Document no. 16253
Gasparri, Pietro to Pacelli, Eugenio
Vatican, 30 June 1926
Summary
Gasparri übermittelt die Rückmeldung des Heiligen Stuhls zum Vorschlag hinsichtlich der Bischofsernennungen, den Pacelli mit den Vertretern der preußischen Regierung im Rahmen der Konkordatsverhandlungen erarbeitete. Der Papst autorisiert den Nuntius, die Verhandlungen auf der Linie des Vorschlags fortzusetzen, hält es aber für schwierig, immer drei geeignete Kandidaten zur Auswahl stellen zu können. Deshalb wünscht er, den Text dahingehend zu ändern, dass der Heilige Stuhl zwei oder drei Kandidaten benennen wird. Ferner schlägt Gasparri vor, die Anfrage zu Erinnerungen politischer Natur gegen die Kandidaten erst nach der Bischofswahl durch das Kapitel an die preußische Regierung zu richten, um Verzögerungen, Beeinflussungen und Indiskretionen zu vermeiden.[no subject]
Ho fatto oggetto del mio più attento esame il pregiato Rapporto della S. V. Ill.ma e Rev.ma n. 35412 del 16 corrente circa le trattative concordatarie colla Prussia, in merito alla provvista delle sedi vescovili vacanti, e non ho mancato di riferirne al Santo Padre.
Sua Santità non è alieno dall'autorizzarLa a continuare le conversazioni sulla linea dell'Articolo proposto, ma non si nasconde la difficoltà di avere sempre tre candidati, sui quali la Santa Sede possa rimanere completamente tranquilla. Quindi la stessa Santità Sua desidera che il testo progettato venga modificato nel seguente modo: "... Questa (la S. Sede) tenendo presenti tali liste, senza tuttavia essere vincolata alle medesime, designa al Capitolo due o tre persone".
Per quanto poi riguarda la domanda del nulla osta
65v
politico mi sembra che la richiesta
fatta al Governo sopra due o tre nomi, non sia scevra di inconvenienti, tanto per le
pressioni che il Governo stesso potrebbe esercitare sui membri del Capitolo, in vista della
elezione, quanto anche pel ritardo che esso potrebbe frapporre prima di rilasciare il nulla
osta su due o tre nomi; senza dire del pericolo di indiscrezioni da parte degli uffici
governativi, nel momento più delicato della provvista, quale è quello della elezione. Tutti
questi inconvenienti si potrebbero evitare se la S. Sede chiedesse al Governo il nulla
osta politico dopo la elezione del Capitolo. In tal modo si avrebbe anche il vantaggio che
di fronte al Governo l'eletto ha per sé il parere favorevole del Capitolo.Mi valgo infine ben volentieri dell'opportunità per confermarmi con sensi della più distinta e sincera stima
Di V. S. Ill.ma e Rev.ma
Servitore.
P. Card. Gasparri