Dokument-Nr. 9059
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 19. März 1919

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Betreff
Il Centro bavarese ed il nuovo Ministero
Come ho avuto l'onore di riferire a comunicare a V. E. R. col mio rispettoso rapporto N.  12334 del in data di ieri il partito popolare bavarese (Centro) ha consentito ad accettare la formazione del nuovo Ministero, proposta dal Congresso dei Consigli, e la nuova Costituzione provvisoria.
Credo non senza interesse riferire ora all'E. V. per quale via il detto partito è arrivato a tale decisione.
Il 21 Febbraio scorso, a causa dei moti provocati dall'assassinio di Eisner e dagli attentati avvenuti al Landtag, questo dovette essere aggiornato. sotto l'impulso della violenza. In considerazione dello straordinario eccitamento delle truppe e delle masse nelle strade, dell'evidente pericolo di vita a cui si trovavano esposti i deputati, della mancanza di un governo capace di curare la cosa pubblica, della impossibilità di convocare in Monaco subito un'altra volta il Parlamento, era fu impossibile di radunare immediatamente il Landtag e di sperare che si potesse proseguire un lavoro ordinato e legale.
Dietro proposta del deputato Dr. Süssheim, immediatamente dopo l'attentato di Eisner, il Landtag fu perciò aggiornato a tempo indefinito; spettava al Presidente stabilire il giorno della riconvocazione. Questi per la sua tarda età pensò di rifugiarsi nel Palatinato e cedette i suoi poteri al deputato che gli succedeva per anzianità, il Dr. Lochbrunner. Costui fin dai primi giorni si pose in
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contatto coi membri rimasti del caduto Ministero, che erano rimasti, ma non fu possibile un accordo, giacché il Consiglio centrale dei soldati, operai e contadini aveva già preso nelle mani tutto il potere. Negli stessi giorni il presidente del partito popolare bavarese per la campagna ebbe una discussione abboccamento col [sic] capi del partito democratico, per discutere se fosse stato possibile radunare il Landtag in Monaco ovvero in un'altra città della Baviera. Queste discussioni però non potettero essere proseguite a causa del pericoloso eccitamento che regnava in Monaco ed in tutta la Baviera.
Soltanto il 25 febbraio si potettero fu possibile di radunare i capi del Centro e del partito democratico, mentre quelli degli altri partiti non [erano] furono reperibili. Il n quel giorno 25 fu concretato un proclama del titolo: "il partito popolare bavarese e la seconda rivoluzione". In tale proclama esso fu espressa [sic] lo sdegno del partito contro gli avvenimenti del 21 febbraio, fu venne proposta una inchiesta imparziale ed una pubblica relazione sugli avvenimenti medesimi. Si rinnovava , e fu confermata la necessità della riconvocazione del Landtag, come l'unico legittimo possessore della sovranità popolare. Questo proclama fu venne pubblicato in tutti i giornali del partito in provincia, ma non lo fu potuto [sic] farlo in Monaco, dove la censura cancellò il periodo relativa [sic] alla sovranità spettante al Landtag ed ai pericoli per la Baviera.
Dopo i funerali di Eisner, che impedirono altre discussioni in proposito, si cercò dal partito popolare bavarese di entrare in relazione coi capi dei socialisti della maggioranza. La necessità di tali discussioni si imponeva anche di più in segui-
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to all'accordo intervenuto il giorno 23 fra i socialisti della maggioranza e gli indipendenti, il gio 23 ai ai quali in alcuni punti si erano uniti anche i membri della Lega dei contadini. Il Centro proponeva fra le altre cose l'immediato rilascio degli ostaggi o almeno la sicurezza per la loro vita, nonché la libertà della stampa e delle opinioni.
Finalmente il 1º Marzo si seppe di una riunione dei deputati bavaresi delle varie frazioni del Reichstag in una città della Baviera del Nord, alla quale tenne dietro una riunione assemblea in Norimberga dei rappresentanti dei vari partiti del Landtag.
Da questa discussione venne fuori uscì il seguente programma accettato da tutti i partiti:
1º Tutti i partiti si dichiarano intesi d'accordo sulla formazione di un Ministero puramente socialista.
