Dokument-Nr. 2312
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 12. September 1926

Regest
Pacelli teilt mit, dass die Situation um die Spaltung der russischen Emigranten in Berlin nach der Absetzung des Bischofs der russisch-orthodoxen Auslandskirche in Deutschland Tichon durch den russisch-orthodoxen Metropoliten von Paris Evlogij nach Informationen des Seelsorgers für die russischen Emigranten in Berlin Berg unverändert ist. Evlogij hielt am 5. September in Berlin eine Versammlung mit 200 Russen ab, bei der beschlossen wurde, Tichon rechtlich zu verfolgen und von ihm die Übergabe der Kirche in der Nachodstraße und eine Geldstrafe zu erwirken. In diesem Rahmen wurde auch ein Kirchenrat gewählt. Der Dissens zwischen Evlogij und dem Metropoliten von Kiew Antonius scheint darin begründet zu liegen, dass Evlogij wegen seiner engen Beziehungen zu England und Amerika der Häresie beschuldigt wird. Anschließend berichtet Pacelli über ein Gespräch, das Berg mit dem griechisch-orthodoxen Archimandriten in Berlin Snosko führte. Dieser ist für die Seelsorge sowohl der von der Sowjetregierung anerkannten Moskauer Synodalkirche als auch der ukrainischen-orthodoxen Kirche zuständig, die zwar von dieser getrennt, aber in verschiedenen Punkten weiterhin von ihr abhängig ist. Im Februar fand in Moskau eine Versammlung mit dem Ziel der Vereinigung statt und Snosko wurden Richtlinien für seine Tätigkeit im Ausland mitgeteilt, die er Berg vorlegte. Danach leben und arbeiten die Synoden der Ukraine und Moskau für die Wiedervereinigung der christlichen Kirchen. Die Synode bekräftigte, dass sich die orthodoxe und die katholische Kirche im Bereich der Lehre am nächsten stehen. Sie räumt ein, dass sie die katholische Lehre wegen eigener Versäumnisse kaum kannte, dass sie dies nun aber nachholen wolle. So führten literarische Werke über die Zeit vor dem 10. Jahrhundert, etwa über Phoetius und das Filioque, zu neuen Erkenntnisse. Und der Kirchenhistoriker Skabalanowitz von der Akademie Kiew studiert die katholische Liturgie. Die bisher praktizierte Beschönigung und Verschleierung der Wahrheit wird zukünftig nicht mehr möglich sein und eine Annäherung soll versucht werden. Nach der Trennung von Kirche und Staat in der Sowjetunion ist die Kirche nun freier und kann unabhängig agieren. Der hauptsächliche Punkt ist, dass der hohe Rang des Papstes zunehmend auch von Orthodoxen anerkannt wird. Die Ideen des Priesters Maximilian von Sachsen, so zu glauben wir vor der Trennung, zeigen einen guten Weg auf, auch wenn dies nur die Auffassung eines kleinen Teils der Synode ist. Berg erklärte Pacelli, dass er diese Punkte sehr höflich mit Snosko diskutierte und ihm dabei die Unhaltbarkeit der Ideen des Prinzen Maximilian darlegte. Dabei lehnte Berg den Vorschlag ab, eine Vereinigung zu bilden, die aus gleichen Teilen aus Katholiken und Orthodoxen gebildet werden soll, um die Vereinigung zu beraten. Vielmehr äußerte Berg den Wunsch nach häufigen und inoffiziellen Gesprächen ohne feste Organisation, was Snosko anerkannte.
Betreff
Sulla scissione fra gli emigrati russi. – Circa l'unione delle Chiese russe colla Chiesa Romana
Eminenza Reverendissima,
La scissione fra gli emigrati russi, in seguito alla disposizione del vescovo "ortodosso" Tychon da parte del Metropolita Eulogio, come mi feci un dovere di riferire all'Eminenza Vostra Reverendissima col mio rispettoso Rapporto N. 35975, in data del 30 Agosto p. p. rimane, secondo informazioni avute dal Rev. sac.  Prof. Berg, per il momento immutata.
Il Metropolita Eulogio di Parigi si è recato qualche giorno fa in questa capitale, ove sotto la sua presidenza si tenne il 5 Settembre un'adunanza, cui parteciparono circa 200 russi, e nella quale fu deciso di procedere giudizialmente contro il vescovo Tychon, per ottenere da lui la consegna della chiesa in Berlino (Nachodstrasse 10) e del danaro. Fu eletto un nuovo Consiglio ecclesiastico.
