Document no. 952
Pacelli, Eugenio to Bisleti, Gaetano
Berlin, 15 December 1927

Summary
Pacelli erteilt Auskunft über die für den vakanten Lehrstuhl für Dogmatik an der Universität Breslau vorgeschlagenen Kandidaten, den Braunsberger Poschmann und den Tübinger Geiselmann. Der Nuntius gibt an, dass Poschmann sich in seinen Werken als eher mittelmäßiger Theologe erwies, jedoch stets fleißig und aus theologischer Sicht nicht zu beanstanden ist. Pacellis Privatsekretär bezeichnete ihn zudem als beispielhaften Priester. Geiselmann sieht der Nuntius als fähigen Wissenschaftler, der in seinen Werken die Dogmen jedoch eher historisch als theologisch behandelt. Um sich ein vollumfassendes Bild von Gehrmann zu verschaffen, wollte Pacelli noch weitere Informationen über ihn einholen. Da ihn die Studienkongregation jedoch zwischenzeitlich anwies, dem Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram so schnell wie möglich seine Einschätzung zu Geiselmann und Poschmann mitzuteilen, gab er die oben geschilderte Beurteilung an diesen weiter, ohne sich zuvor ausgiebiger zu Geiselmann informieren zu können. Der Nuntius gibt zu verstehen, dass ein solches, von Bertram gefordertes übereiltes Vorgehen bei einer Lehrstuhlbesetzung zu riskant und für den Ruf des Heiligen Stuhls nachteilig ist, da in der Eile entweder ein falscher Kandidat ernannt oder ein geeigneter Kandidat übersehen wird. Pacelli ist nicht klar, warum Bertram eine so kurze Frist setzte, zumal der neue Lehrstuhlinhaber erst im folgenden Semester seinen Dienst antreten soll. Für die Zukunft wünscht sich der Nuntius, dass die Studienkongregation die respektiven Bischöfe zeitig darum bittet, Kandidaten für einen Lehrstuhl zu nennen, sodass der Heilige Stuhl in Ruhe abwägen und sich ein Urteil bilden kann.
Subject
Sui candidati per la vacante cattedra di teologia dommatica nella Facoltà teologica di Breslavia (RR. Carlo Adam, Bernardo Poschmann, Giuseppe Geiselmann)
Eminenza Reverendissima,
Facendo seguito al mio rispettoso telegramma cifrato N. 509 in data del 3 corrente, compio il dovere di comunicare all'Eminenza Vostra Reverendissima le seguenti informazioni circa i RR. Prof. Dr. Bernardo Poschmann e Dr. Giuseppe Geiselmann.
Il Rev. Dr. Bernardo Poschmann, nato il 1°. Settembre 1878 in Heinrikau (Prussia Orientale), ora Professore ordinario di teologia dommatica nell'Accademia dello Stato in Braunsberg, è autore delle seguenti opere: Die Sichtbarkeit der Kirche nach der Lehre des hl. Cyprian (1907); Die Sündenvergebung bei Orige<i>nes2 (1912); Hat Augustinus die Privatbuße eingeführt? (1920); Die kirchliche Vermittlung der Sündenvergebung nach Augustinus (1921); Kirchenbuße und correptio secreta bei Augustinus (1923); Grundlagen und Geisteshaltung der katholischen Frömmigkeit (1925). –
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In queste numerose pubblicazioni egli non si rivela propriamente uno scienziato di prim'ordine, giacché non manifesta una grande facoltà di sintesi; è però uno studioso diligente e coscenzioso, la cui dottrina teologica non sembra dar luogo ad alcuna obbiezione. Il Rev. P. Gehrmann, S.V.D., mio Segretario particolare, che personalmente lo conosce, assicura essere egli anche sacerdote zelante ed esemplare.
