Dokument-Nr. 12629
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 01. Januar 1923
Regest
Pacelli gibt die Rede wieder, die er als Dekan des diplomatischen Corps anlässlich des Neujahrsempfangs durch Reichspräsident Ebert hielt. Der Nuntius verband mit seinen Neujahrswünschen für Ebert und die deutsche Nation die Hoffnung auf Frieden, brüderliche Liebe und Gerechtigkeit in der schwierigen internationalen Lage. Ebert bedankte sich für die Neujahrsgrüße und wünschte, dass die Antrittsenzyklika "Ubi arcano Dei" Pius' XI. zur Befriedung der Völker beitragen möge. Der Reichspräsident bat die diplomatischen Vertreter darum, ihren Regierungen mitzuteilen, dass die Reichsregierung alles daran setzen werde, damit dieses Ziel erreicht werde.Betreff
Ricevimento di Capodanno presso il Sig. Presidente del Reich
Oggi a mezzodì ha avuto luogo il ricevimento dei Capi-Missione del Corpo diplomatico per gli auguri di Capodanno al Sig. Presidente del Reich.
Come Decano del sullodato Corpo diplomatico ho pronunziato in francese il seguente breve discorso:
"Monsieur le Président
Pour la seconde fois après la guerre mondiale le Corps diplomatique, accrédité auprès du Reich, se trouve réuni, en cette heureuse occasion, autour de Votre personne, que la Nation, en témoignage de la haute confiance que Vous lui inspirez, a confirmé dans la suprême Magistrature de l'État.
Au milieu des difficultés, qui, après les grandes crises des temps derniers, dominent encore dans la vie internationale, c'est avec un désir d'autant plus ardent de paix, d'amour fraternel et de justice, que nous saluons l'aurore de l'année nouvelle. Puisse-t-elle rapprocher la grande famille humaine du but, auquel
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aspirent les cœurs de tous les hommes de bonne volonté, et
apporter aux peuples, avec la solution des problèmes actuels, cette pacification et cette
sécurité, qui sont un gage d'ordre, de travail, de prospérité et de progrès.Tel est le vœu sincère, que nous Vous prions, Monsieur le Président, de vouloir agréer pour Vous et pour la Nation allemande, et dont nous demandons l'accomplissement à Celui, Qui, pour les peuples comme pour les individus, est la source suprême de tous les biens."
Il Sig. Ebert ha risposto in tedesco colle parole, che ho l'onore di riportare qui appresso nella traduzione italiana:
"Signor Nunzio,
La ringrazio per gli auguri, che Ella ha indirizzato nella odierna ricorrenza anche a nome del Corpo diplomatico a me ed alla Germania, e La prego di gradire l'assicurazione che io li ricambio di cuore.
I caldi voti di pace, di amore fraterno e di giustizia da Lei espressi corrispondono altresì alla più profonda brama del popolo tedesco, il quale nutre la speranza che gli augusti pensieri della Enciclica di Natale del Papa possano contribuire a rendere sempre più pacifiche ed armoniche le relazioni fra i popoli. Siate sicuri, o Signori,
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che il popolo tedesco ed il Governo sorto da esso farà di tutto, affinché i popoli ancor sempre
divisi cooperino, in vera pace e nel comune lavoro, alla ricostruzione della comunanza
economica delle Nazioni così necessaria per il mondo intiero.Mi sia permesso, Signor Nunzio e Signori, di aggiungere la preghiera di voler trasmettere ai loro Capi di Stato, Governi e popoli il mio profondo e sincero augurio per un pacifico e felice anno, nel quale possa essere appagato il desiderio di noi tutti".
Al ricevimento assistevano pure il Sig. Cancelliere Dr. Cuno, il Ministro degli Esteri von Rosenberg, il Segretario di Stato Barone von Maltzan [sic] ed il Capo del protocollo Dr. von Gülich.
L'Eminenza Vostra troverà qui acclusa la relazione col testo dei due discorsi, comunicata dal Governo alla stampa per mezzo dell'Agenzia Wolff.
Chinato umilmente al bacio della s. Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico