Dokument-Nr. 2043
Pacelli, Eugenio
an [Pizzardo, Giuseppe]
[München], 26. Oktober 1923
Regest
Pacelli empfiehlt Pizzardo, dem Münchener Erzbischof eine päpstliche Geldspende für die Diözese zukommen zu lassen, da die Erzbischöfe von Breslau, Köln und Wien ebenfalls eine solche erhielten. Außerdem unterstützt er den Vorschlag mehrerer Bischöfe, päpstliche Spenden für Deutschland (ausgenommen Bayern) in der Regel an das Paderborner Zentralbüro zu richten, das für eine gerechte Verteilung sorgen wird. Zudem schägt der Nuntius angesichts der inflationären Währungslage in Deutschland vor, das Geld in Form von Schecks mit kleinen Beträgen zu verschicken.[Kein Betreff]
Due righe in tutta fretta.
1°) Avendo avuto i Cardinali Bertram





2°) Vari Ordinari della Germania (compresi i due Vescovi di Münster


85v
la
Germania sia inviato all'Ufficio centrale di Paderborn
3°) Circa il modo di mandare il danaro, per sé è meglio <nelle circostanze attuali

86r
bisognerebbe far sempre lettere assicurate per
il rispettivo valore, ma ciò costa enormemente. L'unico rimedio sarebbe
<fare>4 piccoli chèque, ad es. di
non più di mille lire, o meglio ancora più piccoli, se è possibile. Giacché, quando si porta
lo chèque alla Banca, si ricevono tutti Marchi, i quali il giorno seguente valgono forse
<soltanto>5 la metà. Con piccoli
chèques si può cambiare successivamente, e così si rimedierebbe a tale inconveniente.In tutta fretta, con inalterabile affetto, sperando che Ella venga a ristabilirsi, come già Le scrissi,
Sempre Suo
+ Eugenio Pacelli
1↑Hds. eingefügt von Pacelli.
2↑Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
3↑Hds. eingefügt von Pacelli.
4↑Hds. eingefügt von Pacelli.
5↑Hds. eingefügt von Pacelli.