Dokument-Nr. 11450
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
München, 11. April 1921
Regest
Pacelli teilt Sbarretti mit, dass er dessen Depesche vom 28. Februar 1921 mit beiliegendem Schreiben des Regensburger Bischofs von Henle erst am 4. April erhielt. Der Nuntius erklärte von Henle, dass im Bayernkonkordat die freie Besetzung der Kanonikate und Benefizien seitens der Kirche und daher die Abschaffung staatlicher bzw. städtischer Präsentationsrechte durchgesetzt werden solle. Deshalb empfahl er, mit der Übertragung des Benefiziums bis zum Abschluss des Konkordats zu warten. Wenn nötig, könne dem Amberger Stadtrat das Präsentationsrecht mit dem Hinweis gewährt werden, dass dieses Zugeständnis keinen Präzedenzfall darstellen dürfe. Mit Schreiben vom 8. April entschied sich von Henle für die Aufschiebung der Angelegenheit und er bat den Nuntius, die Konzilskongregation darüber in Kenntnis zu setzen.Betreff
Supplica di Mons. Vescovo di Ratisbona
Il venerato Foglio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 1262/21 in data del 28 Febbraio scorso, spedito da Roma (come apparisce dalla data del timbro postale) il 1º del corrente2 mese, mi è pervenuto insieme al relativo Allegato (che qui accluso compio il dovere di ritornare all'Eminenza Vostra) il 4 di questo stesso mese di Aprile.
Dopo aver esaminato la supplica di Mons. 8001. Vescovo di Ratisbona, mi rivolsi a lui, rilevando come le trattative in corso per un nuovo Concordato bavarese danno fondato motivo di sperare che la Chiesa ottenga il diritto di libera provvista degli offici e benefici ecclesiastici senza cooperazione dello Stato e dei Comuni, e che quindi anche lo ius praesentandi al beneficio, di cui è parola nella supplica medesima, venga conseguentemente a cessare. In vista di ciò, invitavo il sullodato Mons. von Henle a considerare se non fosse per avventura più conveniente, onde evitare difficoltà, di rimandare a dopo la conclusione del Concordato anzidetto la progettata trasla-
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zione del beneficio in
discorso. Aggiungevo però che, qualora, a di lui parere, una simile dilazione riuscisse
dannosa, poiché, d'altra parte, il Magistrato civile di Amberg non consentirebbe (secondo
che si afferma nella supplica) a rinunziare fin da ora al suo diritto, avrebbe forse potuto
ricorrersi ad una soluzione temporanea, permettendo cioè l'esercizio dello ius
praesentandi soltanto provvisoriamente e colla espressa riserva scritta che ciò non
debba costituire un precedente per l'avvenire.Nella risposta in data dell'8 corrente, che ho parimenti l'onore di trasmettere qui unita all'Eminenza Vostra, il più volte menzionato Vescovo esprime l'avviso esser più opportuno di differire3 la suaccennata traslazione, e mi chiede di rendere di ciò informata cotesta S. Congregazione. Tutto l'affare rimarrebbe quindi per ora sospeso.
Nel sottomettere quanto sopra al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Seitenzählung von den Editoren eingefügt.
2↑"il 1º del cor" hds.
von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, in blauer Farbe unterstrichen und am
linken Seitenrand von gleicher Hand notiert: "?".
3↑"differire" hds. von unbekannter Hand, vermutlich
vom Empfänger, in roter Farbe unterstrichen.