Dokument-Nr. 4162
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 03. Januar 1929

Regest
Gasparri teilt mit, dass er nicht selbst mit dem Hausarzt des Münsteraner Professors für Homiletik und theologische Propädeutik Donders, der ein potentieller Kandidat für den Hildesheimer Bischofsstuhl ist, über dessen Gesundheitszustand sprechen konnte, sondern damit sub segreto den Münsteraner Bischof Poggenburg beauftragte. Der Nuntius übersendet die Antwort Poggenburgs, die das Urteil des behandelnden Arztes Sticker beinhaltet. Donders leidet unter sehr hohem Blutdruck, weshalb der Arzt ihm zu einer Kur riet. Der Nuntius legt auch ein ärztliches Attest bei, in dem andere Krankheitsbilder aufgeführt sind, an denen Donders seit seiner Jugend leidet und die in den letzten beiden Jahren zunahmen. Nach Pacellis Dafürhalten scheinen einige davon mit den Anforderungen des bischöflichen Amtes unvereinbar zu sein. Darüber hinaus schrieb Donders selbst an den Nuntius und bezeichnete eine Ernennung als "undenkbar und unmöglich". Infolgedessen nahm Pacelli weisungsgemäß Abstand von der Kandidatur Donders. Bei der Suche nach einem geeigneten Kandidaten rät der Nuntius in diesem Fall davon ab, auf einen Absolventen des Germanikums zurückzugreifen, weil er Attacken der Gegner des Preußenkonkordats gegen die Ausbildung der Geistlichen in Rom und gegen die Aufhebung des Domkapitelwahlrechts befürchtet. Pacelli schlägt als Kandidaten den Trierer Domkapitular und Regens des Priesterseminars Bares vor. Bares ist Trierer Diözesanpriester und vervollständigte seine theologischen Studien in Berlin und Breslau. Er war Professor für neutestamentliche Exegese in Trier und ist seit 1918 Regens des dortigen Priesterseminars. Pacelli zitiert aus der Stellungnahme Bornewassers, den er sub segreto zu Bares befragte. Der Trierer Bischof stellt die herausragenden Eigenschaften Bares vor, höchstens seine Reden und Predigten hält er für nicht wirklich populär, wenn auch reich an Inhalt und Form. Aus anderen namentlich nicht genannten Quellen versicherte sich Pacelli der gesunden Lehre des Kandidaten und dessen Anhänglichkeit an den Heiligen Stuhl. Bornewasser weist in seiner Stellungnahme darauf hin, dass die Finanzverwaltung keine Stärke Bares ist. Pacelli ist der Auffassung, dass dies durch einen geeigneten Generalvikar, etwa durch den Domkapitular Seelmeyer, ausgeglichen werden kann. Er bittet um Weisung.
Betreff
Provvista della diocesi di Hildesheim
Eminenza Reverendissima
Mi pervenne regolarmente il venerato telegramma cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 78 relativo al Sac.  Prof. Adolfo Donders . Non essendomi quindi possibile di parlare direttamente col di lui medico curante, che trovasi in Münster, pregai quel Rev.mo Vescovo, Mons.  Poggenburg, di interrogarlo sub secreto intorno allo stato di salute del summenzionato ecclesiastico.
Il prelodato Vescovo mi rispose colla lettera in data del 18 corrente, che l'Eminenza Vostra troverà qui acclusa ( Allegato I ). Il giudizio espresso dal Prof. Dr. Sticker (dimorante in Münster – Heerdestrasse 25), il quale dal Giugno dello scorso anno ha in cura il Donders, non è pur troppo favorevole. Questi (malgrado il suo aspetto apparentemente florido) soffre soprattutto di dilatazione del cuore con assai elevata pressione del sangue in seguito ad arteriosclerosi. Il medico ha ordinato che il Prof. Donders restringa per qualche tempo la sua attività e
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si rechi presto in un luogo di cura per ristabilirsi. Unisco parimenti un certificato del suddetto Professore ( Allegato II ), nel quale sono indicate anche altre manifestazioni del male, da cui il Donders è afflitto sin dalla sua gioventù e che è aumentato negli ultimi due anni; alcune di esse appariscono veramente inconciliabili colle esigenze del ministero episcopale, massime in occasione di lunghe funzioni, come ordinazioni, consecrazioni di chiese, ecc.
D'altra parte, egli stesso mi ha scritto dichiarandosi più che mai recisamente contrario al progetto della sua nomina, che dice "inconcepibile ed impossibile" (undenkbar und unmöglich). In conseguenza di ciò ed in conformità delle istruzioni impartitemi col detto cifrato, mi è sembrato che non si potesse dare ulteriore corso a tale disegno.
Ho perciò cercato di trovare un altro candidato idoneo per quella Sede. Le attuali circostanze non consigliano, a mio umile avviso, di scegliere questa volta uno degli antichi alunni del Collegio Germanico-Ungarico, per quanto altrimenti ciò potrebbe essere desiderabile; gli accaniti e numerosi nemici del Concordato ne trarrebbero infatti pretesto per combattere ancor più la formazione in Roma dei futuri sacerdoti e la cessazione del-
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l'antico diritto di elezione dei Vescovi da parte dei Capitoli. Volgendo quindi lo sguardo agli ecclesiastici, i quali hanno compiuto i loro studi in Germania, parmi che degnissimo della dignità vescovile sarebbe il Rev.mo Mons.  Nicola Bares , Prelato Domestico di Sua Santità, Canonico della Cattedrale e Rettore del Seminario vescovile di Treviri.
Nato in Idenheim (distretto di Bitburg, diocesi di Treviri) il 24 Gennaio 1871, compiuto il corso ginnasiale in Eichstätt ed in Treviri, studiò filosofia e teologia in quel Seminario e fu ordinato sacerdote il 30 Marzo 1895. Dopo essere stato cappellano in Coblenza e poi maestro di religione, venne a perfezionarsi nella Università di Berlino (1908-1909) ed ottenne la laurea in teologia nella Facoltà teologica di Breslavia (1909). Fu quindi professore di apologetica e di esegesi del Nuovo Testamento nell'anzidetto Seminario (1909-1918), di cui nel 1918 divenne Rettore ed infine nel 1920 fu nominato membro del Capitolo cattedrale e Consigliere ecclesiastico. Il Vescovo di Treviri, Rev.mo Mons.  Bornewasser, da me interrogato sub secreto, mi ha scritto a di lui riguardo quanto appresso: "Il Rev. Dr. Bares è uno dei più dotti, pii, fedeli e stimati sacerdoti della diocesi. Ha un ottimo carattere; è abile nel trattare cogli altri, di grande bontà e cortesia, sperimentato negli affari dell'amministrazione diocesana. I suoi discorsi e le sue prediche sono, seppure non propriamente popolari, tuttavia
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ricchi di contenuto e di pensiero, nobili e belli nella forma".
Egli è inoltre (come mi consta da altre sicure informazioni) di dottrina sanissima, attaccato ed ubbidientissimo alla S. Sede, specialmente versato nelle questioni concernenti la educazione del clero. Mons. Bornewasser aggiunge bensì che "l'amministrazione finanziaria è un campo, nel quale il Bares ha minor esperienza ed attitudine"; ma sembra che (come ebbi parimenti ad osservare per il Donders) egli potrebbe farsi aiutare da un buon Vicario generale, ad esempio dal Canonico Seelmeyer, più esperto di lui in simili affari.
In attesa pertanto delle venerate istruzioni dell'Eminenza Vostra, che oso di implorare sollecite, m'inchino umilmente al bacio della S. Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 03. Januar 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4162, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4162. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.