Dokument-Nr. 260
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
Rorschach, 19. Juni 1919
Regest
In seinem Bericht über die politische und soziale Situation in Bayern sieht Pacelli die Interessen der Kirche bedroht und fürchtet, die Trennung von Kirche und Staat in Bayern würde – wie der Münchner Erzbischof Michael von Faulhaber in seiner Silvesterpredigt behauptet hat – nach der französischen Art anstatt nach der amerikanischen erfolgen. Grund für seine Beunruhigung ist auch der Verfassungsentwurf des Kabinetts Hoffmann I, der starke antireligiöse Tendenzen aufweist. Dies ist nicht verwunderlich, da der Entwurf von einer rein sozialistischen Regierung verfasst worden ist. Im neuen Koalitionskabinett Hoffmann II hat die BVP, obwohl sie die größte Partei im Landtag ist, nur zwei Ministerien erhalten, wie auch die DDP; die SPD ist in fünf Ministerien vertreten. Das kürzlich veröffentlichte Bamberger Abkommen zwischen diesen drei Parteien im Bereich der Kulturpolitik scheint in vielen Punkten gegen die Kirche gerichtet. Die katholische Kirche habe keine Privilegien mehr, denn alle Glaubensgesellschaften genießen gleiche Rechte und den gleichen Schutz des Staates. Besonders schwerwiegend ist die Aufnahme des bayerischen Erlasses vom 25. Januar 1919, nach dem die Abmeldung vom Religionsunterricht durch die Erziehungsberechtigten erfolgen kann; dies unter Zusatz von der Norm, dass 16-Jährige selbst bestimmen können, ob sie am Religionsunterricht teilnehmen wollen oder nicht. Pacelli räumt ein, dass die schlechte Lage in Bayern die Aufrechterhaltung der Interessen der Kirche erschwert, kritisiert aber auch, dass christlich geprägte Parteien diesen Beschlüssen zugestimmt haben, obwohl sie das Konkordat verletzen. Um herauszufinden, wie und warum die Parteien diesem Entwurf zugestimmt haben, wandte er sich an Faulhaber, der ihm eine Erklärung des BVP-Mitglieds Franz Xaver Eggersdorfer übermittelte. Eggersdorfer betonte, dass der veröffentlichte Text dem tatsächlichen Entwurf nicht vollständig entspreche und die genannten Vereinbarungen noch nicht endgültig entschieden seien. Er berichtete auch, dass der bayerische Ministerpräsident Johannes Hoffmann etwa drei Wochen zuvor die Führer der BVP und der DDP zu sich kommen ließ und ihnen erklärte: entweder treten sie in die Regierung ein oder die Sozialdemokraten legen die Regierung nieder und überlassen das Land den Bolschewistischen. Beide besagten Parteien erklärten sich zu den Verhandlungen über die Bildung des neuen Kabinetts bereit. Auf der Suche nach einem Weg der Kompromisse habe die BVP mehr auf eine Milderung der wesentlich radikaleren, früheren Verfassungsentwürfe als auf die Durchsetzung der katholischen Prinzipien geachtet. Erzbischof Faulhaber versämte nicht, die BVP durch Eggendorfer auf die unverzichtbaren Punkte der Kirchenlehre aufmerksam zu machen. Pacelli erfuhr von Faulhaber weiterhin, dass die Fronleichnamsprozession in München untersagt wurde, weil die Stadtkommandantur aufgrund der momentanen Situation für deren Sicherheit nicht garantieren kann. Dem müsse man sich fügen, da die Genehmigung religiöser Prozessionen auch die Zulassung von Demonstrationen der USPD erforderlich mache. Abschließend berichtet Pacelli vom Ergebnis der Kreis- und Kommunalwahlen in Bayern, aus denen – außer einer leichten Zunahme der BVP – vor allem die USPD als Sieger hervorgegangen ist, was laut Pacelli die zunehmende Radikalisierung der Bevölkerung zeigt.Betreff
Situazione politico-religiosa in Baviera
la situazione in Baviera, non solo dal punto di vista sociale, ma anche sotto l'aspetto politico-religioso, continua a presentarsi piena di pericoli e gl'interessi della Chiesa appariscono assai minacciati, di guisa che vi è sempre più da temere che si avveri la previsione di Mons. Arcivescovo di Monaco




