Dokument-Nr. 340
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 14. September 1920
Regest
Pacelli informiert Gasparri über die Generalsynode der evangelischen Kirche in Bayern in Ansbach und deren neue Kirchenverfassung. In den "Münchner Neuesten Nachrichten" erschien eine Erklärung, in der die Generalsynode die Bestimmungen des CIC zur Mischehe als Kriegserklärung bezeichnet und die entsprechenden Forderungen des deutschen Episkopats energisch in Frage stellt, da sie dem ohnehin schon gespaltenen und geschwächten Deutschland schaden würden.Betreff
Il Sinodo generale della Chiesa evangelica in Baviera contro la nuova legislazione canonica sui matrimoni misti
La Chiesa evangelica di Baviera, la quale in seguito alla rivoluzione




"La pace confessionale non era stata mai tanto necessaria per il nostro popolo e la nostra patria come in questo tempo di estrema angustia, eppure essa giammai come oggi non si è trovata esposta a così grave pericolo,
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soprattutto a causa della posizione presa dalla Chiesa romana a riguardo dei matrimoni misti. I principi


L'onore della nostra Chiesa è offeso in maniera insopportabile; il suo avvenire e più seriamente minacciato che non da lungo tempo. In tale situazione il Sinodo stima suo sacro dovere di ridestare ovunque la coscienza evangelica: la consapevolezza di ciò, che costituisce per noi l'eredita dei nostri padri, e la fermezza, la quale, riconoscente e fedele, mantiene questa eredità con tanti sforzi conquistata ed affermata.
Ai Vescovi tedeschi nondimeno il Sinodo rivolge seriamente la questione, se è veramente bene di condurre la lotta contro i matrimoni misti con uno spirito ed in forme tali, da provocare necessariamente una accanita lotta fra le confessioni cristiane, nel campo già così scisso del popolo tedesco lottante per le sue ultime possibilità di vita, e ciò in un tempo, in cui le chiese cristiane di tutte le confessioni si trovano di fronte ad un veemente assalto della incredulità e vanno incontro ad avvenimenti inauditi dacché la Croce fu inalzata in terra tedesca".
39r
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico