TEI-P5
Dokument-Nr. 85
Eminenza Reverendissima,
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 8826 in data del 12 corrente relativo alla Lettera Pontificia di risposta
all'Indirizzo
della Conferenza dei Vescovi in
Fulda
.
Nel pomeriggio del giorno 4 dello scorso mese di Settembre l'Emo Sig. Cardinale Schulte
, di passaggio per Monaco, mi comunicò, anche a
nome del Sig. Cardinale Bertram
, che l'anzidetta Conferenza, cedendo alle vive
insistenze del Revmo Mons. Vescovo di Fulda
, aveva inserito nel menzionato Indirizzo un punto
relativo alla fondazione della Università libera cattolica
, ma, poiché
essa nelle presenti circostanze sembrava d'impossibile attuazione, mi pregò di esprimere
confidenzialmente alla S. Se-
della Segreteria di Stato
, con una
lettera privata
, che venne spedita raccomandata il giorno
6 di quello stesso mese, ma che non deve essere stata recapitata in tempo al prelodato
Monsignore, il quale in quei giorni (se non erro) si trovava assente da Roma per le ferie
estive.1
Giunto, pertanto, il più volte nominato Pontificio Documento, i due Eminentissimi di Breslavia e di Colonia, avendo notato che il punto predetto occupava invece in esso un posto importante, stimarono "non consigliabile (come mi scrisse il Sig. Cardinale Bertram in data del 4 corrente) che il testo della Lettera medesima venisse reso di pubblica ragione, giacché avrebbe suscitato l'impressione, esser l'Episcopato così ignaro delle cose del mondo, da porre in prima linea nelle sue deliberazioni, in questi tempi di orribile miseria, la fondazione, assolutamente inattuabile in un prossimo avvenire, della Università di Fulda." L'Emo Cardinale Schulte aggiunse "esser forse meglio, anche a causa delle trattative concordata-
; il che diede origine
al mio rispettoso telegramma cifrato N. 412 del 6 corrente.
In conseguenza di ciò, credo che, soppressa la parte relativa alla Università, i sullodati
Signori Cardinali non avrebbero più alcuna obbiezione contro la pubblicazione del Documento
in parola.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 25.04.2017.
Dokument-Nr. 85
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
München, 16. Oktober 1922
Regest
Pacelli bestätigt den Empfang der Weisung vom 12. Oktober 1922 betreffend das päpstliche Antwortschreiben auf die Grußadresse der letzten Fuldaer Bischofskonferenz. Er erläutert den Hintergrund der Bitte des Breslauer Fürstbischofs Kardinal Bertram und des Kölner Erzbischofs Kardinal Schulte, auf eine Veröffentlichung des päpstlichen Antwortschreibens in den "Acta Apostolicae Sedis" zu verzichten. Eine solche sei wegen der Erwähnung der Gründung einer katholischen Universität in Hinblick auf die laufenden Konkordatsverhandlungen nicht opportun. Pacelli wies den Substituten im Staatssekretariat Pizzardo umgehend in einem privaten Schreiben auf diesen Wunsch hin, doch dieser war nicht in Rom. Der versandte Text beinhaltete somit die besagte Passage, weshalb sich Schulte erneut an Pacelli wandte, der daraufhin sein verschlüsseltes Telegramm vom 6. Oktober verfasste. Nach Pacellis Ansicht würden die Kardinäle im Fall eines Verzichts auf die entsprechende Passage keinen Einwand mehr gegen die Veröffentlichung haben.Betreff
Sulla Lettera Pontificia di risposta all'Indirizzo della Conferenza dei Vescovi in
Fulda
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 8826 in data del 12 corrente relativo alla Lettera Pontificia di risposta



Nel pomeriggio del giorno 4 dello scorso mese di Settembre l'Emo Sig. Cardinale Schulte




47v
de il desiderio che il
punto medesimo non venisse toccato nella risposta od almeno lo fosse soltanto in modo
generale. Per soddisfare tale domanda, mi rivolsi senza indugio all'Ecc.mo Mons. Sostituto


Giunto, pertanto, il più volte nominato Pontificio Documento, i due Eminentissimi di Breslavia e di Colonia, avendo notato che il punto predetto occupava invece in esso un posto importante, stimarono "non consigliabile (come mi scrisse il Sig. Cardinale Bertram in data del 4 corrente) che il testo della Lettera medesima venisse reso di pubblica ragione, giacché avrebbe suscitato l'impressione, esser l'Episcopato così ignaro delle cose del mondo, da porre in prima linea nelle sue deliberazioni, in questi tempi di orribile miseria, la fondazione, assolutamente inattuabile in un prossimo avvenire, della Università di Fulda." L'Emo Cardinale Schulte aggiunse "esser forse meglio, anche a causa delle trattative concordata-

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rie, di non parlare in questo momento di progetti molesti
allo Stato, ed i quali, del resto, non sono attualmente che utopie". Per tali considerazioni
ambedue gli Eminentissimi mi chiesero di adoperarmi, affinché la Lettera in discorso non
venisse pubblicata negli Acta Apostolicae Sedis
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1↑Hds. am linken Seitenrand neben dem Absatz von unbekannter Hand
notiert: "fu passata a Mgr. Tardini
, se non erro"; direkt darunter folgt, hds. von Tardini
notiert: "Erra: Io stavo a Chiaverano. Tardini"; direkt darunter folgt, hds. von
unbekannter Hand notiert: "La lettera non fu passata a nessuno".
