Dokument-Nr. 161
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 04. November 1923

Regest
Pacelli berichtet Gasparri über die Beratung der Fuldaer Bischofskonferenz vom 21. August, die sich mit dem Gesetzesvorhaben zur Verwaltung des katholischen Kirchenvermögens in Preußen befasste. Der Nuntius war bereits im Vorfeld der Konferenz vertraulich vom Limburger Bischof Kilian über die geplante Beratung informiert worden, hatte sich aber nicht zu dem Gesetzesvorhaben geäußert, da ihm noch keine Weisung des Heiligen Stuhls vorlag. Der Nuntius referiert aus dem Konferenzprotokoll, dass die Bischöfe einige Verbesserungen vorschlagen, den Entwurf generell aber für annehmbar und empfehlenswert halten. Unter anderem soll die Formulierung zur Mitgliedschaft der Vikare im Kirchenvorstand geändert werden (§ 2) und ein Absatz über die mögliche Absetzung der Gremiumsmitglieder durch die Diözesanverwaltung eingefügt werden (vormals § 9, jetzt § 7). Zudem wünschen die Bischöfe für die §§ 16 und 22 (vormals §§ 19 und 25) Neuformulierungen hinsichtlich der staatlichen Einsichtnahme in die kirchliche Güterverwaltung. Eine bischöfliche Kommission besprach diese Punkte mit einem Ministerialreferenten, worüber Bischof Kilian den Nuntius vertraulich in Kenntnis setze. Dabei hebt Kilian hervor, dass die Kommission sich um eine Verringerung der staatlichen Einflussmöglichkeiten bemühte. Zudem berichtet der Bischof, sich auf der Bischofskonferenz für eine Unterrichtung des Heiligen Stuhls über das Gesetzesvorhaben durch den Breslauer Kardinal Bertram, den Vorsitzenden der Konferenz, eingesetzt zu haben. Pacelli fügt an, bisher keine entsprechende Mitteilung von Bertram erhalten zu haben.
Betreff
Progetto di legge sull'amministrazione dei beni ecclesiastici in Prussia
Eminenza Reverendissima,
Col mio rispettoso Rapporto N. 27355 del 30 Aprile c. a. compii il dovere di riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima circa un progetto di legge sull'amministrazione dei beni ecclesiastici in Prussia, che il Governo stava preparando d'intesa coll'Episcopato, e mi permisi al tempo stesso di proporre in fine un quesito su tale argomento. L'Eminenza Vostra col venerato Dispaccio N. 18629 in data del 31 Maggio seguente si degnò di significarmi che avrebbe sottomesso la questione agli Emi Padri della S. Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari.
Intanto in data del 28 Luglio p. p. il Revmo Mons. Kilian, Vescovo di Limburg, cui mi ero già prima confidenzialmente rivolto per avere informazioni circa il progetto in discorso, mi comunicava riservatamente che di esso si sarebbe occupata la prossima Conferenza vescovile di Fulda; ma non conoscendo io ancora la mente della S. Sede, mi astenni dal pronunziarmi al riguardo. Dal protocollo della Conferenza medesima (inviatomi testé dall'Emo Sig. Card. Bertram)
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risulta infatti che nella seduta pomeridiana del 21 Agosto il menzionato progetto "venne accuratamente esaminato. La Conferenza fu d'avviso che, atteso il modo di amministrazione in uso dal 1875, il nuovo progetto, quale è uscito dalle discussioni svoltesi sinora, può, dopo qualche ulteriore miglioramento, venire accettato ed è anzi raccomandabile". Il protocollo stesso riproduce quindi le modificazioni suggerite dai Vescovi, fra le quali mi limiterò qui a menzionare: 1) una nuova formula concernente l'appartenenza dei vicari cooperatori al Kirchenvorstand (§ 2); – 2) un'aggiunta, in virtù della quale i membri dei corpi amministrativi possono essere licenziati dalle Autorità diocesane a causa non solo di "grave mancanza al proprio dovere", ma anche di "condotta scandalosa" (antico § 9, ora § 7); – 3) la sostituzione delle parole "preventivo e conti delle Kirchengemeinden" alle altre "amministrazione dei beni ecclesiastici", laddove si parla (antico § 19, ora § 16) della facoltà spettante alle Autorità dello Stato di prendere visione dell'amministrazione; – 4) la seguente nuova redazione del n. 2 dell'analogo paragrafo (25, ora 22) relativo all'amministrazione dei beni delle diocesi, capitoli, ecc.: "Le Autorità governative sono autorizzate a prender visione dei conti di quelle parti del
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patrimonio, per le quali lo Stato versa dei supplementi". Il protocollo nota pure che una Commissione composta di vari membri della Conferenza trattò il giorno seguente col relatore del Ministero del Culto in base alle suaccennate proposte di emendamenti, ma non dice con quale esito.
Con lettera, poi, del 15 Settembre scorso il prelodato Mons. Vescovo di Limburg mi ha riferito, sempre in via confidenziale, che detta Commissione, di cui egli pure faceva parte, si adoperò con ogni cura allo scopo di sostenere i diritti della Chiesa e di diminuire l'influenza governativa, chiedendo particolarmente che lo Stato (come si è già detto più sopra) possa prender visione soltanto del bilancio preventivo e dei conti delle Kirchengemeinden, e degli altri conti solo in quanto lo Stato versi dei supplementi ai relativi fondi. Mons. Kilian mi ha scritto pure aver egli proposto nella Conferenza vescovile che la S. Sede debba essere informata dal Presidente della Conferenza medesima (Emo Bertram) circa il progetto in discorso e le relative trattative dell'Episcopato, ed ha aggiunto che tale proposta incontrò la generale approvazione. Sino ad oggi però non è, almeno a questa Nunziatura, pervenuta alcuna comunicazione al riguardo.
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Tanto ho creduto mio dovere di portare a conoscenza dell'Eminenza Vostra, mentre, chinato umilmente al bacio della sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
61r, unterhalb des Datums hds. notiert von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger: "prender conoscenza di quanto ha riferito".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. November 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 161, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/161. Letzter Zugriff am: 26.12.2024.
Online seit 24.10.2013, letzte Änderung am 25.02.2019.