Dokument-Nr. 19585
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi
[Berlin], 16. Januar 1927
Regest
Pacelli bestätigt, dass er dem Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin Berg weisungsgemäß 1.000 Lire zukommen ließ und übersendet Bergs Dankschreiben. Überdies gibt der Nuntius an, mit dessen Ordinarius, dem Kölner Erzbischof Kardinal Schulte, Kontakt aufgenommen zu haben, um seine Meinung zu einer möglichen Ernennung Bergs zum überzähligen päpstlichen Geheimkämmerer zu hören. Pacelli bedauert mitteilen zu müssen, dass der seinerzeit wärmstens empfohlene Berg nach Angabe Schultes kurz vor seinem Dienstantritt in Berlin ein Verhältnis mit einer Frau hatte, was in der Reichshauptstadt bislang weitestgehend unbekannt ist. Eine päpstliche Auszeichnung steht für den Nuntius deshalb außer Frage.Betreff
Sul Sac. Prof. Berg
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in questione fu proposto per la cura spirituale
dei Russi profughi in Germania dall'Eminentissimo Sig. Cardinale Bertram, Vescovo di Breslavia, al Revmo P. d'Herbigny S. J., Presidente del Pontificio Istituto Orientale, ed ora Vescovo titolare di Ilio, nel
Luglio 1924 in occasione del Congresso eucaristico di Amsterdam.
Per incarico del sullodato Revmo Monsignore d'Herbigny, scrissi all'Emo Schulte,
il quale con Foglio N. 24/723 del 6 Agosto 1924 mi rispose annuendo alla scelta
del Prof. Berg ed aggiungendo esser egli, a suo parere, "un sacerdote sicuro ed abile,
il quale certamente, qualora non sia necessaria la conoscenza della lingua russa, potrà far
bene nella cura spirituale dei Russi". Tutto ciò riferii, come di dovere, all'Eminentissimo
Signor Cardinale Segretario di Stato nel rispettoso Rapporto N. 31348 del 2 Ottobre 1924. Ho provato quindi una
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dolorosa sorpresa nell'apprendere ora dalla lettera
dell'Eminentissimo Arcivescovo di Colonia N. 45 in data del 12 corrente che il
detto sacerdote, alcun tempo prima della sua venuta a Berlino, commise in Colonia una grave
imprudenza con persona di sesso diverso. L'Eminentissimo stesso non è venuto a conoscenza di
tale penoso fatto che circa nove mesi or sono. Non sembra perciò in alcun modo possibile di
accordare al Prof. Berg qualsiasi Pontificia distinzione. Qui in Berlino la cosa è, per
quanto io sappia, sconosciuta. L'Eminentissimo Bertram, che ne è stato informato, non ha
creduto, almeno sinora, di proporre che venga esonerato dal suo ufficio.Ben dolente di dover comunicare quanto sopra all'E. V., m'inchino