Dokument-Nr. 15170
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele
Berlin, 29. November 1927

Regest
Pacelli bestätigt den Erhalt einer Weisung, in der der Präfekt der Konzilskongregation Sbarretti ihn um eine Einschätzung zu einem Gesuch des Ermländer Bischofs Bludau über die geplante Errichtung eines "Krüppelheims" in Frauenburg bat. Der vom Nuntius befragte Präsident des Caritasverbands Kreutz gab an, über das Vorhaben auf dem Laufenden zu sein, zu dem die preußische Regierung nach anfänglichen Vorbehalten ihr Einverständnis gab. Ferner teilte Kreutz mit, dass es in der Region um Frauenburg noch kein solches Heim gibt, sodass Bedürftige in anderen Provinzen oder protestantischen Heimen untergebracht werden müssen. Überdies informierte er den Nuntius, dass der frühere Wormditter Pfarrer Hinzmann die Leitung des auf Spenden angewiesenen Heims übernehmen wird und Schwestern sich der Pflege widmen sollen. Im Hinblick auf die in Bludaus Gesuch erwähnte Verpfändung kirchlicher Güter hielt der Nuntius Rücksprache mit dem Ermländer Bischof und erfuhr, dass diese nur vorläufig und bis zur Fertigstellung des Krüppelheims geplant sei, um sofort Kapital zur Verfügung zu haben. Nach der Fertigstellung der Grundmauern werde das Gebäude sofort mit einer Hypothek belegt, sodass die Diözese nicht mehr belastet ist. Aufgrund dieser Klärungen hält Pacelli es für angebracht, Bludau das erbetene Einverständnis zu geben, die erwähnte Hypothek aufzunehmen.
Betreff
Istanza di Mons. Vescovo di Warmia per licenza di contrarre un mutuo
Eminenza Reverendissima,
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio N. 4854/27 in data 3 del corrente, col quale l'Eminenza Vostra Reverendissima mi ordinava di esprimere il mio umile avviso intorno alla istanza (che compio il dovere di ritornare qui acclusa) del Revmo Mons.  Agostino Bludau, Vescovo di Warmia1.
Secondo le informazioni assunte presso la benemerita Associazione di carità ( Caritasverband ), ed in particolare presso lo stesso Presidente della medesima, Revmo Mons.  Benedetto Kreutz, risulta: 1°.) che egli era perfettamente al corrente della cosa, avendo collaborato col sullodato Vescovo nel progetto dell'erigendo Istituto per i poveri storpi ( Krüppelheim ) in Frauenburg; 2°.) che il Governo prussiano, dopo di aver dapprima fatto delle difficoltà al progetto, trattandosi di un'opera puramente cattolica, la quale servirà per tutta la Prussia nord-orientale,
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ha dato ora il suo consenso e la sua approvazione; 3°.) che non esiste sinora nell'anzidetta regione alcun "Krüppelheim" cattolico, di guisa che i cattolici erano costretti a mandare quegli infelici o fuori della Provincia od in qualche istituto protestante; 4°.) che la sorveglianza e la direzione dell'opera sarà assunta dal Revmo Canonico Andrea Hinzmann di Warmia, già parroco in Wormditt, ove ha eretto una grande casa per epilettici; 5°.) che, trattandosi di un Istituto di beneficenza, si fa grande assegnamento sul generoso concorso dei buoni ed anche degli enti pubblici, i quali hanno sempre aiutato e promosso simili iniziative (Il sunnominato Mons. Kreutz ha aggiunto di aver ricevuto a tal fine proprio nei giorni scorsi una offerta di cinquanta mila marchi); 6°.) che l'assistenza dei ricoverati sarà affidata a delle Suore.
Siccome poi, dalla istanza in discorso pareva doversi dedurre che i beni della diocesi fossero tuttora oppignorati, mi sono rivolto al più volte menzionato Vescovo, chiedendogli più precise notizie al riguardo, e specialmente quali fossero in particolare detti beni e per quanto tem-
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po ancora si prevedeva che durerebbe un tale stato di cose. Egli mi ha risposto in data del 19 corrente nei seguenti termini: "L'effettivo oppignoramento dei beni stabili e delle rendite della diocesi di Warmia ha propriamente avuto luogo soltanto in via del tutto provvisoria. Solamente fintantochè l'oggetto da gravarsi, ossia il Krüppelheim, era in costruzione, i beni della diocesi sono stati dati in pegno giacchè era necessario di avere subito capitali disponibili; ed unicamente per promuovere la sottoscrizione delle azioni ed al tempo stesso per avere il danaro a condizioni più favorevoli, il Vescovo, e non il Caritasverband, ha dato il suo nome per il prestito. – Ora che i muri della fabbrica sono già costruiti, è stata messa immediatamente una ipoteca su questo immobile a favore della Banca dell'Aia sino all'ammontare di 600.000 fiorini, di guisa che ormai non vi è più alcun gravame della diocesi".
In considerazione di quanto sopra, sembrami subordinatamente che possa concedersi la implorata licenza o piuttosto la ratificazione del mutuo già contratto, nella supposizione che i beni e le rendite costituenti propria-
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mente la dotazione della diocesi siano effettivamente e legalmente liberati da ogni pegno ed onere, come sembra risultare dalla surriferita lettera di Mons. Bludau. Detta dotazione venne fissata, previo accordo fra la S. Sede ed il Governo prussiano, nella Bolla De salute animarum del 16 Luglio 1821 e forma ora oggetto di negoziati per la eventuale conclusione di un nuovo Concordato; conviene quindi, a mio modesto parere, che essa non sia toccata od altrimenti in qualsiasi modo gravata.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugeno Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
2rv: Abschnitt von "In considerazione di quanto sopra" bis "oggetto di negoziati per la" hds. mit blauer Farbe links neben dem Textkörper markiert.
1"Vescovo di Warmia" hds. mit Bleistift unterstrichen.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Sbarretti, Donato Raffaele vom 29. November 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 15170, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/15170. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.