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Sembra, del resto, che la ragione profonda del dissidio tra i Metropoliti Antonio e Eulogio debba ricercarsi nel fatto che quest'ultimo sarebbe accusato di eresia, specialmente a causa delle sue strette relazioni coi protestanti di Inghilterra e di America.
Stimo intanto opportuno di partecipare a Vostra Eminenza ciò che il sullodato Prof. Berg mi ha comunicato altresì circa un colloquio da lui avuto il 6 corr. mese col noto sacerdote Snosko (cfr. Rapporti N. 35545 del 6 Luglio u. s., e N. 35975 succitato). Egli è incaricato dell'assistenza spirituale degli "ortodossi", tanto della Chiesa Sinodale di Mosca riconosciuta dai Sovieti, come della Chiesa "ortodossa" ucraina, i cui capi sono i Metropoliti Pimen di Charkow e Innocenzo di Kiew. La Chiesa ucraina si è separata dalla russa, ma in vari punti dipende tuttora dal Sinodo di Mosca.
Nel Febbraio del corr. anno ebbe luogo in Mosca una straordinaria assemblea per l'unione delle Chiese. I principi colà stabiliti furono comunica-
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ti ufficialmente al sacerdote Snosko quali direttive per la sua attività all'estero. Egli aveva redatto degli appunti, tra cui espose al suddetto prof. Berg i seguenti:
"La questione dell'unione delle Chiese è una delle più accese del momento attuale. Di fronte all'alleanza conchiusa tra i bolscevisti, gli empi ed i massoni, deve anche costituirsi una unione tra le Chiese cristiane. I Sinodi dell'Ucraina e di Mosca vivono e lavorano per l'idea della riunione delle Chiese cristiane. Lo stesso Snosko deve svolgere privatamente e pubblicamente la sua attività in questo senso.
Il Sinodo afferma che la Chiesa cattolica è la più vicina alla Chiesa "ortodossa", avendo esse quasi in tutto la stessa fede, la stessa morale e la stessa dottrina della grazia. Il Sinodo ammette di più che, nel passato, gli "ortodossi" hanno appena conosciuto e studiato la dottrina cattolica, e la colpa deve ricercarsi nella Chiesa "ortodossa" dello Stato; ora invece la Chiesa "ortodossa" è sulla via
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di lavorare in questo senso; varie opere letterarie sull'epoca che precede il 10osecolo, ad es. su Fozio (prof. Rosseken), sul Filioque (prof. Bolotoff dell'Accademia di Pietroburgo), hanno portato nuovi punti di vista. Il Sinodo studia presentemente con grande amore la liturgia cattolica, specialmente attraverso le opere del prof. Skabalanowitz dell'Accademia di Kiew. Un palliamento ed offuscamento della verità come esistette fin qui non è più possibile e perciò, se anche molti tentativi per l'addietro non ebbero successo, deve ora seguire un avvicinamento. Fortunatamente, come fu detto nel convegno di Mosca, in seguito alla separazione della Chiesa dallo Stato le barriere sono cadute, la Chiesa è più libera e può procedere indipendentemente. Il punto principale è che l'eminente grado del Papa sia affermato non solo dalla Chiesa cattolica, ma bensì anche sempre più dalla Chiesa "ortodossa". Le opere e le idee del sacerdote cattolico Principe Massimiliano di Sassonia indirizzano verso una buona strada, poiché noi dobbiamo credere come abbiamo creduto prima della separa-
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zione. Quest'ultimo non è certo il modo di vedere generale, ma di una piccola parte della Chiesa Sinodale "ortodossa"." –
Il Rev. prof. Berg ha aggiunto di avere con la massima cortesia discusso col sacerdote Snosko di tale questione, come anche di avere accennato alla insostenibilità delle idee esposte e pubblicate a suo tempo dal Sac. Principe Massimiliano di Sassonia. Il medesimo prof. Berg ha creduto pure di dover respingere con dettagliati motivi la proposta di formare una associazione, che si comporrebbe di cattolici e di "ortodossi", e la cui presidenza sarebbe costituita in parti uguali da "ortodossi" e da cattolici, allo scopo di discutere i mezzi per l'unione. Egli stesso però ha espresso il desiderio di frequenti colloqui in ristretti e non ufficiali convegni, indipendenti da qualunque organizzazione; ciò che è stato riconosciuto ed ammesso.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 2312, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/2312. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 01.02.2022.