Dokument-Nr. 9294
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
[München], 28. Januar 1919

Schreiber (Textgenese)
MörnerSchioppaMörnerSchioppa
Betreff
Contro l'Istruzione religiosa nelle scuole di Baviera
Qui unito ho l'onore di inviare a V. E. R. il numero 27 (28 Gennaio 1919) della Bayerischen Staatszeitung (parte ufficiale) in cui è pubblicata un'o Ordinanza (Nº 3563 – 25 Gennaio 1919) del Ministero dell'Istruzione e del Culto sulla frequenza all'istruzione religiosa e la partecipazione degli alunni e delle alunne agli all'esercizio religioso i.
L'o Ordinanza suddetta, tradotta, dice:
1I "Contro la volontà di quelli che hanno diritto di educare, un fanciullo non può essere spinto a prendere parte ad un insegnamento religioso o ad un servizio divino".
In esecuzione applicazione di questo principio fondamentale valgono per
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tutte le scuole dello Stato popolare di Baviera le seguenti disposizioni.
1) In seguito ad un'orale o scritta dichiarazione della volontà di coloro che hanno diritto ad educare, dichiarazione fatta presso il direttore della scuola o l'insegnante della classe, sono gli alunni e le alunne senza indugio dispensati dalla frequenza all'insegnamento religioso ed al catechismo, dalla dottrina cristiana, che dovrebbe ricompensare l'insegnamento religioso.
2) Senza riguardo se gli alunni e le alunne siano o no dispensati dall'insegnamento religioso, possono dal punto di vista della scuola, coloro che hanno il diritto ad di educare, liberamente, cioè senza speciale avviso ed approvazione, stabilire se e in quali limiti i fanciulli debbano frequentare il servizio divino in generale e quello della scuola, (1)
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(I) Nelle città gli alunni delle scuole avevano un servizio divino speciale, mentre nelle campagne andavano nella Chiesa comune.
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e adempire gli altri doveri religiosi.
3) La scuola <non> deve – eccetto l'insegnamento religioso regolamentare – usare applicare alcun mezzo disciplinare di costrizione per fare adempire i compiti religiosi.
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4) Gli alunni e le alunne, i quali in seguito ad una dichiarazione della volontà di coloro che hanno il diritto ad di educare, sono dispensati dall'insegnamento religioso, non saranno esaminati né qualificati nell'istruzione religiosa.
II "Gli insegnanti non sono obbligati nella a cooperare alla sorveglianza degli alunni e delle alunne durante l'insegnamento del catechismo, del servizio divino in generale comune e di quello della scuola (I) e di qualunque altra cerimonia religiosa."
III "Sono abolite le o Ordinanze dei programmi scolastici che si trovano nei programmi scolastici od altrove, e che le quali contradicono [sic] alle precedenti disposizioni".
Fin qui l'o Ordinanza ministeriale, alla quale credo non inutile aggiungere alcuni commenti ricavati dall'articolo che il Bayerische Kurier scrive in proposito.
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Questa o Ordinanza, dice il giornale, significa un chiaro allontanamento del nuovo Stato dal concetto dello Stato, che si è avuto fin ora; il quale la negazione in principio ed in fatto dell'influenza cristiana nella nostra vita Statale e Culturale....La Baviera prima in Germania!
Nessuno Stato tedesco ha finora ggi osato di fare quello che il Ministro dei Culti Bavarese ha ora ordinato, eccetto il suo cugino di nome, Hoffman [sic], dai 10 precetti dati in Prussia, il quale però, in seguito all'indignazione del popolo cristiano, subito fu subito spazzato via. Solamente la Baviera, continua il foglio, porta pazientemente il giogo che le ha imposto la politica culturale del Bolcevismo, lo porta borbottando ma si aiuta colle danze per far passare questo critico tempo.
Inchinato
Infatti, sembra inverosimile ma pure è così. Con una guerra perduta, con la minaccia della fame alle porte, una rivoluzione ancora non completamente sedata all'interno qui
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non si fa che ballare, ballare di giorno e di notte, in case private ed in pubblici locali. I giornali riboccano di avvisi di scuole di ballo, di esercizi di ballo, di caffè e circoli dove si balla… Proprio come alla decadenza dell'Impero romano: panem et circenses.

Inchinato
Intanto i v V escovi Bavaresi della destra del Reno hanno pubblicato in data di oggi, la seguente protesta:
"Il 25 Gennaio (pubbli. 27 gennaio) un'o O rdinanza del Ministero dell'Istruzione ha dichiarato di libera scelta l'insegnamento della religione nella scuola Bavarese e la 'ha deferita alla volontà di coloro che hanno diritto di educare.
Dai v V escovi Bavaresi questo nuovo atto di violenza
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da Kulturkampf contro la Religione e la Chiesa è per ora respinto per ragioni giuridiche e morali, sociali ed educative. I diritti che nel c
C oncordato e nel secondo [sic] appendice alla Costituzione p § 38 che furono concessi alla nostra Chiesa in riguardo all'Istruzione religiosa del popolo sono sottratti all'arbitrio di un singolo Ministro della Rivoluzione. Noi dobbiamo additare ciò come inaudita usurpazione ed ingerenza dei diritti interni della Chiesa, se dalle per le scuole dello Stato sarà concesso ai genitori o ai tutori il diritto di dispensare i fanciulli dall'assistenza del servizio divino e degli altri doveri religiosi come da precetti della Chiesa che obbligano rigorosamente. Conflitti di coscienza presso molti fanciulli ed una buona parte degli insegnanti, discordie domestiche, interminabili
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agitazioni del nostro popolo e crescenti pericoli morali per la gioventù sono le necessarie conseguenze di questo nuovo preludio di battaglia contro la Religione e la Chiesa. Ora i genitori hanno la parola".

Nell'inviare qui unito a V. E. il numero 29 del Bayerische Kurier che riporta la protesta di cui sopra ho l'onore…
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 28. Januar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9294, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9294. Letzter Zugriff am: 02.05.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 30.04.2013.