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                            Document no. 10353
                         
                        
                        
                             
                        
                             
                        In riscontro al pregiato Foglio N. 249/21 in data del 18
        Giugno p. p. ho l'onore di riferire alla S. V. Illma e Revma quanto segue:
Il Capitolo di S. Pietro in Bautzen con istanza in data del 16 Marzo scorso supplicò il Santo Padre
, affinché, pro hac tantum vice et servato de coetero
        iure electionis in lege fundationis radicato, si designasse, in occasione dei festeggiamenti
        per il settimo centenario della fondazione del Capitolo stesso, di nominare Decano
        Auctoritate Apostolica, maioris honoris gratia, il Reverendissimo Mons. Giacomo Skala
, Prelato Domestico
        (attualmente Protonotario Apostolico ad instar participantium
) e
        Canonico Seniore, cum certo constaret de favorabili voto maioris numeri Canonicorum, si
        reapse ad electionem processissent.
Debbo aggiungere che il 26 Giugno scorso, nella ricorrenza anzidetta, per
Segretario di Stato
 del 12 di quello stesso mese), venne
        solennemente annunziato, – sebbene non fossero ancor giunte le relative Bolle, che si
        attendono però quanto prima –, il ripristinamento dell'antica diocesi di
            Meissen
 per la Sassonia con sede in Bautzen, in seguito al quale detto Capitolo
        di S. Pietro viene ad essere cattedrale. Egualmente per particolare facoltà
 della
        S. Sede (partecipata pure con telegramma del prelodato
        Eminentissimo del 22 dello stesso mese) Mons. Skala prese in quel medesimo giorno
        possesso del decanato; la nomina del suddetto Prelato a questa Dignità era stata notificata
        dallo stesso Emo Signor Cardinale con precedente telegramma del 14
        d. m.
L'istanza non portava né la commendatizia né il visto dell'Ordinario, perché Mons. Skala era ed è tuttora egli stesso, in virtù del Decreto
        della S. Congregazione de Propaganda Fide
 del 7 Gennaio
        1921, Amministratore 
).
Circa gli altri quesiti, contenuti nel succitato Foglio della S. V., il Capitolo di Bautzen, da me interrogato al riguardo, mi comunica ora quanto appresso:
"Decanatus Capituli nunc cathedralis ad St. Petrum Budissae est dignitas secunda. Prima dignitas nempe Praepositura, ab acatholicis occupata, vacat, ita ut praeter unicam infulatam, quae est Decanatus, in Capitulo ad praesens nulla sit alia dignitas connumeranda.
Praebenda Decanatus vacavit per obitum (4. Decembris 1920) Illmi ac Rmi Dni Francisci Loebmann
, Episcopi tit. Prienensis et exempti hujus Capituli Decani. 
Reditus certi praebendae Decanatis sunt: 6.000 (sex millia) monetae germanicae Marcarum cum libera habitatione in propria curia, alimentis in mensa communi Canonicorum et libero usu servorum, vecturae et bibliothecarum Capituli. Incerti reditus sunt emolumenta quaedam vix memoratu digna. Ex servitio chori et ecclesiae habentur fructus ad normam sacrorum canonum".
Mi sia infine permesso di significare pure alla S. V. che, siccome la questione della provvista dei Canonicati nei Capitoli Cattedrali dovrà probabilmente essere regolata in modo uniforme per tutta la Germania, proposi già alla S. Sede (la Quale, come da telegramma dell'Emo Segretario di Stato del 22 Giugno p. p., si compiacque di accogliere tale suggerimento) che nelle Bolle di ripristinamento della diocesi di Meissen non fosse toccata la questione suaccennata, sebbene il Capitolo di Bautzen abbia a suo favore la legge di fondazione a norma del canone 403
. Pregherei quindi subordinatamente la S. V. a voler disporre che lo
        stesso criterio venga seguito anche nella redazione della Bolla di nomina del nuovo
        Decano.
Dopo di ciò, con sensi di profondo ossequio mi pregio confermarmi
Della S. V. Illma e Revma 
                        
