare di Lublino (austriaco); con che verrebbe soddisfatto un vivo desiderio dei Polacchi. Tali trattative però non sono ancora giunte a termine.
In un altra importante questione, invece Secondo le notizie che ho potuto raccogliere al riguardo da varie fonti, ormai sembra doversi ritenere che ormai l'accordo fra i due Imperi centrali è su tale questione è assai progredito, sebbene non possa ancora dirsi in tutto definitivo. – Occorre ricordare che nel 1915, poco dopo la presa di Varsavia, la Germania propose all'Austria che il del nuovo Regno di Polonia venisse unito personalmente all' divenisse Sovrano per unione personale l'Imperatore d'Austria. In compenso la Germania avrebbe dovuto dovuto ottenere una unione doganale ed una convenzione militare coll'Austria, e questa avrebbe dovuto dichiararsi pronta ad aggiudicare la Galizia polacca al nuovo Regno medesimo. In tal modo, colla eliminazione dei Polacchi dal "Reichsrat" di Vienna i tedeschi vi avrebbero di nuovo conseguito la maggioranza. La proposta, però, della Germania trovò però allora allora in Austria-Ungheria una poco favorevole accoglienza, specialmente da parte del Gabinetto Tisza. Così il progetto fu abban lasciato in sospeso.
Venne poi nel Novembre 1916 la il nota o Proclama dei due Imperatori. Germania ed Austria
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convennero allora che il Regno di Polonia dovesse avere un Sovrano indipendente. Alcuni circoli della Germania si manifestarono favorevoli allora propiziipensi alla designazione di un Principe di Sassonia; ma i gruppi politici si pronunziarono invece piuttosto per la candidatura dell'Arciduca Carlo Stefano, il quale ha possedimenti in Galizia e due figlie maritate a nobili polacchi, ed inoltre parla conosce egli stesso bene il polacco quella lingua parla la lingua del paese. Anche i Polacchi
Anche i Pola accolsero assai bene tale proposta; di guisa che per molto tempo si ritenne ebbe come certo che il sullodato Arciduca sarebbe stato il futuro Re di Polonia. Non venne però nulla stabilito si stabilì tuttavia nulla circa il tempo della proclamazione del nuovo Sovrano.
Intanto però è sopravvenne uto un nuovo cambiamento, ed in tal modo la questione polacca è entrata nel suo terzo stadio. In Austria, A Vienna, si dà un gran valore all' a cominciare ndo dallo stesso dall'Imperatore, si annette ora un gran valore all'Unione (personale) della Polonia e ciò all'Austria, ed per ciò in favore di essa si adduce principalmente per la ragione il motivo che la popolazione polacca sarebbe in sommo grado malcontenta, se la Galizia con Cracovia non non fosse congiunta al nuovo Regno.
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Cosi l'Austria è ritornata al progetto del 1915. A Invece Berlino ha questa volta per qualche tempo opposto resistenza a tale soluzione; ma ora tutti i circoli più autorevoli del Governo hanno assunto verso di essa un atteggiamento favorevole, a condizione che l'Austria-Ungheria lasci alla Germania mani libere in Rumania. Non già che questa la Germania intenda annettersi territori rumeni, ma vuole avere il essere padrona del paese nelle sue mani dal punto di vista economico; inoltre si penserebbe a porre sul trono di Rumania un nuovo Re, probabilmente un Principe prussiano. – Questo poi Sebbene dunque però la Germania e l'Au i le due Imperi Potenze centrali siano ora d'accordo attualmente concordi circa il surriferito progetto, è non è tuttavia ancora determinato quando il tempo in cui debba effettuarsi la proclamazione dell'Imperatore d'Austria a Re di Polonia; giacché anzi esse stimano che il momento attuale presente sia sfavorevole ad una simile azione. I Governi di Berlino e di Vienna stimano ritengono pensano infatti che l'accordo coll'attuale g Governo russo debba essere raggiunto sul terreno della creazione di una indipendente Polonia, Lituania e Curlandia indipendenti, in base al diritto dei rispettivi popoli di decidere
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la propria sorte e . s Si ritiene poi d'altra parte che, qualora si attuasse i una tale intesa colla Russia, la grande maggioranza della popolazione polacca proclame rebbe Re l'Imperatore d'Austria, giacché in tal guisa, come si è già accennato, rimarrebbe assicurata l'unione della Galizia al nuovo Regno.
Debbo finalmente aggiungere che verso la metà dello scorso mese di Novembre venne a visitarmi qui in Monaco il Vicario Generale di Varsavia, Mons. Przeździecki, affine di chiedermi consiglio circa il un progetto di Costituzione del futuro Regno di Polonia, elaborato da apposita Commissione, di cui egli fa parte. Dal parte canto mia o, dopo averlo accuratamente esaminato accuratamente il detto menzionato progetto (per quanto me lo perm etteva ise il tempo ristrettissimo della permanenza in questa città del sullodato Vicario Generale), il progetto in questione, gli segnalai vari emendamenti, che a mio parere avrebbero dovuto <dovrebbero> esservi introdotti, per onde assicurare nel miglior modo possibile i diritti della Chiesa Cattolica. Monsignor Przeździecki mi assicurò che si sarebbe adoperato con ogni zelo per onde ottenere l'introduzione per far accettare gli emendamenti medesimi, seb-
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bene non mi d nascondesse le gravi difficoltà ed opposizioni da lui già incontrare al riguardo in seno alla Commissione anzidetta.
Dopo di ciò m'inchino
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 29. November 1917, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4294, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4294. Letzter Zugriff am: 06.05.2024.
Online seit 24.03.2010.