Dokument-Nr. 4883
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 04. Dezember 1918

Schreiber (Textgenese)
MörnerSchioppa
[Kein Betreff]
Facendo seguito al mio cifrato Nº 261 in data del 29 Novembre p. p., col quale significava a V. E. R. che il governo Prussiano aveva con disposizione Ministeriale ordinata la sospensione in Prussia dell'ispezione degli Ecclesiastici sulle scuole, ho l'onore di inviare qui accluso il numero 950 (del 3 corr.) della Kölnische Volkszeitung, in cui è pubblicata la protesta che contro tale disposizione l'Emo Sig. Cardinale von Hartmann, Arcivescovo di Colonia, in nome di tutto l'Episcopato Prussiano ha diretto al Governo Prussiano in Berlino, in data del 2 corr.
La detta protesta, tradotta
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in italiano, dice: "La disposizione del Ministero delle Scienze, delle Arti, e dell'Educazione popolare del 27 dello scorso mese, colla quale è sospesa in Prussia l'ispezione degli Ecclesiastici nel sulle scuole obbliga i Vescovi di Prussia ad opporsi con una nuova protesta.
Quando l'11 Marzo 1872 la legge dell'ispezione sulle scuole ottenne forza legale, i Vescovi di Prussia dichiararono al Ministero dello Stato, l'11 Aprile dello stesso anno: "La coesione organica, che esisteva fra la scuola popolare e la chiesa da più di 1000 anni, e che in massima è violata da questa legge e, non si appoggia soltanto sopra una tradizione trasmessa dalla storia, più volte riconosciuta e assicurata anche per mezzo di leggi e regolarmenti [sic] dello Stato, ma anche su un diritto divino innato alla Chiesa, diritto al quale essa stessa non potrebbe rinunziare, se anche volesse, poiché le venne trasmesso dal
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suo Fondatore divino per l'adempimento del dovere indispensabile dell'insegnamento cristiano e dell'educazione della gioventù.
Ciò nonostante il Governo passato non esitava, malgrado le continue proteste dei Vescovi, di diminuire sempre più, (basandosi sulla legge ideata proposta) l'influssoenza della Chiesa Cattolica sulla scuola popolare, togliendo in misura crescente sempre più al clero l'ispezione scolastica locale ed impiegando ancora in seguito soltanto rare volte sacerdoti come ispettori scolastici del distretto.
Se ora senz'altro l'ultimo resto dell'ispezione scolastica ecclesiastica locale ha da essere tolto dal Governo, i Vescovi prussiani non possono fare a meno di protestare solennemente contro questa nuova derogazione del diritto inalienabile della Chiesa sulla scuola popolare, tanto più che questa norma è presa da un Governo solamente provvisorio.
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Noi Vescovi cattolici non possiamo rendere il nostro agire dipendente dalle opinioni mutabili degli uomini, ma dobbiamo lasciarci guidare dai principii immutabili della verità eterna. Perciò cerh ancora cercheremo, anche sempre, per quanto sta in noi, di mantenere sempre la pace fra la Chiesa e lo Stato, ma d'altra parte di fare anche il nostro dovere verso i fedeli affidati alla nostra cura pastorale, e specialmente verso i fanciulli che Dio trasmise alla Chiesa per un insegnamento cristiano ed una educazione cristiana a nella casa e alla nella scuola."
Nel nome dei vescovi Prussiani
Inchinato ecc.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. Dezember 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4883, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4883. Letzter Zugriff am: 11.05.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 10.09.2018.