                             
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    Document no. 10353
Pacelli, Eugenio
 to Guerri, Giuseppe
[München], 12 July 1921
                        Summary
Pacelli antwortet auf die Anfrage Guerris vom 18. Juni 1921, dass das Kapitel zu St. Peter in Bautzen den Heiligen Vater mit Schreiben vom 16. März gebeten hatte, anlässlich des siebenhundertsten Gründungsjahres des Kapitels den Apostolischen Protonotar ad instar Jakob Skala kraft apostolischer Autorität ("auctorictate apostolica") durch eine einmalige Ausnahme gegenüber dem Kapitelwahlrecht zum Kapiteldekan ernennen zu wollen. Gemäß dem Telegramm Gasparris vom 12. Juni wurde am 26. Juni, dem Tag der Gründungsfeier des Bautzener Kapitels, mit besonderer Autorisation des Heiligen Stuhl die Wiedererrichtung der Diözese Meißen mit Sitz in Bautzen angekündigt. Mit Telegramm Gasparris vom 14. Juni wurde Skala zum Kapiteldekan ernannt und gemäß eines weiteren Telegramms des Kardinalstaatssekretärs vom 22. Juni durfte er sein Amt vier Tage später antreten. Das genannte Schreiben des Bautzener Kapitels war mit keinem Sichtvermerk versehen und wurde von keinem Empfehlungsschreiben des Bischofs begleitet, weil Skala durch Dekret der Kongregation für die Glaubensverbreitung vom 7. Januar 1921 als interimistischer Apostolischer Administrator nach Kanon 198 § 1 CIC/1917 die Aufgaben des Ordinarius ausübte. Das Bautzener Kapitel teilte Pacelli mit, dass die höchste Dignität im Kapitel die Propstei und die zweite das Dekanat sei. Die Propstei sei aber seit der Reformation vakant und durch den Tod Franz Löbmanns sei nun auch das Dekanat vakant geworden. Die fixe Dotation des Kapitels beträgt 6.000 Mark. Obwohl das Bautzener Kapitel unter Kanon 403 CIC/1917 fällt, schlug Pacelli mit Einwilligung Gasparris vor, in den Bullen über die Wiedererrichtung der Diözese Meißen auf Angaben zu den Dignitäten und Einkommen des Bautzener Domkapitels zu verzichten, da in ganz Deutschland wahrscheinlich eine einheitliche Regelung getroffen werden soll. Pacelli bittet Guerri, bei der Ausstellung der Bullen für den neuen Dekan auf diese Punkte zu achten.[no subject]
Il Capitolo di S. Pietro in Bautzen con istanza in data del 16 Marzo scorso supplicò il Santo Padre
Debbo aggiungere che il 26 Giugno scorso, nella ricorrenza anzidetta, per
340v
speciale autorizzazione della
        S. Sede (comunicata con telegramma dell'Eminentissimo Signor
            CardinaleL'istanza non portava né la commendatizia né il visto dell'Ordinario, perché Mons. Skala era ed è tuttora egli stesso, in virtù del Decreto
341r
Apostolico (interino) della Sassonia,
        e quindi Ordinario (can. 198 § 1Circa gli altri quesiti, contenuti nel succitato Foglio della S. V., il Capitolo di Bautzen, da me interrogato al riguardo, mi comunica ora quanto appresso:
"Decanatus Capituli nunc cathedralis ad St. Petrum Budissae est dignitas secunda. Prima dignitas nempe Praepositura, ab acatholicis occupata, vacat, ita ut praeter unicam infulatam, quae est Decanatus, in Capitulo ad praesens nulla sit alia dignitas connumeranda.
Praebenda Decanatus vacavit per obitum (4. Decembris 1920) Illmi ac Rmi Dni Francisci Loebmann
Reditus certi praebendae Decanatis sunt: 6.000 (sex millia) monetae germanicae Marcarum cum libera habitatione in propria curia, alimentis in mensa communi Canonicorum et libero usu servorum, vecturae et bibliothecarum Capituli. Incerti reditus sunt emolumenta quaedam vix memoratu digna. Ex servitio chori et ecclesiae habentur fructus ad normam sacrorum canonum".
Mi sia infine permesso di significare pure alla S. V. che, siccome la questione della provvista dei Canonicati nei Capitoli Cattedrali dovrà probabilmente essere regolata in modo uniforme per tutta la Germania, proposi già alla S. Sede (la Quale, come da telegramma dell'Emo Segretario di Stato del 22 Giugno p. p., si compiacque di accogliere tale suggerimento) che nelle Bolle di ripristinamento della diocesi di Meissen non fosse toccata la questione suaccennata, sebbene il Capitolo di Bautzen abbia a suo favore la legge di fondazione a norma del canone 403
Dopo di ciò, con sensi di profondo ossequio mi pregio confermarmi
Della S. V. Illma e Revma