Oggetto di nuove preoccupazioni è stato testé il
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progetto di Costituzione




Tuttavia un simile progetto non poteva produrre sorpresa, giacché emanava da un Ministero puramente socialista. Poco dopo però la sua pubblicazione è stato costituito in Baviera, come è certamente ben noto all'Eminenza Vostra Reverendissima, un Gabinetto di coalizione






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sebbene conti appena la
metà dei deputati, ha pure due Ministri (Giustizia – Dr. Müller


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per questa via), ecc.
In ciò, poi, che riguarda la questione importantissima della scuola, prevale la dottrina del
partito socialista. Il noto decreto

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sottoscrivere. In
particolare poi è deplorevole che il partito anzidetto abbia accettato quelle basi, senza
tener conto che esse, almeno in parte, sono in opposizione col Concordato
E perciò che appena venuto a conoscenza degli accordi in discorso per mezzo della pubblica stampa, ho scritto subito a Mons. Arcivescovo di Monaco esternandogli la mia sorpresa per avere i cattolici senz'altro ceduto su materie gravissime, le quali non soltanto hanno formato già oggetto di pubbliche manifestazioni dell'Episcopato bavarese, ma toccano
Mons. de Faulhaber mi ha ora risposto che ha
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potuto interrogare
sull'argomento il sacerdote Professor Dr. Eggersdorfer

54r
summenzionati si sarebbero dichiarati disposti a
partecipare al governo. Nelle trattative in proposito i capi della Bayerische
Volkspartei avrebbero avuto presenti piuttosto le disposizioni ancor più radicali
del precedente progetto di Costituzione che i principi cattolici, e si sarebbero studiati di
mitigarne per via di compromesso i paragrafi più avanzati. Mons. Arcivescovo, il quale
non ha mancato di ricordare al partito medesimo per mezzo del Dr. Eggersdorfer i punti
a cui deve attenersi in conformità della dottrina della Chiesa, aggiunge nella sua lettera
che non sarebbe difficile attualmente di togliere alla Bayerische Volkspartei la
fiducia dei cattolici bavaresi, ma che riuscirebbe assai malagevole di sostituire una nuova
organizzazione politica alla già esistente. Mons. de Faulhaber nota altresì che le
concessioni dei capi del partito sulla questione della scuola sono tanto meno comprensibili,
in quanto che già prima l'Episcopato bavarese in un Memoriale inviato a ciascun deputato
(Alleg. III) aveva esposto le linee direttive al
riguardo. 54r
Ho ringraziato il sullodato Arcivescovo per le informazioni comunicatemi, esortandolo a continuare l'opera sua a difesa della religione ed insistendo nuovamente sui diritti spettanti alla Santa Sede in virtù del Concordato, diritti che non è lecito ai cattolici di compromettere.
La celebre processione del Corpus Domini non ha potuto aver luogo in quest'anno a Monaco. Mons. de Faulhaber mi ha significato che egli ha fatto quanto era in lui per celebrarla, sebbene le autorità militari affermassero di non poter dare alcuna garanzia di sicurezza; ma il Comando della città ha dichiarato categoricamente che in Monaco è proclamato lo stato di guerra, e non soltanto lo stato d'assedio come nelle altre città della Baviera, e quindi sono ivi proibiti tutti i pubblici assembramenti. Si è temuto inoltre che, se si permettessero le processioni religiose, non sarebbe più possibile di vietare le dimostrazioni ed i cortei dei socialisti indipendenti

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nonostante il rammarico della popolazione cattolica
per una tale omissione, si è dovuto cedere alla forza maggiore.Domenica scorsa 15 corrente ebbero luogo in Baviera le elezioni per i circondari, i distretti ed i comuni

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nella capitale bavarese lo scorso Gennaio, sono saliti
Domenica a 77.284, mentre quei dei maggioritari sono diminuiti da 117.363 a 45.559.Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con profondissimo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell' Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Protokollnummer rekonstruiert aus Protokollbuch.
2↑Hds. durchgestrichen und eingefügt von Pacelli.