2º Il Landtag elegge in una breve seduta un Ministro Presidente e gli conferisce l'incarico di creare un Ministero, che sarà confermato dal Landtag.
3Nel terzo punto vi sono disposizioni di indole economica.
4º I diritti dei Consigli dei soldati, operai e contadini devono essere determinati dalla legge.
Gli altri articoli non hanno interesse per la questione, che forma l'oggetto di questo rapporto.
Questa Tale fu in breve la via, per la quale il Centro bavarese arrivò all'accettazione di un Ministero puramente socialista e delle altre condizioni sopra esposte.
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Quali poi furono fossero le ragioni di tale decisione, il partito stesso ha esposto in una nota, pubblicata nel "Bayerischen Kurier" del 13 Marzo, e che tradotto dice: del seguente tenore:
"Il partito popolare bavarese è animato dal vivo desiderio, dopo lo spargimento di sangue avvenuto in quattro anni e mezzo di guerra e le sofferenze di di più di un quarto d'anno di rivoluzione, di impedire sotto qualunque a qualunque condizione costo l'amara lotta fra i cittadini ed evitare il pericolo di una deplo dannosa guerra civile, la quale, come mostrano gli avvenimenti di Berlino, port[ava]ebbe di nuovo a terribili sacrifizi di sangue e ad eccessi disumani, come lo mostrano attestano le crudeltà dei Rivoluzionari in Lichtenberg. Perciò non ricusa il suo aiuto, se è necessario, se si tratta di approfittare dell'ultima necessità possibilità di salvare la patria bavarese dall'anarchia e di ristabilire la legge e l'ordine di per mezzo di un forte potere governativo. Perciò è È quindi pronto, ad approvare la formazione di un Ministero composto dai due partiti socialisti della maggioranza ed indipendenti e dalla Lega dei contadini, malgrado le sue preoccupazioni di principio contro l'accordo concluso l'8 Marzo dai fra i socialisti della maggioranza, gli indipendenti e la Lega dei contadini, che l'8 marzo fu concluso come fondamento per la formazione di un governo ed accettato anche dal Congresso dei consigli l'8 Marzo ed accettato anche dal Congresso dei Consigli – come fondamento per la formazione di un Governo.
S'intende da sé che l'approvazione del partito popolare bavarese fu dichiarata è dipendente dall'adempimento di determinate condizioni, che le quali saranno discusse più tardi. L'azione del partito popolare bavarese fu determinato [sic] dai seguenti punti di vista: la lotta pel potere politico, la soluzione delle questioni relative alla costituzione ed all'amministrazione de[ve]bbono essere subordinata e a quelle,
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che sono più decisive per l'avvenire, e che si riferiscono alla che riguardano la sollecita conclusione della pace, all'ottener i viveri dall'estero, nonché al trasportare le materie prime per riprendere il conseguimento dei viveri e delle materie prime dall'estero e la ripresa delle relazioni commerciali coi nostri vicini, sicché affinché noi possiamo finalmente potessimo uscirne fuori dalla<'> profondità abisso della nostra impotenza economica e dalla disperazione, affinché sia eliminato il minaccioso spettro della fame sia eliminato ; affinché e si ottenga la tranquillità d'animo un certo riposo nell'animo dei tedeschi così agitato. Soltanto qui vi è il degli animi. Questo è il solo mezzo di guarigione contro una nuova rivoluzione, l'unica possibilità di evitare la completa distruzione politica, economica e culturale di tutta la Nazione.
Per raggiungere questi scopi il partito popolare bavarese vuole intende con tutta ogni energia di appoggiare il Ministero [che] in tutti i passi provvedimenti e le disposizioni che sono diretti a tale [ein Wort unlesbar] tal fine.
Vivamente I il partito popolare bavarese desidera vivamente che sia persuaso fatto che i nostri soldati intend ere ano ai nostri soldati comprendano la serietà della nostra situazione e che da tale conoscenza essi si mettano con forza e sicurezza dietro il Governo per tenere mantenere l'ordine e la tranquillità, per e per tutelare la sicurezza delle persone e della vita dei cittadini".
Chinato
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 19. März 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9059, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9059. Letzter Zugriff am: 07.05.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 24.06.2016.