Il Rev. Dr. Giuseppe Geiselmann libero docente di teologia dommatica nella Facoltà teologica della Università di Tübingen, è nato il 27 Febbraio 1890 a Neu-Ulm ed ha scritto le seguenti opere: Studien zu frühmittelalterlichen Abendmahlsschriften (1926) e Die Eucharistielehre der Vorscholastik (1926). Di quest'ultima si è avuta una recensione nella Rivista dei RR. Padri della Compagnia di Gesù: Scholastik 2 (1927) pag. 267 e seg. Il Geiselmann dimostra senza dubbio notevole capacità scientifica; può tuttavia sembrare che egli trascuri alquanto l'elemento soprannaturale della evoluzione del dogma nella Chiesa e si limiti forse troppo al lato puramente storico. Data però la natura dell'argomento dei suoi scritti, sarebbe difficile di emettere, in base soltanto alle sue pubblicazioni, un
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giudizio definitivo e sicuro circa le sue tendenze. Mi era perciò sembrato conveniente di cercare di procurarmi intorno al candidato in questione altre notizie. Mentre però ero sul punto di eseguire tale proposito, mi pervenne il secondo telegramma cifrato di cotesta S. CongregazioneN. 61 dell'11 corrente, il quale mi ordinava di rispondere all'Emo Sig. Cardinale Vescovo di Breslavia prima della metà del corrente mese. Non essendovi così alcun tempo per ulteriori indagini, altro non mi è rimasto che di comunicare al sullodato Eminentissimo quanto segue: la S. Sede non può approvare la proposta del Rev. Prof. Carlo Adam; nulla vi è da obbiettare, dal punto di vista della correttura<ezza>3 della dottrina teologica e della condotta, quanto al Rev. Prof. Bernardo Poschmann; per ciò che concerne, infine, il Rev. Dr. Giuseppe Geiselmann, le sue pubblicazioni danno luogo a dei dubbi nel senso suaccennato.
Ho aggiunto che la ristrettezza del tempo aveva reso impossibile di prendere sul terzo dei suddetti ecclesiastici più complete informazioni, lasciando così all'Eminentissimo Vescovo la responsabilità della decisione.
A questo proposito, – pur ammettendo pienamente che
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occorre di evitare qualsiasi inutile dilazione, affine di non lasciar apparire nel pubblico l'intervento della S. Sede e prevenire così dannose polemiche –, credo mio dovere di esporre con ogni umiltà e rispetto all'Eminenza Vostra i pericoli, cui, d'altra parte, può dar luogo una decisione in un termine così breve, come quello richiesto dal più volte menzionato Signor Cardinale. Non essendo infatti possibile di conoscere così bene tutti gli eventuali candidati per le cattedre nelle Facoltà teologiche in Germania, da poter dare, all'occasione, in pochi giorni un giudizio sicuro, si corre il rischio: o di pronunziare un nulla osta riguardo ad un soggetto non degno, compromettendo in tal guisa in una materia così delicata la S. Sede; ovvero di escludere un candidato oggettivamente idoneo. Ora anche in questa seconda ipotesi si potrebbero avere gravi conseguenze. Qualora, infatti, si venisse a conoscere che un simile rifiuto è stato cagionato da opposizione della S. Sede – e giammai, come prova l'esperienza, non si può contare in modo assoluto sul mantenimento del segreto –, ciò aumenterebbe la sfiducia e la diffidenza, che – è mio obbligo di coscienza il riferirlo – pur troppo, per quanto del
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tutto ingiustamente, domina qui in non pochi circoli intellettuali, anche cattolici ed ecclesiastici, verso la S. Sede medesima, quasi che e<E>ssa4 non conosca e non comprenda la situazione e le condizioni della Germania. Di tale triste mentalità si è avuta anche testé una deplorevolissima manifestazione in un "Voto" anonimo pubblicato nel libro: Die Akten und thelogisch-kanonistisches Gutachten zum Schrifttum Joseph Wittigs, Berlin, Lambert Schneider, 1927, sul quale ho creduto perciò di richiamare seriamente, per gli opportuni provvedimenti, l'attenzione dell'Ordinario del luogo, Emo Bertram. – Ignoro, del resto perché il Sig. Cardinale Vescovo di Breslavia abbia nel caso attuale fissato per la risposta un termine così corto, mentre che il nuovo Professore non dovrà iniziare il suo insegnamento se non nel futuro semestre, vale a dire dopo le ferie pasquali.
In considerazione di quanto sopra, sembrerebbe forse espediente che i Revmi Ordinari interessati venissero da cotesta S. Congregazione invitati a presentare in tempo i nomi dei candidati, in guisa cioè che la S. Sede, pur dandosi premura di rispondere colla maggior possibile sol-
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lecitudine, abbia tuttavia agio di esprimere in un argomento così importante il Suo giudizio con piena cognizione di causa.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Seitenzählung von den Editoren eingefügt.
2Hds. von Pacelli korrigiert.
3Hds. von Pacelli korrigiert.
4Hds. von Pacelli korrigiert.
Recommended quotation
Pacelli, Eugenio to Bisleti, Gaetano from 15 December 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', document no. 952, URL: www.pacelli-edition.de/en/Document/952. Last access: 22-12-2024.
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