Dokument-Nr. 8526
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 07. Juni 1918
Regest
Der österreichische Bevollmächtigte beim Heiligen Stuhl, Prinz von Schönburg-Hartenstein, suchte Pacelli auf und bat ihn, sich gegen eine drohende Beschlagnahmung des Instituts Santa Maria dell'Anima oder des Campo Santo Teutonico zu verwenden, da auch diese unter das italienische Dekret vom 18. Januar 1918 fallen, das die Beschlagnahme von Gütern feindlicher Staaten anordnet, fallen. Nuntius Maglione hat dem Bevollmächtigten in Bern auf einen Paragraphen in den Ausführungsbestimmungen zum Dekret hingewiesen, nach welchem Ausnahmen zugelassen werden und auf den gestützt man die Sequestration vielleicht abwehren könnte. Damit die Anima-Stiftung nicht in ein Lazarett umgewandelt werde, könnte der spanische Botschafter einen Saal derselben dem Roten Kreuz zur Verfügung stellen.Betreff
Per l'Istituto di Santa Maria dell'Anima
Sua Altezza Serenissima il Signor Principe Schönburg-Hartenstein, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario di Sua Maestà Imperiale e Reale Apostolica presso la Santa Sede, di passaggio per Monaco, è venuto oggi a visitarmi e mi ha pregato di comunicare alla Santa Sede quanto segue:
Nell'anno corrente il Governo italiano ha emanato un Decreto generale sul sequestro dei beni appartenenti ai sudditi degli Stati nemici (sia persone particolari, che enti giuridici). Tale Decreto potrebbe colpire anche l'Istituto di Santa Maria dell'Anima, non meno che quello del Campo Santo Teutonico; per il primo anzi vi sono molti indizi, i quali fanno ciò temere, come domande d'inventari, richieste per adibire i locali ad uso di lazzaretto, ecc. Monsignor Maglione, però, ha mostrato in Berna al sullodato
25v
Ambasciatore un paragrafo della Circolare ai Prefetti per l'applicazione del più volte
menzionato Decreto, nel quale si ammettono delle eccezioni, e su cui sarebbe quindi
possibile basarsi per impedire il temuto sequestro. Trattandosi di un Istituto
ecclesiastico, ove vengono educati i giovani sacerdoti della Germania e dell'Austria, Sua
Altezza confida che la Santa Sede vorrà interessarsi per scongiurare quel danno.A tale scopo, tuttavia, (ha aggiunto il Signor Principe Schönburg) e come garanzia che l'Istituto sia lasciato tranquillo, potrebbe ben ammettersi, ad esempio, che una sala del medesimo venga posta dall'Ambasciatore di Spagna con atto spontaneo a disposizione della Croce Rossa.
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico