TEI-P5
Dokument-Nr. 1083
Eminenza Reverendissima
Le spiacevoli polemiche intorno al telegramma
di cotesto ottimo Ministro di Baviera, Sig. Barone
de Ritter
, del 24 Luglio 1914, dirette principalmente ad ottenere la
liberazione dell'antico Segretario particolare di Kurt Eisner
, Fechenbach
, non accennano ancora a terminare. Il giornale di Zurigo
"Neue Zürcher Zeitung"
N. 1149 del 24 corrente
(cfr. Allegato) pubblica al riguardo un aspro articolo del
noto pubblicista di Berlino von Gerlach
, il quale trova il
telegramma stesso, massime nell'intiero testo originale, assai compromettente per la
S. Sede e pretende di dimostrare che esso ha avuto una non lieve influenza nello
scoppio della guerra. "Vi sono soltanto due possibilità (aggiunge egli poi): O il telegramma
rispecchia correttamente il pensiero del Papa
di quel tempo, ed
allora il Vaticano ha una parte rilevante di correità nello scatenamento della guerra
mondiale. O il Sig. von Ritter ha, coscientemente o per grossolana negligenza,
attribuito al Papa parole che non ha dette, e allora egli sarebbe
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 25.02.2019.
Dokument-Nr. 1083
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 29. August 1923
Regest
Pacelli berichtet, dass im Kontext der Freilassungsforderungen für Felix Fechenbach die Polemiken über das 1919 veröffentlichte Telegramm des bayerischen Gesandten beim Heiligen Stuhl Ritter zu Groenesteyn an die bayerische Regierung anhalten, und übersendet einen in der "Neuen Zürcher Zeitung" erschienenen Artikel Hellmut von Gerlachs. Gerlach wirft die Frage nach einer Mitverantwortung des Vatikans oder Ritter zu Groenesteyns am Kriegsausbruch auf und fordert eine erklärende Stellungnahme des Heiligen Stuhls.Betreff
Ancora sul telegramma di S. E. il Barone de Ritter (24 Luglio
1914)
Le spiacevoli polemiche intorno al telegramma







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uno dei peggiori colpevoli della guerra stessa". Data la
prudente riservatezza che il Vaticano suole osservare in tutte le questioni politiche, le
quali non toccano direttamente gl'interessi della Chiesa cattolica, il Gerlach inclina a
priori ad ammettere piuttosto la seconda ipotesi che la prima, e conclude: "Tutto ciò che
riguarda la colpa nello scoppio della guerra, interessa la intiera umanità. Essa ha diritto
di sapere su chi ancora ricade una notevole parte di responsabilità nello scatenamento della
guerra. È il Vaticano uno dei correi? Tocca ad esso di esprimersi chiaramente intorno al
telegramma del Ritter".Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico