Dokument-Nr. 18787
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
Berlin, 09. Januar 1927

Regest
Pacelli erteilt weisungsgemäß Auskunft über den Hochkirchlich-Ökumenischen Bund und die Zeitschrift Una Sancta. Der Nuntius gibt an, vom Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram erfahren zu haben, dass dieser den Breslauer Kirchenhistoriker Seppelt anwies, ein Gutachten dazu zu erstellen, das er dann an die deutschen Bischöfe weiterleitete. Pacelli zufolge widerspricht dieses jedoch einem von ihm selbst an den deutschen Episkopat gerichteten Rundschreiben, da es den Bund und die Una Sancta als für die katholische Kirche ungefährlich darstellt und von einem Verbot der Mitarbeit an der Zeitschrift sowie von jedweder mahnender Stellungnahme abrät. Überdies teilt Pacelli mit, dass er sich an den Kölner Erzbischof Kardinal Schulte wandte und ihn anhielt, sich dafür einzusetzen, dass der Bonner Kulturphilosoph Platz, der in einem Aufsatz nicht lehrekonforme Aussagen traf, auf einer Schulungswoche in Bad Griesbach nicht als Redner auftritt. Schulte wies Platz daraufhin an, sich künftig nicht mehr in der Form zu äußern, und lud ihn zu einem Gespräch vor. Ferner teilt Pacelli mit, dass Schulte den beiden aus seiner Erzdiözese stammenden Priestern Grosche und Rademacher jedwede weitere Mitarbeit an der Una Sancta untersagte und von den beiden die Einwilligung erhielt; der Rottenburger Bischof Sproll wies auf Pacellis Geheiß ebenfalls erfolgreich den in Stuttgart lebenden Redakteur der Zeitschrift Getzeny an, seinen Posten niederzulegen. Der Nuntius übersendet einen von seinem Privatsekretär Leiber verfassten und im Katholischen Kirchenblatt publizierten Artikel, in dem dieser den Standpunkt der katholischen Kirche zum Hochkirchlich-Ökumenischen Bund treffend darlegte. Deren Vorsitzende Martin und Heiler ließen daraufhin im gleichen Blatt eine Entgegnung veröffentlichen. Die anschließend von Leiber verfasste Replik legt der Nuntius seinem Bericht bei.
Betreff
Intorno all'Alta Chiesa Ecumenica ed il periodico Una Sancta
Eminenza Reverendissima,
Mentre rispettosamente ringrazio l'Eminenza Vostra Reverendissima per il venerato Dispaccio N. 723, 1926, che si è degnata di indirizzarmi in data del 9 Dicembre p. p., stimo non del tutto superfluo di comunicarLe alcune ulteriori informazioni circa il movimento dell'Alta Chiesa Ecumenica ed il periodico Una Sancta:
1.) È venuto a mia conoscenza in via strettamente riservata che l'Emo Signor Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, in seguito alla mia Circolare del 10 Settembre scorso, fece redigere sull'argomento dal Revmo Sig. Canonico Seppelt , Professore nella Facoltà teologica di quella Università, un Voto, che inviò poi il 14 Ottobre ai Revmi Ordinari della Germania,
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"allo scopo di facilitare una condotta uniforme". Ora però il menzionato Voto tende, se non erro, a paralizzare la Circolare suddetta. Prescindendo infatti da inesattezze di secondaria importanza, il Canonico Seppelt afferma che gli articoli dei collaboratori cattolici dell'Una Sancta non hanno offeso il punto di vista cattolico, ma anzi lo hanno sostenuto in forma calma ed oggettiva; che l'Una Sancta offre la possibilità di portare in ambienti, i quali altrimenti non avrebbero alcuna occasione di informarsi sulle cose della Chiesa cattolica, spiegazioni intorno alla dottrina ed alle istituzioni della medesima; che da tale collaborazione non sembra possano derivare pericoli, tanto più perché l'Una Sancta è una Rivista non diffusa largamente nel popolo, ma letta soltanto da un numero ristretto di cattolici colti, dei quali deve supporsi che abbiano sufficiente criterio per non soffrirne danno nella loro fede; che non sarebbe, almeno per ora, consigliabile di prendere posizione contro l'Una Sancta e soprattutto
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di vietare espressamente la collaborazione alla medesima, giacché ciò non farebbe che richiamare su di essa l'attenzione del pubblico e provocare agitazione. Il Seppelt giudica del resto probabile che la Rivista in discorso non possa mantenersi per mancanza di abbonati.
2.) In esecuzione degli ordini contenuti nel sullodato Dispaccio dell'Eminenza Vostra, mi son dato premura di rivolgermi al Signor Cardinale Arcivescovo di Colonia, pregandolo di adoperarsi, nel modo che credesse più opportuno a nomine proprio, affinché non avesse luogo l'annunziata conferenza del Prof. Hermann Platz. L'Eminentissimo mi ha risposto in data del 28 Dicembre p. p. che, trovandosi il menzionato Professore assente da Bonn, ove non sarebbe tornato che il 6 corrente, non gli era stato possibile d'indurlo a rinunziare alla conferenza anzidetta; gli aveva tuttavia indirizzato una lettera, nella quale, dopo aver richiamato la sua attenzione sull'articolo "Seelische Wege zum ökumenischen Denken" (Una Sancta, ann. 2, fasc. 1, pagg. 22-25), non
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conforme alla dottrina cattolica, lo esortava ad evitare di esprimere simili idee nella Schulungswoche del Görresring e lo invitava ad un colloquio con lui dopo il suo ritorno a Bonn.
Lo stesso Eminentissimo Schulte ordinò pure con Foglio in data del 28 Settembre 1926 ai due sacerdoti della sua archidiocesi, Rev.  Dr. Roberto Grosche e Prof. Dr. Arnoldo Rademacher di astenersi da qualsiasi ulteriore collaborazione nell'Una Sancta. Ambedue hanno dichiarato che avrebbero ubbidito a tale ingiunzione.
3.) Al Revmo Mons.  Sproll, Vescovo titolare di Almira e Vicario Capitolare di Rottenburg, il quale con Foglio in data del 30 Dicembre u. s. mi aveva riferito circa il Dr.  Getzeny di Stuttgart, Segretario del Volksverein für das katholische Deutschland per il Württemberg e redattore dell'Una Sancta, ho parimente scritto pregandolo di indurre detto Signore, - il cui articolo apparso sulla menzionata Rivista (ann. 2, fasc. 3, pagg. 277-284) dava luogo a riserve -, a cessare dal colla-
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borare nella medesima.
4.) Finalmente ho l'onore d'inviare qui accluso un articolo del Rev. P.  Roberto Leiber  S. J., apparso sul Katholisches Kirchenblatt di Berlino del 19 Dicembre 1926 ( Allegato I ),e nel quale per la prima volta è affermato chiaramente il punto di vista cattolico nella questione dell'Alta Chiesa Ecumenica. Esso ha salutarmente illuminato non pochi cattolici simpatizzanti con questo movimento, ed ha invece allarmato i capi del medesimo, massime il Prof. von Martin e l' Heiler , che hanno insistito, perché fosse inserita nel detto Kirchenblatt una loro rettifica, alla quale però il sullodato P. Leiber ha opposto nello stesso foglio del 9 corrente una conveniente replica ( Allegato II ). È tuttavia penoso di constatare l'attitudine almeno apparentemente neutrale della Redazione del Bollettino stesso in questa controversia.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 09. Januar 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18787, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18787. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.